Il sindacato Adis a favore dell’isola pedonale: “I contrari fanno le solite vecchie contestazioni”

Il sindacato Adis a favore dell’isola pedonale: “I contrari fanno le solite vecchie contestazioni”

Il sindacato Adis a favore dell’isola pedonale: “I contrari fanno le solite vecchie contestazioni”

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lunedì 17 Febbraio 2014 - 10:48

L’associazione democratica inquilini Sicilia difende la decisione dell’amministrazione comunale e si schiera contro chi critica l’isola pedonale. Occorrono misure drastiche e repressive per combattere la tracotanza e l'inciviltà di molti messinesi

Nel 1991, diverse associazioni, Adis compresa, raccolsero 6mila firme per l’istituzione dell’isola pedonale sul viale San Martino. 23 anni fa le contestazioni furono le stesse di adesso. L’associazione democratica inquilini Sicilia approva la scelta di istituire un’isola pedonale in centro città e ne spiega i motivi.

“Da almeno trent’anni – scrive il presidente dell’Adis, Giuseppe Frisone – si parla di una città invivibile, strozzata da un traffico selvaggio e caotico, per il quale sono stati sempre chiesi interventi organici e non a tampone. E' ormai noto a tutti che nei centri storici le automobili private generano il massimo dei danni ambientali. Vanno piano e quindi inquinano molto. Ma il problema principale, a Messina, è che le auto che riescono fisicamente ad entrare ed a parcheggiare nel centro sono poche rispetto a quante vorrebbero entrarvi e sostare. Il che significa che pochi utenti, oltre ad avere seri problemi a sostare e muoversi, generano e subiscono molta congestione e molto inquinamento ed in più contribuiscono a ridurre la velocità e puntualità dei servizi pubblici e quindi la qualità di tali servizi che si traduce in minore domanda dei servizi stessi e maggiori perdite di esercizio per le aziende di trasporto collettivo”.

Tracciato il quadro della situazione, l’Adis difende la decisione dell’amministrazione comunale e si schiera contro chi critica l’isola pedonale. “Non si deve restare prigionieri delle lobby, che per i propri (spesso mal calcolati) interessi, sono disposte a sacrificare la salute dei propri concittadini. E' impensabile risolvere il problema della mobilità urbana senza scontentare qualcuno. Non c'è dubbio che quando nasce un'isola pedonale ad una fase iniziale di disagio è sempre seguita una fase di accettazione e di soddisfazione. E'successo altrove non vediamo perché non debba succedere a Messina. Ovviamente bisogna rendere più briosa I'area pedonale con iniziative pubbliche e private in grado di organizzare eventi capaci di incrementare la presenza delle persone con conseguente beneficio per le attività commerciali, da almeno tre anni fortemente penalizzate da una crisi economica che ha ridotto le capacità di mantenere un livello accettabile di affari. Nel frattempo bisogna offrire un servizio pubblico di qualità, affidabile, dignitoso,che possa essere percepito come un'alternativa valida. Ed il tram può rispondere a queste esigenze se l’Atm, nel brevissimo tempo, riesce a trovare le risorse necessarie per il recupero delle vetture guaste. Bisogna convincersi che il problema va risolto non facendo circolare meglio le auto ma facendone circolare meno, trasferendo buona parte della mobilità urbana dal mezzo privato a quello pubblico”.

Secondo l’Adis, occorrono misure drastiche e repressive per combattere “la tracotanza e l'inciviltà di molti messinesi. Una serie di comportamenti illeciti non sanzionati in quanto non esiste il controllo del territorio. Basti pensare che ad ogni incrocio ci sono almeno 8 macchine in sosta vietata. E se dal Boccetta al Viale Europa ci sono circa 200 incroci significa che le macchine che dovrebbero restare fuori dalla predetta zona nel rispetto del codice della strada sono circa 1600”.

In conclusione, Frisone ritiene che “con l'istituzione dell'isola pedonale è migliorata la vivibilità del centro e la qualità della vita: cioè meno sporca, meno rumori, meno inquinamento visivo, meno stress di code e da ingorghi, senza considerare che alcuni inquinanti nuocciono fortemente alla salute. L'Amministrazione Comunale ha il dovere di intervenire per riempire l’isola di contenuti, importanti per stimolare e far prosperare le vendite commerciali ed artigianali, coinvolgere ed attrarre più persone migliorando I'indice di gradimento”.

Un commento

  1. Maaaa non è che il sindacato ha sbagliato città?

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