A Casa Serena resteranno 40 lavoratori, via a nuovi confronti con i sindacati

A Casa Serena resteranno 40 lavoratori, via a nuovi confronti con i sindacati

F.St.

A Casa Serena resteranno 40 lavoratori, via a nuovi confronti con i sindacati

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venerdì 20 Giugno 2014 - 15:49

La vertenza Casa Serena ha surriscaldato il clima tra i sindacati e dopo gli incontri dei giorni scorsi l'assessore Mantineo ha avviato incontri seperati con tutte le organizzazioni. Oggi è toccato a Cisl e Cgil. Qualche novità rispetto alle decisioni che erano state prese inizialmente.

Incontri separati. Uno per ognuna delle organizzazioni sindacali che in questo momento stanno seguendo la vertenza Casa Serena. L’assessore Nino Mantineo ha deciso di affrontare in questo modo il delicato argomento che in questi ultimi giorni è diventato terreno di durissimi scontri soprattutto tra Cisl e Cgil che non se le sono certo mandate a dire, arrivando fino a dichiarazioni pesantissime. E così oggi pomeriggio è toccato proprio a Cisl e Cgil, naturalmente separati, mentre lunedì sarà la volta di Uil e Orsa.

Il confronto è servito a fare ancora una volta il punto sulle scelte che l’amministrazione sta mettendo in campo per tenere aperta la struttura anche durante i lavori di messa a norma, dunque capire in che modo si affronteranno le riduzioni di personale e quale futuro avranno i lavoratori che restano fuori. Inizialmente era stato stabilito che erano 38 gli operatori che sarebbero rimasti a Casa Serena, mentre dall’incontro di oggi pomeriggio è emerso che saranno 40, dunque due in più rispetto al provvedimento iniziale. Un numero che per la Cisl Fp, che aveva richiesto almeno 48 unità, risulta “comunque sottodimensionato”.

“Resta ancora da valutare il nodo del bando di affidamento temporaneo – dichiarano il segretario generale della Cisl Fp Calogero Emanuele e il responsabile del settore Servizi Sociali Saro Conestabile – È necessario verificare la rispondenza agli standard regionali ma soprattutto le professionalità necessarie per garantire il servizio che, per alcune, appaiono troppo ridotte”.

La Cisl ha ribadito la necessità di trovare le giuste soluzioni per permettere a tutti i lavoratori di essere utilizzati in altri servizi contestualmente e senza perdere un giorno di lavoro. “Quindi – spiegano Emanuele e Contestabile – nella considerazione che le gare 328 ancora non sono state aggiudicate e per quelli che gravano sul bilancio comunale ancora non è scaduto il termine per la presentazione delle offerte, è ragionevole trovare soluzioni di impiego continuative per tutta la forza lavoro”.

La Cisl Fp ha chiesto inoltre di conoscere dettagliatamente come e in quali servizi saranno utilizzati e anche lo stato dell'arte della riqualificazione del personale che deve acquisire una nuova professionalità.

L’Amministrazione ha inteso prendere solo atto della posizione di parte sindacale e, ritenendo che ogni rimodulazione della forza lavoro deve essere frutto di accordo tra le parti, è stato chiesto che ogni ulteriore determinazione deve essere assunta previo accordo sindacale.

La Fp Cgil invece stigmatizza duramente l’atteggiamento assunto sulla vertenza da parte del Sindaco e del Segretario generale Antonio Le Donne che hanno gestito l’intera partita senza dare alcuna comunicazione al sindacato, ricordando anzi la decisione di qualche mese fa di chiudere la struttura sulla base di due relazioni tecniche che sembravano non lasciare margini di intervento. Ad un certo punto però il quadro è cambiato, ma la Fp Cgil continua a sentire puzza di bruciato e continua a richiamare alla memoria l’ormai famoso pranzo di Pasqua a Casa Serena a cui parteciparono sia la Cisl che il segretario Le Donne. “Non ci siamo mai mostrati favorevoli alla chiusura” dichiara la segretaria Clara Crocè, che però pretende garanzie occupazionali per le 15 unità di personale in esubero, prive di qualifica per ausiliario e che rischiano di rimanere escluse tanto dai bandi comunali, tanto da quelli della 328, la FP CGIL chiede che ne venga effettuata la riqualificazione e il contemporaneo reimpiego al lavoro. “Al momento quelli che posseggono titolo OSA per fare gli ausiliari sono 40, a Casa Serena ne restano 21, le 19 rimanenti unità vanno nel servizio ADA. Il bando pubblicato della 328, infatti, prevede, l’assunzione per tre anni di 35 unità quindi anche il personale in esubero potrebbe essere immediatamente avviato alla formazione e contemporaneamente impiegato senza interruzione del rapporto lavorativo”. Tra le richieste anche l’affidamento tramite bando di gara nel più breve tempo possibile e occhi puntati soprattutto sulla possibilità di affidare alcuni servizi in convenzione. Un’ipotesi che, secondo Clara Crocè, lascerebbe campo libero alla cooperativa di stipulare convenzioni e quindi con assunzione di personale al di fuori del personale in atto in servizio presso Casa Serena . “Abbiamo richiesto che i servizi svolti in regime di convenzione da parte della cooperativa Azione sociale, poiché comportano una spesa significativa (52.000,00), possano essere orientati nell’ottica di salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori di Casa Serena, considerato che lo stesso Comune ha diverse società partecipate che possono svolgere i servizi (pulizia del piazzale di ingresso e della strada interna e giardinaggio) a costo zero”.

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