Ingombranti, numeri record. Lombardo chiede aiuto alle Forze dell'Ordine

Ingombranti, numeri record. Lombardo chiede aiuto alle Forze dell’Ordine

Francesca Stornante

Ingombranti, numeri record. Lombardo chiede aiuto alle Forze dell’Ordine

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giovedì 11 Luglio 2019 - 13:26

L'ennesimo appello del presidente di MessinaServizi contro l'inciviltà. I numeri superano abbondantemente i dati dello scorso anno

MESSINA – “I dati che emergono dalla raccolta di suppellettili e ingombranti in città sono inquietanti, pensiamo ci sia un disegno criminoso per crearci difficoltà e chiediamo l’aiuto delle Forze dell’Ordine per arginare il problema”.

A dirlo il presidente di Messinaservizi Bene Comune, Pippo Lombardo, alle prese con il fenomeno dell’abbandono di rifiuti ingombranti in giro per la città.

Un fenomeno dilagante

In questi mesi abbiamo spesso raccontato di un’inciviltà dilagante: materassi, pezzi di arredamenti, lavatrici, frigoriferi, divani, puntualmente lasciati sui marciapiedi accanto ai cassonetti o peggio ancora per le strade. Gli appelli di MessinaServizi sono stati tanti. Le segnalazioni dei cittadini ancora di più. Tempostretto ha spesso raccolto foto e richieste di intervento da ogni zona della città. Ma oggi la situazione resta preoccupante.

I numeri

Sono i numeri snocciolati da Lombardo a dirlo: “Solo nei primi 5 mesi del 2019 rispetto agli stessi mesi del 2018 ci sono 500 tonnellate di ingombranti in più. Se continuerà questo trend, arriveremo a dicembre a 4 mila di tonnellate, ben il 70% in più rispetto allo scorso. Anche nel 2018 comunque si erano già registrate ben 792 tonnellate di ingombranti in più rispetto al 2017”.

Per il presidente questi numeri fanno pensare che oltre ai cittadini incivili, ci sia da parte di qualche azienda, anche di fuori Messina, la volontà di mettere in difficoltà l’azienda, pensando sia possibile agire indisturbati senza essere sanzionati.

Appello alle Forze dell’Ordine

“Per questo chiediamo aiuto alla polizia municipale, e alle altre Forze dell’Ordine, e speriamo che quanto prima sia attivato il servizio degli ispettori ambientali risolvendo le incomprensioni in Consiglio Comunale. Tutto questo perché i controlli e le sanzioni sono necessarie e non è possibile che ormai la nostra società dedichi gran parte del lavoro solo per togliere dalla strada le discariche abusive di questi rifiuti, tralasciando l’ordinario”.

Le soluzioni per non abbandonare

Anche perché ci sarebbero i modi per liberarsi degli ingombranti senza abbandonarli indisturbati per le strade. MessinaServizi ricorda il numero verde 800042222 che consente di fissare un appuntamento con gli operatori per concordare il ritiro sotto casa. In alternativa, i cittadini possono portare questi particolari rifiuti alle isole ecologiche o nei punti di raccolta itineranti nelle circoscrizioni. Per questo è nata l’iniziativa “Pari e Dispari: butta bene vince Messina”.

Basta seguire il calendario sul sito di MessinaServizi dove si troveranno anche le località in cui saranno presenti questi centri itineranti. I cittadini potranno conferire gli ingombranti dalle 7 alle 13, un sabato nelle circoscrizioni pari e  il successivo in quelle dispari” .

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2 commenti

  1. Signor Lombardo, l’idea che vi sia un disegno criminoso dietro la smisurata capacità dei messinesi di produrre ingombranti è vecchia. Ialacqua fu seppellito dalle critiche per avere detto la verità sui messinesi. Che lei ci metta l’anima in questo lavoro, si vede, ma la invito a rassegnarsi. Questa è la normalità purtroppo. Nella mente malata dei decerebrati che invadono la mia Messina, un luogo ripulito con efficienza è solo il segno che la raccolta in quel punto funziona. Quindi tutto OK per conto loro. Non avete ancora compreso quale inutile mandria di maiali vi siete accinti ad amministrare. Senza l’aiuto dei cittadini nessuno ce la farà mai.

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  2. Credo che ci sia qualcosa di vero in quello che dice il Sig. Lombardo. Mio marito ha assistito a quanto segue all’isola ecologica di Spartà: arriva un furgone strapieno di ingombranti con l’intenzione di lasciarli lì e alla richiesta, da parte dell’ operatore di esibire la tessera sanitaria, si scopre che era di Villafranca. Lo stesso viene invitato a buttare le cose nel comune di pertineza. Mi chiedo: l’avrà fatto?

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