Focus sui torrenti della terza circoscrizione . Il Consiglio “in trasferta” al Comune

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Focus sui torrenti della terza circoscrizione . Il Consiglio “in trasferta” al Comune

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giovedì 03 Ottobre 2013 - 15:06

Anche Cittadinanzattiva dice la sua. Passando dai torrenti alle fogne, è stata avviata stamani la pulizia dei tombini all'intersezione tra le vie Garibaldi e I Settembre. Il commissario di Messinambiente Di Maria: « «Abbiamo trovato di tutto»

«Abbiamo scelto la casa comunale per lanciare un chiaro segnale di collaborazione all’amministrazione». Ha esordito così Lino Cucè, presidente del Consiglio della Terza Circoscrizione, che questa mattina si è riunito eccezionalmente a Palazzo Zanca per denunciare l’annosa situazione di criticità in cui versano i torrenti ricadenti sul territorio della terza Municipalità ed avviare un dialogo con la giunta Accorinti, che proprio nei giorni scorsi ha annunciato un’opera di pulizia e manutenzione dei 72 torrenti cittadini .

Attraverso un proiettore, i rappresentanti circoscrizionali hanno mostrato le foto scattate nel corso di vari sopralluoghi ai torrenti Cumia; Bisconte – Catarratti; Bordonaro; Camaro e Verginella; e Catanoso. Il consigliere Antonino Trino ha spiegato che, nel mese di Settembre, sono stati effettuati sopralluoghi in tutti i torrenti circoscrizionali; rilievi fotografici; ed è stata esitata una delibera con cui viene chiesta la messa in sicurezza dei torrenti, indicando altresì un ordine di priorità.

Cucè e colleghi hanno sottolineato che ogni torrente costituisce un bomba ecologica, da disinnescare immediatamente per non creare danni irreparabili. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’Assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, che è arrivato in ritardo rispetto all’inizio dei lavori ma non si è comunque sottratto all’invito rivoltogli dal Consiglio della terza circoscrizione.

E sempre restando in tema di torrenti, è arrivata in redazione una nota di Cittadinanzattiva, secondo cui «gli Amministratori devono pretendere dagli Uffici comunali opportuni accertamenti tecnici per verificare lo stato del letto dei corsi d’acqua» al fine di «emettere apposita ordinanza, che vieti a tutti, in maniera categorica, di modificare o variare il corso delle acque pubbliche, mediante scavi, chiuse o pietrame inserite negli alvei; che vieti di realizzare canali di deviazione o simili sia pure temporanei, anche per l’irrigazione degli agrumeti e delle coltivazioni; che imponga ai proprietari dei fondi adiacenti di eseguire una serie di interventi regimatori delle acque; che vieti di sradicare e bruciare ceppi di alberi situati nella zona di rispetto delle sponde dei torrenti e ruscelli o effettuare opere o depositare materiale vario che possa in qualche modo ostruire il corso delle acque nel loro letto naturale».

Secondo CittadinanzaAttiva, infine, «il sindaco dovrà chiedere al Servizio idrografico regionale ed al Genio civile interventi di verifica delle grandezze idrologiche dei torrenti esistenti nel territorio, di verifica dell’idoneità o occlusione delle luci dei ponti e di altre strettoie naturali o artificiali, al fine di predisporre gli opportuni interventi, atti a prevenire, situazioni di rischio e pericolo in conseguenza di eventi e situazioni eccezionali»

Spostandoci dai torrenti alle fognature, è stata avviata stamani la pulizia dei tombini all'intersezione tra le vie Garibaldi e I Settembre, nell'ambito del programma di interventi predisposti dall'assessore alla protezione civile, Filippo Cucinotta, ed eseguiti dai mezzi di MessinAmbiente, coordinati dal commissario liquidatore, Armando Di Maria. I lavori, iniziati alla presenza del sindaco, Renato Accorinti, e degli assessori Cucinotta, e ai lavori pubblici, Sergio De Cola, proseguiranno secondo un cronoprogramma già stabilito. Gli interventi di sistemazione si sono resi necessari per ottimizzare lo stato dei tombini che non sono più in grado di accogliere le acque piovane».

«Abbiamo trovato di tutto», ha spiegato Di Maria al termine di questo primo intervento, aggiungendo: «Il lavoro che ci spetta non sarà facile, perché il materiale che ostruisce i tombini è penetrato in profondità». Il commissario di Messinambiente però non si scoraggia ed annuncia: «Vogliamo fare un tentativo con l’autobotte per vedere se con la pressione dell’acqua riusciamo ad ottenere il risultato sperato».

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