A Messina la prima Sala nazionale per il controllo delle merci pericolose. FOTO

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Marco Ipsale

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martedì 01 Marzo 2016 - 15:13

Mezzi e carichi saranno monitorati in tempo reale tra Sicilia e Calabria. Tra qualche anno il sistema sarà riproposto anche in altre città italiane per creare un’unica piattaforma nazionale. Ed il sindaco Accorinti coglie l’occasione per ricordare alla sottosegretaria Vicari la necessità degli ultimi fondi per il nuovo porto di Tremestieri

“Una volta tanto abbiamo ribaltato la situazione e il sud Italia arriva prima del nord”. E’ raggiante il presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, nel giorno dell’inaugurazione della Sala centralizzata per la gestione del Sistema di trasporto intelligente dedicato al controllo delle merci pericolose in Sicilia e Calabria. E’ stata realizzata, nell’ambito del Pon Reti e Mobilità 2007-2014, proprio dall’Autorità Portuale, in collaborazione con Uirnet, soggetto attuatore unico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la gestione della Piattaforma logistica nazionale, estesa agli interporti, ai centri merci, ai porti e alle piastre logistiche.

Il sistema permetterà il monitoraggio dei flussi di merci pericolose in tempo reale e la conseguente possibilità di garantire maggiore sicurezza e mitigare il rischio relativo al transito dei veicoli, senza nulla sacrificare in termini di rapidità della filiera, monitorando sia lo stato del mezzo che quello del carico e migliorando le condizioni di intervento in emergenza.

“Si tratta della prima Sala in Italia nell’ambito della piattaforma nazionale per il controllo del traffico contenitori – riprende De Simone – e, dopo i primi anni qui, Uirnet la riproporrà in altre realtà del Paese. E’ un’altra delle tante cose che abbiamo portato a termine dall’inizio del mio mandato. A luglio, chi verrà dopo di me (il suo mandato scade a giugno, ndr) troverà un porto in cui sono stati recuperati 22mila metri quadri di banchina, 360 metri lineari e con i fondali portati da meno 5 a meno 12”.

La Sala Controllo è fornita di 11 postazioni tecnologiche avanzate. Il progetto ha previsto inoltre la fornitura ed installazione di postazioni fìsse e mobili munite di telecamere per la rilevazione di targhe automobilistiche e, in contemporanea, del pannello dei codici di pericolo Kemler Onu relativamente ai mezzi che trasportano su strada merci pericolose. “Sembra solo una sala con dei pc – dice il presidente di Uirnet, Rodolfo De Dominicis – ma sono legati ad un sistema nazionale con telecamere che gestiscono i flussi intermodali di merci all’interno della rete. A regime i mezzi che portano merci pericolose dovranno essere dotati di un sistema a bordo necessario per quantificare i rischi che al momento in Italia sono più alti rispetto a quelli, ad esempio, della Germania. Dobbiamo gestire le emissioni ed il traffico per evitare che si creino carovane di mezzi che portano merci pericolose ed anche per garantire la vivibilità della città. Abbiamo scelto Messina perché è il baricentro dello spostamento delle merci pericolose, soprattutto idrocarburi, tra Sicilia e Calabria. La Sicilia è un importante generatore di idrocarburi che poi vengono distribuiti su tutto il territorio nazionale ed è necessario gestire il controllo di legalità e sicurezza”.

All’inaugurazione era presente anche la sottosegretaria al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Simona Vicari. “Questo progetto deve essere un modello da immettere in rete in tutto il Paese – afferma -. E’ un buon inizio ma non vogliamo fermarci perché tutto il territorio nazionale deve essere monitorato da un’unica piattaforma”.

Il sindaco Renato Accorinti, infine, non si è lasciato sfuggire l’occasione per ricordare alla Vicari l’urgenza di ottenere i fondi restanti per avviare l’ampliamento del porto di Tremestieri. “Siamo a un passo dalla soluzione, mancano solo 9 milioni che sono pochissima cosa rispetto al fatto che si risolverà un grande problema di inquinamento e pericolosità. Il nuovo porto di Tremestieri sarà anche occasione di sviluppo commerciale, a partire dall’aumento delle autostrade del mare. Vi chiediamo di dare l’ultima spinta” – ha chiesto alla sottosegretaria, che ha dato il suo assenso –.

(Marco Ipsale)

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