Il rappresentante del Partito democratico interviene a supporto della tesi del proprio leader
“Il sindaco raccolga la ciambella di salvataggio lanciata dall’On. Francantonio Genovese: prima dell’inevitabile commissariamento conseguente alle sue dimissioni (luglio 2012 ?), riconosca i propri limiti consentendo al Consiglio Comunale e a tutte le forze politiche che hanno a cuore gli interessi della città di impegnarsi per evitare lo sforamento del Patto di Stabilità anche nel 2012; sarebbe questo il modo migliore per dimostrare che, oltre ai suoi interessi personali (rifare il deputato regionale piuttosto che il Sindaco della tredicesima città d’Italia), vuole impedire al commissario di trascinare Messina nel baratro del dissesto finanziario. Certo l’assenza del Sindaco nell’aula consiliare quasi deserta di oggi non lascia presagire nulla di buono, benché l’assessore al bilancio abbia annunciato di avere dato puntuali direttive ai dirigenti. Nulla esclude che si ripeta infatti quanto accaduto l’anno scorso, quando lo stesso Sindaco si fece beffa dell’intera Giunta Comunale, oltre che del Consiglio subdolamente tenuto all’oscuro, violando per primo la delibera N. 1250 del 14/10 che espressamente prevedeva il blocco di tutte quelle spese (correnti e d’investimento) che avrebbero comportato la violazione del Patto di Stabilità 2011, continuando a pagare gli svincoli con le risorse del bilancio comunale. Oggi, persa ogni credibilità, l’amministrazione attiva deve quindi riscattarsi, almeno parzialmente, facendo parlare le carte: riveda il Peg 2012 bloccando tutti gli impegni di spesa corrente fino all’adozione del Bilancio di previsione 2012, ad eccezione delle spese obbligatorie per legge, al fine di evitare concretamente la violazione del Patto di Stabilità 2012 e le conseguenti gravissime sanzioni a carico del Comune di Messina. Se questo poi non gli dovesse consentire di inaugurare gli svincoli o di impinguare il suo bottino elettorale in vista della regionali di ottobre, pazienza. Nessuno potrà disconoscere i suoi meriti, ma almeno avrà evitato ulteriori danni alla città per i tanti demeriti politici della sua sindacatura”.
Paolo Saglimbeni
