Le “anomalie” del servizio di traghettamento dello Stretto che penalizzano solo gli utenti

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Le “anomalie” del servizio di traghettamento dello Stretto che penalizzano solo gli utenti

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venerdì 26 Agosto 2011 - 09:56

Un ordine di servizio dello scorso 29 giungo, sancisce un “accordo” tra Rfi, Ustica e Consorzio Metromare che secondo il sindacato OrSa sta generando effetti negativi solo nella qualità del servizio. Ecco perché…

Hostess che diventano sirene tentatrici, utenti “rapiti”, come i marinai di Ulisse, prima di salire a bordo dei mezzi che effettuano il servizio di traghettamento veloce sullo Stretto. Il braccio di mare in questione, narrato e decantato nei poemi omerici, è quello tra Scilla e Cariddi, e il paragone epico, leggendo quanto riportato nel documento sottoscritto dell’OrSa in merito alle anomali del servizio attraversamento, appare quasi naturale. Secondo quanto denunciato dal sindacato, tra Rfi Bluvia, Ustica Lines e il consorzio Metromare dello Stretto composto dall’A.T.I. fra le stesse RFI e Ustica Lines, si registra una “innaturale collaborazione”, frutto di un “accordo commerciale”, sottoscritto lo scorso 29 giugno, che sta però finendo con il penalizzare solo l’utenza.

«Le hostess di Metromare – si legge nel documento dell’OrSa – sconfinano all’interno del recinto ferroviario con l’intento di procacciare clienti da sottrarre alle navi ferroviarie e nonostante le vibranti proteste del sindacato e le denuncie dei titolari di appalti che agiscono sulle navi Rfi, la direzione ferroviaria non ha posto in essere alcuna iniziativa per tutelare l’azienda di Stato e porre fine a tale tattica di concorrenza sleale». Sempre nell’ottica di agevolare la clientela, Ferrovie dello Stato ha accettato l’estensione dei titoli di viaggio di Metromare che dal 1 agosto 2011 sono validi anche per traghettare con la navi della flotta ferroviaria. Con tutti vantaggi, o presunti tali, e gli svantaggi, che ciò comporta: un utente in possesso di biglietto Metromare, acquistato al costo maggiorato previsto per l’attraversamento veloce, può, infatti, essere tranquillamente dirottato nelle lente navi ferroviarie senza che gli sia rimborsata la differenza di prezzo del titolo di viaggio.

«Il servizio effettuato da Metromare – sottolinea ancora l’OrSa – è sovvenzionato dallo Stato, pertanto, a garanzia del diritto alla mobilità, i mezzi veloci dovrebbero far spola fra le due sponde anche in caso di totale assenza di passeggeri ma grazie al citato accordo, in caso di poca presenza di viaggiatori, Metromare può decidere di risparmiare carburante sopprimendo una corsa già pagata, in parte, con risorse pubbliche e dirottare sulle navi ferroviarie l’utenza che ha pagato il biglietto per l’attraversamento veloce». Ma le stranezze non finiscono qui: perché se è vero che un utente in possesso di biglietto Metromare può essere “dirottato” su una traghetto, il discorso non vale nel senso opposto: il consorzio, infatti, non riconosce i biglietti di Rfi e il cliente in possesso di biglietto ferroviario che intende utilizzare il mezzo veloce di Metromare è costretto a pagare immediatamente la differenza di costo.

«L’attuale situazione di “comodo” – concludono i rappresentanti dell’OrSa – mortifica i principi della concorrenza, riduce la produzione della flotta ferroviaria e penalizza l’utenza che viene sballottata da una nave all’altra e rischia di pagare il biglietto maggiorato per l’attraversamento veloce per poi ritrovarsi sul traghetto ferroviario». Il sindaco chieda un intervento che possa chiarire la situazione e regolare il servizio di attraversamento dello Stretto sulla base di meccanismi che, una volta per tutte, vadano incontro alle esigenze degli utenti “in balia” del canto delle sirene.

Un commento

  1. evviva ai nostri governanti!! Buddace,cosa puoi volere di più dalla vita?? Un sig.Ricevuto?? No.un Buzzy

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