Il Comune media e Bluferries resta un altro mese al porto storico

Il Comune media e Bluferries resta un altro mese al porto storico

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venerdì 25 Settembre 2015 - 16:15

Bluferries si impegna a trovare soluzioni per garantire un mese di proroga per la nave tra Messina e Villa San Giovanni. L’Orsa: “Opportuno l'intervento dell'Amministrazione sugli armatori ma è solo un pannicello caldo se non si agisce per tempo direttamente al Ministero dei Trasporti”

Incontro oggi convocato dall'amministrazione Comunale con i sindacati e i vertici Bluferries presso Palazzo Zanca a seguito dell'allarme lanciato dal sindacato OrSA lo scorso 16 settembre circa l'abbandono dal prossimo 1 ottobre del porto storico da parte delle zattere del vettore pubblico.

Alla presenza degli assessori Cacciola e Pino, l'amministratore delegato di Bluferries, Giuseppe Sciumè, ha confermato che a seguito di esigenze di natura tecnica la società ha l'obbligo di disporre il fermo per manutenzione a rotazione di tutte le tre navi della flotta pubblica ad iniziare dalla Riace e per un periodo complessivo di sei mesi. Per scelte commerciali, pertanto, il piano di esercizio di Bluferries prevedrebbe dal 1. ottobre la soppressione dei collegamenti navali tra porto storico e Villa San Giovanni lasciando le restanti due navi solo sulla tratta con Tremestieri.

L'amministrazione comunale, recependo le istanze e le preoccupazioni lanciate dal sindacato Orsa in merito alle problematiche di natura occupazionale e all'interruzione della continuità territoriale che tale circostanza comporterebbe, ha condiviso con i sindacati la necessità di aprire un confronto con il Ministero dei Trasporti al quale già in queste ore il sindaco di Messina invierà una nota per attenzionare la problematica. Al tempo stesso, a seguito dell'interlocuzione e della mediazione dell'amministrazione comunale, la dirigenza Bluferries si è detta disponibile a cercare soluzioni per prorogare per tutto ottobre la permanenza della nave nel porto storico al fine di venire incontro alle esigenze della cittadinanza e dare ulteriore tempo per chiedere adeguati interventi presso il Ministero.

"Di certo l'intervento tempestivo dell'Amministrazione Comunale che abbiamo richiesto – dichiara l'Orsa – è da apprezzare ma siamo consapevoli che quello di oggi è solo un pannicello caldo mentre ben altra cosa è ricercare la soluzione di una problematica che persiste da anni. Un mese di tempo – continua l'Orsa – deve servire a far remare tutti nella medesima direzione pretendendo con forza dal Governo nazionale il reperimento delle risorse per garantire collegamenti efficienti e necessari nella tratta dal porto storico a Villa San Giovanni alla stregua di quanto fatto per la rotta Messina – Reggio per la quale sono stati impegnati 28 milioni di euro per i prossimi quattro anni. Al tempo stesso – conclude l'Orsa – ribadiamo a questa amministrazione la necessità da subito di pianificare e mettere in atto sul territorio ogni utile intervento di propria competenza per garantire la permanenza delle navi Bluferries nel porto storico al fine di tutelare occupazione e diritto alla mobilità di milioni di pendolari che annualmente ne usufruiscono”.

Preoccupazione è stata espressa anche da parte di Filt Cgil e Fit Cisl in merito alla necessità di garantire la continuità territoriale per 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno. “C’è il rischio concreto – affermano le segreterie provinciali dei due sindacati – che in condizioni particolari (manutenzioni ordinarie e straordinarie alla ormai esigua e vetusta flotta, condizioni meteorologiche avverse) si registrino pesanti disagi e interruzioni dei servizi. Occorre pertanto riprendere in maniera organica e complessiva le tematiche dell’attraversamento e impattare governo e controparti alle loro responsabilità”.

I sindacati hanno avuto assicurazione dall’amministrazione comunale che richiederà immediatamente al Ministro dei Trasporti l’attivazione di un tavolo che veda insieme istituzioni e parti sociali per la ripresa di un confronto che porti a formalizzare i contratti di servizio nel quadro di un programma che consenta stabilità e sicurezza per i lavoratori del settore, scongiurando tagli occupazionali, e dando certezze per gli utenti dei servizi.

4 commenti

  1. negli anni ’70 , la flotta FS era di 11 unità. …. Altri tempi.

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  2. negli anni ’70 , la flotta FS era di 11 unità. …. Altri tempi.

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  3. Nonostante il numero dei pendolari vada sempre più aumentando a causa, anche, della crisi e della mancanza di lavoro a Messina, le FF. SS. e, conseguentemente, il Governo, lo Stato Italiano, programma e, purtroppo, sta attuando la dismissione della flotta che collega Messina all’Italia,
    Alla faccia della continuità territoriale!
    Si investono soldi (e che quantità di soldi!) nell’alta velocità al nord e, peraltro, con l’impiego anche delle forze dell’ordine, mentre il Sud viene lasciato sempre più solo, sempre più abbondonato.
    Ed allora, tenuto conto che siamo (o, meglio, dovremmo essere!) una Regione Autonoma, perchè il Governo Siciliano non provvede motu proprio ad attivare una propria flotta operativa anche nei fine settimana?

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  4. Nonostante il numero dei pendolari vada sempre più aumentando a causa, anche, della crisi e della mancanza di lavoro a Messina, le FF. SS. e, conseguentemente, il Governo, lo Stato Italiano, programma e, purtroppo, sta attuando la dismissione della flotta che collega Messina all’Italia,
    Alla faccia della continuità territoriale!
    Si investono soldi (e che quantità di soldi!) nell’alta velocità al nord e, peraltro, con l’impiego anche delle forze dell’ordine, mentre il Sud viene lasciato sempre più solo, sempre più abbondonato.
    Ed allora, tenuto conto che siamo (o, meglio, dovremmo essere!) una Regione Autonoma, perchè il Governo Siciliano non provvede motu proprio ad attivare una propria flotta operativa anche nei fine settimana?

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