Un'editoria a misura del lettore. Eva Clesis svela il progetto di Ottolibri

Un’editoria a misura del lettore. Eva Clesis svela il progetto di Ottolibri

francesco musolino

Un’editoria a misura del lettore. Eva Clesis svela il progetto di Ottolibri

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venerdì 15 Novembre 2013 - 08:06

La scrittrice d'origini baresi al lavoro con un progetto editoriale in larga parte basato sugli ebook, pronto a partire nel 2014. Una scommessa sulla qualità.

Per Eva Clesis è venuto il momento di mettersi (davvero) in gioco. La scrittrice d’origini baresi (recentemente il libreria con “Parole Sante” – Perdisa Pop), veste i panni dell’editore con una avventura che, almeno nelle premesse, parte con il piede giusto e punta con decisione sull'ebook, facendo tesoro delle brutture del mondo editoriale e delle ingiustizie distributive che, fatalmente, condannano le etichette più piccole. L’esordio editoriale di Ottolibri avverrà nel 2014 con una raccolta di racconti e un romanzo ma il progetto-lancio (sapientemente veicolato dai social) è “99 rimostranze a Dio”, ideato per raccogliere fondi necessari da reinvestire in altri progetti ancor più ambiziosi.

Eva, cos'è Ottolibri? Come nasce questa avventura editoriale?
«Ottolibri è una realtà editoriale di tipo associativo e che parte da costi zero, salvo la buona volontà di chi ci collabora. Pubblicheremo fino a otto libri di narrativa e otto di saggistica l'anno, puntando sull'ebook, normalmente distribuito, ma anche creando delle edizioni limitate dei libri dei nostri autori, che anziché essere distribuiti dai canali tradizionali, saranno solo disponibili nelle piccole librerie associate o direttamente per posta o saranno legati a eventi. Questo per creare una vera alternativa all'editoria tradizionale, che a parte i grossi gruppi, è spesso strozzata dalle logiche di mercato. Ottolibri invece ama rischiare, è il suo unico punto di forza. Puntiamo sulle voci esordienti, vorremmo funzionare da osservatorio, essere un tramite per lanciare qualche talento, azzardare, proporre anche a livello sperimentale, multimediale. Molte le idee e i progetti satelliti grazie ai quali Ottolibri cercherà di coinvolgere i lettori: dai racconti audio Mptales all'iniziativa, partita dal basso e dai social network, delle "99 Rimostranze a Dio"».
Quasi scaduto il termine per il progetto "99 rimostranze a Dio", di cosa si tratta?
«In circa tre settimane dovevamo raccogliere tramite facebook e twitter, ma anche puntando sul passaparola, ben 99 lettere di protesta o lamentela a Dio (o chi per lui). L'idea mi è venuta per caso: ho in mente di tradurre due autori per il 2014, uno dei quali ho conosciuto prima che morisse, ma mi servono i soldi per coprire royalties e spese di traduzione. Da qui l'esigenza di puntare su un crowdfunding in due tempi: da una parte chiedere a tutti di contribuire regalandoci qualche riga di rimostranza a Dio, dall'altra provare a diffondere l'ebook che ne raccoglie ben 99 per finanziare questi progetti. Un'idea ambiziosa e il cui successo è tutto fuorché certo. Ma è un primo stimolo, e inoltre suggerisce il carattere per lo più sperimentale di Ottolibri».

Si fa un parlare di editoria, self-publishing ed editoria a pagamento. Eva dimmi cosa ne pensi e che posizione editoriale ha Ottolibri.
«Il self-publishing non mi convince, ma non ci trovo nulla di male. Tenendo presente che molte cose nell'editoria tradizionale non funzionano (tanto che colgo l'occasione per chiedere a critici, giornalisti e operatori culturali se anziché lamentarsi di chi si pubblica non sia il caso di lamentarsi di chi scelga, creando un metro di qualità su case editrici e editor), auto pubblicarsi è legittimo, inoltre si è sempre fatto. Il punto è che, mancando un contesto, il contesto di una casa editrice che ti promuove, è arduo pensare di farsi strada da soli. Sono contraria all'editoria a pagamento in pratica da sempre, vi escludo solo i casi di editoria a sostegno, che però sono limitati a opere particolari e certo non narrative. Ottolibri non nasce come editore a pagamento, si propone una politica di trasparenza con autori e lettori, sceglie la strada di molte case editrici indipendenti che cercano di cambiare qualcosa, ma in un contesto per nulla semplice».

Mi vuoi/puoi già annunciare qualcosa per il 2014?
«Non posso fare nomi, stiamo adesso proponendo i nostri contratti agli autori. Però per la narrativa siamo quasi al completo. Ho ricevuto ottimi lavori, in particolare da esordienti assoluti e quasi, ne sono stupita e contenta. Purtroppo non ci sono opere di poesia, non ci è arrivato nulla in tal senso per il 2014. Stiamo ancora selezionando opere di saggistica. Tra le cose che usciranno: tre romanzi molto belli di esordienti assoluti, un saggio di bioetica sul futuro dell'uomo, una raccolta di racconti delicata e spiazzante e, si spera, almeno uno dei due lavori da tradurre con gli esiti dell'ebook sulle "99 rimostranze"».

E infine… Eva stai sei al lavoro su un nuovo romanzo?
«Sto lavorando su un nuovo romanzo e su una trilogia investigativa. Incrocio le dita. Ho alcuni inediti nel cassetto e spero che trovino luce editoriale».

Francesco Musolino®

Eva Clesis è nata nel 1980 a Bari. Con questo pseudonimo ha pubblicato il saggio “101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello” (Newton Compton, 2010) e i romanzi “A cena con Lolita” (Pendragon, 2005), “Guardrail” (Las Vegas, 2008), “E intanto Vasco Rossi non sbaglia un disco” (Newton Compton, 2011), “Parole Sante” (Perdisa Pop) oltre a numerosi racconti su riviste e antologie.

Leggi anche: http://www.tempostretto.it/news/dal-6-marzo-libreria-parole-sante-ritorno-eva-clesis-libreria-perdisa-pop.html

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