Inaugurata la nuova Rems di Naso, l'Asp Messina chiederà di raddoppiare i posti

Inaugurata la nuova Rems di Naso, l’Asp Messina chiederà di raddoppiare i posti

Redazione

Inaugurata la nuova Rems di Naso, l’Asp Messina chiederà di raddoppiare i posti

martedì 11 Novembre 2025 - 12:00

E' una delle due Residenze per l'esecuzione delle Misure di Sicurezza in Sicilia

Inaugurata stamani la nuova Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (Rems) dell’Asp a Naso, in provincia di Messina. Presenti tra gli altri il sindaco di Naso Gaetano Nani, il direttore generale dell’Asp Giuseppe Cuccì, la funzionaria della professionalità del servizio sociale del Ministero di Giustizia Tinuccia Tornabene, il deputato regionale Pino Galluzzo, la segretaria della Cisl Fp Giovanna Bicchieri.

I nuovi locali e l’offerta di posti letto

“La struttura – ha spiegato il direttore dell’Ufficio Tecnico dell’Asp, Salvatore Trifiletti – che accoglierà 20 pazienti psichiatrici autori di reato è stata ora trasferita in nuovi locali accreditati di oltre 1.500 metri quadrati, più funzionali, sicuri e adeguati ai moderni standard riabilitativi”. L’Unità Operativa Semplice Dipartimentale (Uosd) Rems–Cta Naso, che complessivamente gestisce 40 posti letto tra Rems e Comunità Terapeutica Assistita, è diretta dal dottor Nicola Gambardella ed è incardinata all’interno del Dipartimento Salute Mentale (Dsm) che gestisce e coordina tutto il settore della psichiatria dell’Asp di Messina (compresi i Csm, i Spdc e le strutture residenziali) ed è diretto dal dottor Giuseppe Rao.

L’assistenza sanitaria e l’équipe multidisciplinare

L’assistenza sanitaria della Rems è garantita 24 ore su 24 da tre dirigenti medici psichiatri in servizio di guardia attiva e pronta disponibilità. L’équipe multidisciplinare comprende infermieri, operatori socio-sanitari, psicologi, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione psichiatrica e personale di vigilanza privata: tutte figure fondamentali per la realizzazione del percorso terapeutico e riabilitativo. L’apertura assicura percorsi assistenziali moderni, rispettosi della dignità della persona e orientati alla piena inclusione sociale.

Attività terapeutico riabilitative individuali

“Ecco alcune delle attività riabilitative – afferma Gambardella – che potranno essere ulteriormente ampliate con l’apertura della nuova sede della Rems di Naso, tenendo conto della missione riabilitativa e del modello terapeutico integrato (sanitario, psicologico e sociale), tra queste attività terapeutico–riabilitative individuali: quali colloqui clinici individuali psicologici e psichiatrici, trattamenti psicoterapeutici di supporto e orientamento, programmi personalizzati di stabilizzazione clinica e gestione dei sintomi, interventi di educazione alla salute e alla consapevolezza di malattia, training di gestione dell’impulsività, della rabbia e delle emozioni, sostegno motivazionale per l’adesione al progetto terapeutico e al percorso di reinserimento”.

Attività terapeutico riabilitative di gruppo

“Ecco invece, – prosegue- le attività di gruppo: Quali gruppi psicoeducativi (sui disturbi mentali, la terapia farmacologica, la prevenzione delle ricadute), gruppi di addestramento alle abilità sociali (abilità sociali, comunicazione assertiva, gestione dei conflitti), gruppi di risoluzione dei problemi e presa di decisioni, gruppi di rilassamento, consapevolezza e gestione dell’ansia, laboratori espressivi (arte, musica, teatro, scrittura, fotografia).

Attività occupazionali e laboratoriali

Poi ci sono le attività occupazionali e laboratoriali: laboratori di ortoterapia e cura del verde (utilizzando gli spazi esterni della nuova sede), laboratori di manutenzione e fai da te, attività manuali e artigianali. laboratori di cucina e autonomia domestica (cura degli ambienti, preparazione pasti, gestione economica), attività di grafica, pittura, ceramica e riciclo creativo, laboratori di informatica e alfabetizzazione digitale.

Attività motorie, sportive e di inclusione

Inoltre, attività motorie e sportive, programmi di attività fisica adattata (camminate, ginnastica dolce, allungamenti) attività sportive di gruppo a scopo riabilitativo (calcetto, basket, ping-pong, bocce), laboratori di educazione corporea e motricità consapevole: attività in collaborazione con associazioni sportive territoriali. Importante anche le attività di inclusione e reinserimento sociale: progetti di tirocini protetti e borse lavoro in collaborazione con enti e cooperative locali, attività di volontariato guidato e reinserimento graduale nel contesto sociale, uscite programmate sul territorio (musei, eventi culturali, sportivi, mercati), progetti di educazione civica e responsabilità sociale, collaborazioni con reti territoriali (servizi sociali, Uepe, associazioni del terzo settore). Ed infine, attività formative e di auto-potenziamento, corsi di formazione interna per acquisire competenze utili al reinserimento (informatica base, gestione del denaro, educazione alla casa), interventi di educazione alle abilità per la vita (autonomia personale, gestione del tempo, responsabilità), percorsi di preparazione all’uscita e monitoraggio dopo la dimissione”.

Le dichiarazioni

L’attuale Direzione Strategica dell’Asp di Messina, composta dal direttore generale Giuseppe Cuccì, insieme al direttore amministrativo Giancarlo Niutta e al direttore Sanitario Giuseppe Ranieri Trimarchi, ha sbloccato un complesso iter burocratico-amministrativo, ottenendo l’accreditamento regionale e completando le dotazioni strutturali e tecnologiche necessarie. Il direttore generale dell’Asp Giuseppe Cuccì ha affermato: “Presto chiederemo il raddoppio dei posti letto per rendere ancora migliore la struttura. L’attivazione della Rems di Naso rappresenta un passaggio fondamentale verso un sistema più rispettoso dei diritti, più vicino ai territori e più efficace nella tutela della salute mentale, favorendo percorsi terapeutici alternativi alla logica custodiale e puntando su responsabilizzazione, continuità assistenziale e integrazione con i servizi territoriali. La Rems di Naso rappresenta un tassello strategico del nostro sistema di salute mentale: un luogo sicuro e terapeutico in cui la misura di sicurezza diventa percorso di cura, riabilitazione e reinserimento. Puntiamo su équipe multidisciplinari, protocolli condivisi con l’Autorità giudiziaria e una forte integrazione con i servizi territoriali, per garantire presa in carico personalizzata, continuità assistenziale e tutela dei diritti delle persone e della comunità. Ringrazio tutte le professionalità coinvolte e le istituzioni che hanno collaborato alla realizzazione di questo presidio. Da oggi mettiamo a disposizione della Magistratura di Sorveglianza e della comunità uno strumento in più per rendere più giusto, efficace e vicino alle persone il nostro sistema di tutela e cura”.

“La scelta di collocare la struttura nel territorio dei Nebrodi – ha aggiunto il direttore del Dipartimento di Salute Mentale, Pippo Rao – rafforza la prossimità ai servizi, riduce tempi di attesa e trasferimenti fuori area, e valorizza la rete con i Dipartimenti di Salute Mentale”. Soddisfatto anche il sindaco di Naso, Gaetano Nanì: “Siamo particolarmente orgogliosi di inaugurare un punto di riferimento sanitario e sociale per l’intero territorio regionale. Si tratta di un presidio di eccellenza, tra i migliori in Italia, che accoglie e segue con professionalità percorsi terapeutici e di reinserimento”.

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