Impossibile procedere alla Valutazione di incidenza ambientale per quei progetti che sulla base del Piano, risultano “habitat prioritari”, ma che nella realtà non corrispondono a tale catalogazione. Il Comune sollecita un intervento dell’assessorato regionale chiedendo l’eventuale rettifica del PdG

Cosa fare quando la realtà non corrisponde alle “carte”? E’ questo ciò che il Comune di Messina, nello specifico l’USITeC-Servizio di valutazione di incidenza ecologica, chiede alla Regione in merito agli errori riscontrati del Piano di Gestione “Monti Peloritani”, in vigore dal 27 maggio 2010. Tale strumento, che dovrebbe assicurare la conservazione della biodiversità e dell’integrità ecologica, pone vincoli ben precisi che mirano ad escludere o attenuare fattori in contrasto con il rispetto dei sistemi ambientali, fra tutti interventi di tipo urbanistico/edilizio.

Ed è proprio qui che si “materializza” il problema. Alla luce delle discordanze presenti nel PdG, redatto dalla società Agristudio srl e Temi Srl, coordinata dal dottor Fabio Papini, su incarico dell’Azienda Regionale delle Foreste Demaniali, risultano momentaneamente “parcheggiati” numerosi progetti da realizzare in zone che sulla base del Piano vengono classificati habitat prioritari, quindi preclusi ad ogni attività di edificazione, ma che nella realtà non sono tali.

Le ditte che hanno presentato istanza di edificazione, essendo trascorso il tempo previsto per la definizione del conseguente procedimento amministrativo di rilascio di eventuale concessione, chiedono però di avere risposta. Risposta che fino ad oggi l’Ufficio Servizio Valutazione Incidenza ambientale, cui spetta il primo parere trattandosi di progetti ricadenti in aree sottoposte a tutela, non è stato in grado di fornire proprio a causa degli errori presenti nel Piano di Gestione. Della questione sono stati direttamente investiti l’Assessore Regionale al Territorio e all’Ambiente Calogero Sparma e il Dirigente generale del dipartimento regionale Ambiente Giovanni Arnone, cui è stato chiesto, a seguito di opportune verifiche o sopralluoghi, di procedere all’eventuale rettifica di quel PdG che non tutti sembra avere convinto (vedi altro caso correlato).

Tra le istanze momentaneamente in stand-by “spiccano”: il Progetto Piano di Lottizzazione finalizzato all’attuazione dell’ambito 1 previsto dal Piano Quadro approvato dal consiglio nel 2006 in contrada Guardia; la Variante al Piano di Lottizzazione dell’ambito 5 nel piano quadro relativo alla zona “C1e” di San Licandro e ampliamento dell’ambito 6; progetto per la realizzazione di un complesso residenziale e commerciale in via Salita Tremonti; progetto per la realizzazione di un complesso edilizio per civile abitazione sito in via Comunale villaggio Bordonaro. E poi ancora progetti di realizzazione di alcuni fabbricati rurali su terreno agricolo, realizzazione di un complesso edilizio residenziale costituito da due corpi di fabbrica a San Saba, contrada Calamona, via lungo mare, e sempre in zona nord progetto per la costruzione di due corpi di fabbrica, lungo la SS113, zona Mortelle.

Il Piano di Gestione e gli errori in esso presenti, sono stati oggetto di una conferenza tenuta qualche settimana fa dal Pd (vedi correlato). Nell’occasione il responsabile ambiente del Partito democratico, Saverio Tignino, ne ha evidenziato le principali incongruenze, sottolineando peraltro la necessità di rivedere al più presto diversi punti del Pdg che, lo ricordiamo, rappresenta il primo riferimento sulla base del quale procedere o meno all’edificazione di una porzione di territorio. Sembra a tal proposito che gli esponenti regionali del Pd stiano lavorando ad una mozione da sottoporre all’attenzione di Lombardo per chiedere appunto una rivisitazione del Piano di Gestione. (ELENA DE PASQUALE)