Verde pubblico, stime del monitoraggio e incarico nel mirino di Mangano

Verde pubblico, stime del monitoraggio e incarico nel mirino di Mangano

Verde pubblico, stime del monitoraggio e incarico nel mirino di Mangano

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sabato 15 Dicembre 2018 - 04:58
L'INTERROGAZIONE

Gli eventi che hanno fatto registrare diversi crolli di alberi in città, dal Ficus posto nei pressi di un’edicola in via Tommaso Cannizzaro (nel mese di luglio) ad altri sparsi nell’intero territorio comunale, nei giorni di maltempo appena trascorsi, hanno spinto il consigliere Paolo Mangano (M5S) a presentare una interrogazione con risposta scritta sulla situazione del verde pubblico.

Il consigliere cita quanto dichiarato dal sindaco Cateno De Luca e quanto riferito dal funzionario del dipartimento Verde Pubblico in prima Commissione consiliare, l’architetto Santino Denaro, pubblicato da diversi organi di stampa. Mangano chiede “se l’incarico conferito al dottore agronomo Saverio Tignino sia frutto di un avviso pubblico con il quale si sono potute verificare e comparare le competenze professionali, in modo da individuare il tecnico più qualificato. In particolare, se si sia verificato il numero degli esami strumentali certificati da Tignino nel proprio curriculum”.

CHIESTA LA COPIA DELLA PARCELLA

Nell’interrogazione si chiede ancora “se l’incarico assegnato sia stato compiutamente dettagliato, in quanto dagli atti a disposizione esso sembra non esserlo, e, di conseguenza, se la parcella dal tecnico presentata sia pienamente conforme all’incarico stesso. Si chiede copia della stessa parcella professionale”. Le domande non finiscono qui. Mangano vuol sapere “se il dottor Tignino abbia completato il compito di verificare i circa 15.000 alberi cittadini di cui si fa menzione nel conferimento d’incarico”. Ed ancora: “Poiché molti alberi sono stati abbattuti, si chiede se gli stessi siano stati verificati previa redazione di apposita scheda di rilevamento, così come previsto nel conferimento d’incarico”. Attraverso l’interrogazione è stata chiesta copia di tali schede, sia di quelle relative agli alberi già abbattuti che di tutte le altre. Si tira in ballo l’avviso

del Dipartimento Cimiteri e Verde pubblico, con il quale “si ricercano 4 agronomi, oltre al dottor Tignino che avrà anche l’incarico di coordinatore, nel quale tra i requisiti tecnici richiesti figura anche il possesso di brevetto Ett (European tree technician), si chiede se lo stesso Tignino sia provvisto di tale brevetto”. Mangano vuol sapere altresì “da chi è composta la Commissione che dovrà esaminare i profili dei professionisti che hanno presentato istanza di partecipazione; se la nomina dei quattro professionisti agronomi sia già avvenuta; se, come più volte rimarcato dal sindaco, si sia già provveduto a sostituire ogni albero abbattuto con due nuovi alberi, ovvero se si siano già stanziate le cifre relative alla loro sostituzione e si sia dato avvio alla gara di aggiudicazione”.

LA STIMA DEGLI ALBERI DA MONITORARE

Si vuol sapere anche “in base a quali elementi il Dipartimento Verde pubblico abbia stimato il numero di alberi da monitorare in 15.000, il che farebbe salire il numero di alberi totali inseriti nel tessuto urbano ad almeno 18.000 (compresi quelli di piccola dimensione per i quali la valutazione stessa non è certamente necessaria). Tale numero, secondo altri professionisti che si è consultato –chiosa Mangano – appare molto sovrastimato, e andrebbe ridotto a non più di 10-11.000 unità”. Infine Mangano vuol sapere se il Dipartimento Verde Pubblico abbia “interrotto la campagna annuale di prevenzione dagli attacchi da punteruolo rosso del doppio filare di palme del viale San Martino, villa Mazzini e altri siti di pregio storico, come puntualmente avvenuto negli ultimi anni. Se tali trattamenti siano avvenuti nel 2018 e se siano già state accantonate lesomme per l’anno 2019. L’eventuale e non auspicabile interruzione dei trattamenti, infatti, metterebbe a serio repentaglio l’incolumità delle palme, con grave nocumento del paesaggio urbano e del decoro cittadino, nonché aggravio delle spese per il loro abbattimento e la eventuale sostituzione”.

0 commenti

  1. serra salvatore 16 Dicembre 2018 15:00

    CARO COLLEGA QUANDO SI DIETE INCARICO AL DOTT. TIGNINO, RICORDO A LEI E AI SUOI, UNA DELEGAZIONE DEL SUO MOVIMENTO ERA PRESENTE AL TAVOLO TECNICO ORGANIZZATO SUBITO DOPO IL DISTACCO DEI RAMI DELL’ALBERO PRESSI TRIBUNALE, LA DELICATEZZA DEL CASO NONCHE’ L’URGENZA PER EVITARE DANNI ALLE PERSONE PRINCIPALMENTE, HA VISTO NOMINARE TIGNINO QUALE ESPERTO GIA’ NELL’AMMINISTRAZIONE PRECEDENTE AD ESEGUIRE UNA VERIFICA DEGLI ALBERI PERICOLANTI. ADESSO COME SEMPRE VOSTRA ABITUDINE, CHIEDETE IN XCHE’ E IL PER COME, INOLTRE INVECE DI PUBBLICARE LE INTERROGAZIONI CHE FATE XCHE’ NON PUBLICATE LE SOLUZIONI APPORTATE AI PROBLEMI DELLA CITTA’, FACILE E’ CHIEDERE SEMPRE DIFFICILE DIVENTA AGIRE E RISOLVERE I PROBLEMI, VI PREGO NON EMULATE IL POPULISMO DI MAIO.

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