Quattro commercianti indagati per le condizioni della Galleria Vittorio Emanuele

Quattro commercianti indagati per le condizioni della Galleria Vittorio Emanuele

Quattro commercianti indagati per le condizioni della Galleria Vittorio Emanuele

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martedì 22 Maggio 2012 - 12:28

Il sostituto procuratore Antonio Carchietti ha iscritto quattro commercianti che operano nella galleria Vittorio Emanuele nell'inchiesta sulle condizioni in cui si trova la struttura di piazza Antonello. Devono rispondere di occupazione abusiva di suolo pubblico e disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone. Sabato notte la Polizia Municipale aveva eseguito nei locali un sequestro di arredi e strutture.

L’inchiesta giudiziaria sulle condizioni della Galleria Vittorio Emanuele emette i primi verdetti. Il sostituto procuratore Antonio Carchietti ha iscritto nel registro degli indagati quattro esercenti con le ipotesi di reato di occupazione abusiva di suolo pubblico e disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone. Si tratta dei primi provvedimenti dell’inchiesta avviata nel novembre 2010 dopo le denunce di alcuni residenti. All’epoca nella struttura di piazza Antonello sorgevano alcuni bar ed una discoteca. I titolari dei locali avevano sistemato sedie e tavoli nella galleria ed organizzavano spettacoli musicali, spesso dal vivo. Per quanti risiedono nell’edificio la vita era diventata impossibile soprattutto a causa della musica ad alto volume nelle ore serali. Il sostituto procuratore Carchietti nei mesi scorsi ha conferito incarico ai tecnici dell’Arpa di eseguire un rilevamenti dei livelli di inquinamento acustico. Si è scoperto così che nelle serate in cui si tenevano spettacoli musicali i livelli d’inquinamento superavano ampiamente i livelli di tolleranza previsti dalla legge. Da qui il blitz di sabato notte nella galleria Vittorio Emanuele. Su richiesta del sostituto Antonio Carchietti il gip Maria Teresa Arena ha disposto il sequestro di sedie, tavoli, ombrelloni e degli impianti per la diffusione di musica. Sequestro eseguito dagli uomini della squadra Decoro della Polizia Municipale. Dai controlli si è scoperto che i commercianti non erano in possesso delle autorizzazioni per effettuare intrattenimento musicali né per occupare il suolo con sedie, tavolini, fioriere, divani e stufe fuori dai locali.

8 commenti

  1. liliana parisi 22 Maggio 2012 13:41

    Speriamo che la legalità sia fatta trionfare non solo nella Galleria,ma in tutta la città: al riposo e alla quiete hanno uguale diritto tutti!

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  2. A quando un’inchiesta politica amministrativa sulle responsabilità della giunta comunale e dei dirigenti su come non hanno governato questo patrimonio dei messinesi?
    Questo tesoro monumentale deve essere valorizzato, bisogna trovare il modo di incentivare chi investe nella GALLERIA.
    Il Comune insieme alle categorie interessate deve scegliere le attività merceologiche che meglio rivalutano questo luogo storico del primo novecento.
    Ricordiamoci che per i messinesi nati negli anni 2000,visitare la GALLERIA è come fare un viaggio nel novecento, farebbero bene le maestre a ricordardelo e organizzare visite guidate, perchè c’è poco futuro senza memoria.

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  3. Basterebbe realizzare infissi insonorizzati negli appartamenti.
    In tutta Italia (Roma, Milano, Napoli etc.) le gallerie ci sono e sono vive. Per non parlare delle gallerie realizzate all’estero dove convivono commercio, discoteche, persino teatri ed appartamenti. E’ possibile che solo a Messina qualunque iniziativa diventa irrealizzabile? Cosa resterà nella galleria il degrado? o i drogati?

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  4. DanieleMessina 22 Maggio 2012 20:44

    Allora,Innanzitutto, il cartello fotografato in questione è li da due anni, in quanto è proprio sulla porta del primo locale chiuso due anni fa. Lo stesso locale, era gestito da pesonaggi che alle 2 del mattino alzavano lo stereo a volumi assurdi, scambiando il proprio bar per una discoteca. Al piano di sopra del suddetto locale, vi è l’abitazione di un giudice, che stanco di tale confusione acustica, ha fatto si che i locali in galleria fossero chiusi. Questo risale a due anni fa. Da allora si è avviato un vero processo a discriminare tutti i locali presenti nella galleria, ma sia ben chiaro che non erano tutti i locali a fare confusione. Inoltre, le bottiglie vuote sulle scale della galleria, non erano vendute da nessun locale presente in galleria, in quanto trattasi di bevande alcoliche introdotte in galleria da passanti, giovani, graffitari, e vari consumatori di spinelli. E’ più facile puntare il dito contro chi, a malapena, riesce ad arrivare a fine mese, vista la crisi attuale. Ma io mi chiedo…se non è stato il giudice, e se la procura “tiene” cosi tanto alla galleria, come mai vi è dal 2005 un sistema di videosorveglianza gestito dal comune, e nonostante tutto la galleria è diventata la tela preferita dei graffitari? O vogliamo parlare dei numerosi ragazzi che entrano e fumano e spacciano spinelli? O dei barboni che ci dormono e fanno i loro bisogni? No..avete ragione, giusto prendersela con gli esercenti, e comunque, l’ingiustizia è prendersela per colpa di qualcuno, con tutte le attività del luogo suddetto. Comunque non do colpa al giudice, il quale ha fatto in modo di arrivare a tanto, ma all’indifferenza delle autorità locali. Andate al centro storico, e vedete lo schifo che c’è……vergogna Messina….

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  5. La galleria, aperta 24 ore al giorno.
    Luogo d’arte..il giovane artista pittore può esporre le sue opere, il giovane scrittore può farsi conoscere, giovani artisti… dal canto alla recitazione si possono esibire…e confrontare le loro idee artistiche.
    I messinesi hanno a disposizione una galleria classica sposa naturale dell’arte.
    Il ritrovo, il caffè, il contesto deve essere per l’arte.
    Il comune deve promuovere le attività artistiche e farsi carico dei controlli nella galleria con la continua presenza di vigili giorno e notte.
    Messina deve assumere un ruolo d’avanguardia…basta con la mentalità apatica, intollerante e distruttiva dell’anticultura, che esprimono i condannatori di tutti e di tutto….osannatori di se stessi ……che usano la loro posizione sociale per opprimere…..
    Nel contesto attuale di degrado politico sociale, con le cronache che riportano i cattivi esempi degli intrallazzi nelle amministrazioni nazionali di qualsiasi livello, la nostra speranza sono i giovani in cui riponiamo la fiducia che siano migliori della nostra truffaldina generazione (Ho circa 50 anni) e di quelle precedenti.

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  6. liliana parisi 23 Maggio 2012 11:26

    Si potrebbe valorizzare la Galleria con un poco di buonsenso:negozi e punti di ristoro con regolari licenze e spazi ben delimitati dove porre tavoli e sedie,con tariffe non esose per l’occupazione del suolo e obbligo agli esercenti: di non produrre suoni troppo forti e di farli cessare a mezzanotte;di provvedere alla pulizia della Galleria;di chiudere i cancelli alla fine delle attività.Si dovrebbero anche predisporre degli spazi per esposizione di opere artistiche e stampe illustranti la Galleria stessa. Si dovrebbe prevedere un’adeguata vigilanza, specie nei giorni di maggior afflusso e la videosorvaglianza di notte.E,facendo queste cose, la Galleria, diventerebbe davvero il salotto della città e potrebbe essere inserita negli itinerari dei croceristi,vista anche la vicinanza col Duomo.Ma si riuscirà mai a fare questo a Messina?

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  7. La galleria come il Duomo per i crocieristi, ma anche fucina dell’arte messinese.
    Almeno d’estate per il suono atteniamoci alle norme vigenti….che prevedono la cessazione all’una ed alle due di notte…

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  8. mondo.salvatore 17 Novembre 2012 18:12

    la kasba ormai è su tutti i marciapiedi di messina. non c’è nessun decoro. non riesco a capire come si può gustare una granita a p.za cairoli in mezzo alla sporcizia o lungo le vie cittadine. che bel biglietto da visita per i croceristi o di quanti si fermano nella nostra città.

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