L'Amministrazione comunale naxiota sta aspettando 670 mila euro dalla Regione siciliana per ristrutturare e riaprire lo stabile chiuso dal 2006. Ma per il momento si dovrà lavorare con una cifra inferiore, puntando sulla collaborazione dei proprietari dell'immobile.

Non serviranno per il momento tanti fondi per risistemare in maniera provvisoria il Museo civico di Storia naturale di Giardini Naxos, ma soltanto circa 60 mila euro che l’Amministrazione comunale del sindaco Nello Lo Turco stanzierà a breve per riaprire, dopo dieci anni, un sito di grande importanza. Per l’assessore al Patrimonio comunale, Carmelo Giardina, la riapertura dello stabile, ubicato al centro del paese, resta un punto fondamentale dell’agenda amministrativa, da cui ripartire per conferire slancio all’economia turistica naxiota. Un concetto, questo, ribadito più volte negli ultimi tempi dal primo cittadino e proprio dal suo vice (Giardina), che da alcune settimane sta premendo sull’acceleratore per consentire ai turisti di visitare, nel più breve tempo possibile, un museo all’interno del quale sono presenti rari reperti etnoantropologici. Pezzi che, da circa un decennio, rimangono chiusi dentro una sala che, nel lontano 2006, venne dichiarata “off-limits”. Lo stato di precarietà dell’appartamento portò, dunque, l’allora Amministrazione alla chiusura definitiva dell’edificio che adesso potrebbe riaprire i battenti. L’intenzione è quella di eseguire interventi minimi, nell’attesa che la Regione siciliana invii 670 mila euro, necessari per rimettere in sicurezza ed eliminare definitivamente le infiltrazioni d’acqua al soffitto. Un’operazione che richiede tempo e che, per ora, resta solo un “sogno nel cassetto”. E mentre gli amministratori locali cercano soluzioni immediate, a fine mese si terrà una riunione con gli inquilini dei piani superiori, che dovranno versare una quota (come prevede la Legge) per velocizzare i tempi di intervento.

Enrico Scandurra