"Incassi azzerati e niente ristori", 100 negozianti al sindaco di Taormina: "Dritti verso il tracollo"

“Incassi azzerati e niente ristori”, 100 negozianti al sindaco di Taormina: “Dritti verso il tracollo”

Carmelo Caspanello

“Incassi azzerati e niente ristori”, 100 negozianti al sindaco di Taormina: “Dritti verso il tracollo”

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martedì 12 Gennaio 2021 - 11:37

Chiesto al sindaco Bolognari e all'assessore al Turismo Carpita di intervenire presso i governi regionale e nazionale

TAORMINA – Una città ormai da tempo senza turisti e con incassi azzerati. “Così andiamo dritti verso il tracollo”, tuonano 100 commercianti della Capitala siciliana del turismo, i quali attraverso una lettera che è l’espressione di un dramma di cui non si intravede ancora la via d’uscita, si sono rivolti all’Amministrazione comunale con un appello affinché si faccia portavoce della loro disperazione presso la Regione e il Governo centrale. In 102 hanno inviato una lettera al sindaco, Mario Bolognari e all’assessore al turismo, Andrea Carpita. In essa si chiedono “ristori anche per le aziende non appartenenti ai settori alberghiero e della ristorazione”.

I negozianti evidenziano che “con le ultime disposizioni il governo ha concesso dei ristori agli esercenti obbligati a chiudere, in particolare quelli della ristorazione. Si tratta di una misura certamente giusta. Ma sarebbe altrettanto giusto – sostengono – estendere questi benefici a tutte le categorie commerciali che dalla crisi in atto sono colpite anche più dei settori direttamente interessati. Infatti, a parte la generale depressione economica – aggiungono – vi sono delle realtà particolari che soffrono, come Taormina, dell’ attuale azzeramento degli incassi. La nostra città ha sempre vissuto quasi esclusivamente di turismo, e in larghissima parte di turismo straniero. Il che significa, che per gli esercenti taorminesi non fa alcuna differenza essere chiusi per decreto o rimanere ufficialmente “aperti”. In assenza di turismo straniero ma anche di turismo locale a causa del confinamento dei territori – chiosano i commercianti – le imprese locali sono allo stremo, e molte di esse rischiano la chiusura. Pertanto dovrebbero essere aiutate in questo momento difficile”.

Per gli esercenti taorminesi “non si tratta di chiedere trattamenti privilegiati, ma della richiesta di prendere atto di una oggettiva situazione devastante per l’economia cittadina e del suo indotto”.

Nella lettera indirizzata a sindaco e assessore al turismo, gli operatori commerciali chiedono “che l’ Amministrazione comunale porti con forza all’attenzione del Governo e della Regione la particolare situazione che penalizza la nostra città, come le altre località a vocazione turistica. E, di conseguenza, chieda che vengano prontamente messe in atto delle consistenti misure economiche a favore di tutte le categorie imprenditoriali che dipendendo interamente dal comparto turistico, necessitano per forza di un aiuto per evitare il tracollo”.

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