Oneri riflessi, si indaga sul deputato regionale Marcello Greco (DRS)

Oneri riflessi, si indaga sul deputato regionale Marcello Greco (DRS)

Alessandra Serio

Oneri riflessi, si indaga sul deputato regionale Marcello Greco (DRS)

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lunedì 11 Novembre 2013 - 22:03

Nuovo blitz della polizia giudiziaria a Palazzo Zanca per acquisire atti sui rimborsi riconosciuti all'ex consigliere comunale, allora nelle file del Pd. Una decina gli indagati.

Si allarga l'inchiesta sugli oneri riflessi al Comune, cioè i rimborsi che il Municipio riconosce ai consiglieri comunali che hanno dovuto assentarsi dal lavoro per svolgere l'attività amministrativa. Un fardello costato al Comune di Messina mediamente un milione di euro l'anno, nell'ultimo mandato. Dopo Conti, Calió e Sauta, va ora al vaglio la posizione dell'attuale deputato regionale Marcello Greco dei Democratici Riformisti siciliani. La Polizia Giudiziaria è tornata a Palazzo Zanca per acquisire le determine relative agli oneri riflessi corrisposti al legale. Ma l'indagine riguarda complessivamente una decina di ex consiglieri comunali. Quella di Marcello Greco è peró certamente una posizione tra le più singolari. Nel 2008, infatti, l'allora consigliere del Pd intascó circa 1500 euro per i giorni persi nell'azienda agricola di famiglia, la Eredi Greco Francesco, come florovivaista. Contratto brevissimo, qualche mese, per poi conteggiare gli oneri riflessi, a fine anno. Più articolati ma sempre conducenti alla famiglia Greco, i passaggi societari e le assunzioni che gli permisero, qualche anno prima, di ottenere rimborsi ben più consistenti. Dopo un primo sequestro, quando l'inchiesta venne avviata, ora la Procura sta vagliando gli ultimi due anni di mandato. Non bisogna dimenticare che nel 2008 la legge fissó un tetto per gli oneri riflessi, legato in proporzione allo "stipendio" del sindaco. Più che badare al quantum, però, l'ipotesi al vaglio degli investigatori è che si è trattato di assunzioni di comodo per consentire ai consiglieri di incassare i rimborsi, senza che avessero mai effettuato un solo giorno di lavoro. Il caso più eclatante, già arrivato a processo, è quello dell'ex capogruppo del Pdl, Pippo Capurro, assunto da una cooperativa per la pulizia e manutenzione del verde cittadino e per lo…spazzamento della neve.
Alessandra Serio

10 commenti

  1. spazzamento della neve? ma dove a Floresta. E Greco quanti fiori raccoglieva ogni giorno?

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  2. MA DAI NON E UNA NOVITA ERA DA TEMPO CHE CE UN xxxxxxx STA FACENDO IL CANTANTE E L,AVEVA DETTO MI TIRO DIETRO TUTTI ORA DICO IO CARO CAPO POPOLO CERA BISOGNO MENO MALE CHE SEI POLITICAMENTE MORTO ALLA FINE LA GENTE HA CAPITO QUANTO SEI xxxxxxxxxx E ORA ANCHE xxxxxxxxxx VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA E NON xxxxxxxxxx PIU xxxx xxxxxxxxx

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  3. Ed infatti abbiamo avuto ben… 12 ore di neve due anni fa. E se non ci fosse stato Pippo Capurro….. la città sarebbe rimasta paralizzata……

    Ma Marcello Greco è un avvocato o un florovivaista? Fa piacere che un avvocato abbia un animo così sensibile e credo che il dolore per non potersi dedicare alle “piantine” di famiglia non sia stato adeguatamente rimborsato.

    1500€ non è una cifra adeguata al suo curriculum e non si può condannare una persona così poliedrica (le sue imprese calcistiche dove le mettiamo?) per una cifra così modesta.
    Confido (e credo di non riporre male la fiducia) che la Procura saprà individuare accuse più consistenti per una personaità smisurata come quella del Dottore Greco in modo da fugare ogni dubbio che si tratti soltanto di una operazione gratuita di “infangamento”.

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  4. Hombre de barro 12 Novembre 2013 12:38

    Giacomoprimo: Stai dicendo che per questo individuo 1500€ AL GIORNO SAREBBERO POCHI? Siete parenti?

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  5. Ma Greco non è iscritto da molti anni ( dal 1986) all’ordine degli avvocati di Messina ? Io sono convinto che la notizia che costui abbia preso oneri riflessi come florovivaista sia errata…

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  6. La cosa che mi fa più rabbia di queste vicende non è tanto l’eventuale somma sottratta ai sacrifici dei contribuenti (dei quali certi “politici” si dichiarerebbero difensori), ma quanto il fatto che tali soggetti continuino (vedi anche caso Rinaldi) con una gran faccia tosta incontenibile, fuori misura a rilasciare dichiarazioni, valutazioni, opinioni politiche ecc. ecc. me la prendo anche con i giornalisti che gli danno ancora voce.
    All’estero ministri si dimettono per aver tentato di non pagare una piccola multa per infrazioni automobilistiche o per aver scopiazzato una tesi; mentre qui da noi certi escamotage sembrano necessari per arricchire i curriculum ed il valore politico dei nostri “rappresentanti”.

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  7. Ho spesso scritto dei costi abnormi della DEMOCRAZIA riferiti a Palazzo Zanca, pubblicando le cifre destinate agli amministratori e ai consiglieri comunali e di circoscrizione, distinguendo tra politici e dipendenti addetti al SERVIZIO 01 01(Organi istituzionali,partecipazione e decentramento), e non tendo conto di quanto viene destinato ai diversi interventi di spesa, NON SONO PIU’ DISPOSTO A FARLO, e metto tutto e tutti nello stesso calderone, dandovi i costi dettagliati di questo SERVIZIO, oramai insopportabili, a fronte di altri servizi che restino senza adeguate risorse finanziarie. INTERVENTO 01 Personale di Palazzo Zanca addetto al Servizio 01 01 € 6.779.955, INTERVENTO 02 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo € 33.600, INTERVENTO 03 Prestazione di servizi, sono le indennità di amministratori e consiglieri € 3.792.430, INTERVENTO 04 Godimento di Beni di terzi, dove prevale quella per fitti di locali, in presenza di un patrimonio immobiliare comunale rilevante € 144.460, INTERVENTO 05 Trasferimenti, dove l’incidenza dei famosi ONERI RIFLESSI è di € 376.000 su un totale di € 414.524, mentre ai messinesi in stato di bisogno e poverissimi, tramite ordinanza del sindaco sono destinate € 1000, siamo avari e senza vergogna. INTERVENTO 07 I.R.A.P., c’è anche quella su compensi per collaborazioni coordinate, è pari a € 793.363. Il totale del costo della DEMOCRAZIA, quella che ci ha portato al predissesto finanziario e ci rende scarsi servizi è € 12.020.880, si avete letto bene DODICIMILIONI di EURO. Invece di criticarci a vicenda, prendiamo coscienza che l’avversario è Palazzo Zanca.

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  8. Comunque io personalmente ho visto Marcello Greco servire ai tavoli del suo agriturismo .
    se l’agriturismo facesse parte del compendio agricolo il mistero sarebbe svelato.

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  9. Se uno non sa leggere non è colpa sua o forse si, ma non mi interessa polemizzare con chi non sa leggere, mi dispiace solo per la figura che poi fa perché dopotutto non è colpa sua, ma di chi non gli ha saputo insegnare che leggere e scrivere servono per comunicare e scambiarsi concetti non a giocarsi le schedine o far vedere che si ha il telefonino di ultima generazione sul quale si potrebbe anche scrivere se lo si sapesse fare.

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  10. Perché parli di “DEMOCRAZIA” a proposito del Municipio? Non c’è mai stata E NON C’E’ neanche ora (le ultime esternazioni di Accorinti hanno ampiamente reso il concetto che la democrazia non esiste al Municipio).
    Poi la “Democrazia” è un’idea talmente bella da non dover sminuire con l’uso scorretto che se ne fa. Sarebbe come attribuire alla Madonna tutte le storture della Vara.

    Si quello che dici è banalmente vero, sotto gli occhi di tutti quelli che volessero prendersi la briga di guardare le cifre, ma l’avversario non è Palazzo Zanca. Gli avversari sono i messinesi stessi quando lasciano gli inquilini di Palazzo Zanca liberi di fare quel che vogliono.

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