A San Michele un villaggio terra di nessuno. Il letto del torrente area di parcheggio

A San Michele un villaggio terra di nessuno. Il letto del torrente area di parcheggio

ELENA DE PASQUALE

A San Michele un villaggio terra di nessuno. Il letto del torrente area di parcheggio

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martedì 07 Febbraio 2012 - 23:34

Dura nota di denuncia del Comitato Spontaneo di cittadini “Per la Rinascita di San Michele”, che non si dicono più disposti ad attendere la prossima tragedia per ottenere l’attenzione delle istituzioni. Nei prossimi giorni assemblea aperta

Chiamatela pure terra di nessuno o se preferite terra di mezzo, tra la IV e la V circoscrizione: l’ “etichetta” in questo caso cambia poco, perché il “senso” è racchiuso nell’immagine che a tutti viene in mente pensando al torrente S.Michele. Quello che a prima vista potrebbe apparire un tratto di strada semplicemente non asfaltato, anche a causa delle numerose macchine che capita di vedervi parcheggiate, è in realtà il letto del corso d’acqua, sopito ma pronto a diventare, se ben “alimentato”, anzi dissetato dalla pioggia, una bomba naturale. Né più né meno di quanto abbiamo, purtroppo, sperimentato nel caso di Giampilieri o di Barcellona. Eppure nessuno sembra accorgersene. Nessuno ad eccezione del Comitato spontaneo di cittadini “Per la Rinascita di San Michele”, costituitosi nel 2007 e fino ad oggi rimasto “sopito” come il torrente, nella speranza di poter essere ascoltato senza per forza dove fare “rumore”. Così purtroppo non è stato, ed è per questo che i residenti della zona, profondamente preoccupati dall’assoluta mancanza di sicurezza del San Michele, chiedono l’interessamento di istituzioni e mezzi comunicazioni.

E tali sono i destinatari della lettera di denuncia in cui i responsabili del Comitato, Mario Brigandì, Angelo Fulco, Ferdinando Croce, a nome di tutti i cittadini, non si dicono più disposti a tollerare l’ennesima tragedia prima di dare via alle opere di consolidamento e messa in sicurezza, oltre che del torrente, anche dell’unica strada che dal centro cittadino che collega la città ai Borghi collinari ed ai villaggi rivieraschi della Tirrenica e che costeggia il corso d’acqua: «Non ci risulta che esiste un solo progetto iscritto nel “libro dei sogni” del Piano Triennale delle Opere Pubbliche che riguardi San Michele – scrivono i responsabili. Il villaggio è stato, inoltre, puntualmente escluso dai progetti di recupero urbano succedutisi negli anni, da ultimo il F.A.S. (Fondo per le Aree Svantaggiate), per il quale il Comune ha invece elaborato un cospicuo numero di ulteriori proposte sul territorio comunale. Nessuna ipotesi di sistemazione viaria è stata pensata per la zona neanche adesso che l’imminente apertura del tanto atteso svincolo “Giostra – Annunziata” determinerà un considerevole aumento di traffico nella piccola strada del villaggio che collega la Città ai borghi collinari (Salice, Castanea) ed anche ai villaggi della riviera tirrenica (Rodia, Spartà etc – a tale proposito si veda la segnaletica già istallata al termine della galleria “Annunziata – Giostra”!)».

Il Comitato sposta nuovamente l’attenzione sulla condizioni che riguardano strettamente il torrente, dove, su entrambi i lati, esistono centinaia di abitazioni, tutte regolarmente munite di concessione edilizia. La mancata messa in sicurezza dell’asta torrentizia si ripercuote a cascata su tutto il resto: niente opere di urbanizzazione (specialmente di parcheggi), servizi pubblici (raccolta e smaltimento dei rifiuti, trasporti, rete fognaria e del gas, ricezione televisiva e di telefonia mobile) ridotti all’osso, inesistenza della toponomastica con conseguente inefficienza del servizio di recapito postale; e ancora assenza di una piazza, luogo fisico di aggregazione, che possa anche essere punto di raccolta in caso di emergenza.

Ragioni più che sufficienti per spingere il Comitato, nei prossimi giorni, ad indire una pubblica assemblea a cui il primo cittadino è sollecitato a prendere parte, per discutere anche con le altre istituzioni coinvolte, ciascuna per propria parte, compreso il Sistema di Protezione Civile Regionale, «ad intervenire con provvedimenti che, nel breve e nel medio-lungo periodo, consentano il superamento di una vera emergenza che da ormai troppi anni va perpetrandosi nel villaggio di San Michele». Prima che la natura ci colga di nuovo consapevolmente impreparati. (EDEP.)

Un commento

  1. Purtroppo i problemi che ci affliggono in questa città sono tantissimi e uno di questi è proprio l’abbandono totale di alcuni villaggi e periferie, come appunto San Michele. Abbandonato a se stesso da parecchi anni, questo piccolo borgo di periferia è un passaggio obbligato per chi come me percorre tutti i giorni questo paese. Lo so benissimo cosa significhi strada strettissima, parcheggi mancanti, ecc ecc..Ricordo ai sigg. amministratori e politici tutti, che per percorrere quella strada, bisogna fare la gimkana e c’è da aggiungere che una corsia è occupata perennemente da auto in sosta; inoltre è percorsa da bus e principalmente da camion (che non potrebbero percorrerla, tra le altre, visto che vige un divieto mai rispettato!!!!). Vorrei lanciare un appello a tutti i nostri cari amministratori: non basta mandare la ruspa e far notizia dicendo: abbiamo pulito i torrenti! i veri problemi sono ben altri, andare alla radice e risolverli una volta per tutte senza alcun rimando, atteso che c’è di mezzo l’incolumità di migliaia di persone!!! A buoni intenditori poche parole – Grazie.

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