Quartiere fieristico. La Barrile pungola il sindaco Accorinti: “Ci ripensi”

Quartiere fieristico. La Barrile pungola il sindaco Accorinti: “Ci ripensi”

Quartiere fieristico. La Barrile pungola il sindaco Accorinti: “Ci ripensi”

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lunedì 07 Marzo 2016 - 08:40

La presidente del Consiglio comunale si rivolge al primo cittadino per chiedergli di fare un passo indietro e condividere con l’Autorità Portuale il nuovo bando di gestione dell’area

“Nel dicembre 2013 tutta la città ha plaudito alla sigla del patto per la valorizzazione delle aree fieristiche tra il sindaco Accorinti ed il presidente De Simone. Il Consiglio Comunale aveva approvato ed assicurato, dopo una corretta condivisione, il proprio appoggio istituzionale”. Lo ricorda la presidente del civico consesso, Emilia Barrile, ora amareggiata per “uno stop che non ha eguali per intempestività ed antistoricità. Uno stop che vanifica il lavoro di molti che hanno creduto nel rilancio dell’area – dice -, uno stop incomprensibile se si riflette sull’apporto dato, in tutto questo tempo, dall’assessore De Cola come amministratore e come tecnico altamente qualificato, uno stop che indica un’Amministrazione che sconfessa se stessa, uno stop che parla di un tempo trapassato e non di un’illuminata e profetica visione che porrebbe fondamenta certe e solide al futuro di questa città”.

La Barrile sottolinea che tanto la titolarità dell’area quanto i fondi da investire sono dell’Autorità Portuale. Il confronto che il sindaco auspica con i movimenti e le associazioni “appare perlomeno tardivo – prosegue la presidente – ed ancor di più superfluo viste le innumerevoli pronunciazioni pubbliche da parte di tantissime espressioni della società civile”.

La richiesta rivolta al sindaco Accorinti è quella di ripensarci. Nel frattempo l’Autorità Portuale sembra andare avanti per la sua strada. Oggi l’incontro con i tecnici per valutare gli ultimi aspetti, poi la pubblicazione del bando.

10 commenti

  1. L’intervento di questa brava saltatrice alla corte di GENOVESE è la dimostrazione della bontà della scelta di RENATO sindaco di vederci chiaro sia sulla proprietà di quest’area strategica per Messina, sia sui contenuti del bando, che estendono, incredibilmente, la concessione a 20 anni, dando libertà assoluta al concessionario sulle scelte politiche: cosa sono quelle relative alla cultura e al turismo? Questa fretta puzza di bruciato, non ci sto ad un bando che fa della Fiera un luogo chiuso, nella sola disponibilità di un sconosciuto privato, dalla tenda fornita all’espositore allo spettacolo prodotto. Quell’area è dei messinesi, checché ne dicano DE SIMONE e Emilia BARRILE, nel futuro devono decidere i sindaci della città non un privato.

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  2. L’intervento di questa brava saltatrice alla corte di GENOVESE è la dimostrazione della bontà della scelta di RENATO sindaco di vederci chiaro sia sulla proprietà di quest’area strategica per Messina, sia sui contenuti del bando, che estendono, incredibilmente, la concessione a 20 anni, dando libertà assoluta al concessionario sulle scelte politiche: cosa sono quelle relative alla cultura e al turismo? Questa fretta puzza di bruciato, non ci sto ad un bando che fa della Fiera un luogo chiuso, nella sola disponibilità di un sconosciuto privato, dalla tenda fornita all’espositore allo spettacolo prodotto. Quell’area è dei messinesi, checché ne dicano DE SIMONE e Emilia BARRILE, nel futuro devono decidere i sindaci della città non un privato.

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  3. Questa fretta puzza di bruciato ??????? non conosco mariedit, ma, se esiste, è un patetico difensore dell’indifendibile. La questione della Fiera è dibattuta da decenni, da prima che RENATO rubasse a Saro Visicaro lo striscione No Ponte e si appropriasse della paternità di una battaglia che lo vedeva comparsa di seconda fila. E sul bando in questione se ne discute da tre anni. E in tre anni amministrazioni normali hanno assunto e attuato provvedimenti che hanno cambiato le sorti di città. Certo, un’Amministrazione che ad oggi non ha approvato il preventivo 2015 servirà a mariedit e a qualche altro difensore a oltranza dell’indifendibile per qualche prebenda. Anche a costringere De Cola alla figura del pupo. ma non alla città.

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  4. Questa fretta puzza di bruciato ??????? non conosco mariedit, ma, se esiste, è un patetico difensore dell’indifendibile. La questione della Fiera è dibattuta da decenni, da prima che RENATO rubasse a Saro Visicaro lo striscione No Ponte e si appropriasse della paternità di una battaglia che lo vedeva comparsa di seconda fila. E sul bando in questione se ne discute da tre anni. E in tre anni amministrazioni normali hanno assunto e attuato provvedimenti che hanno cambiato le sorti di città. Certo, un’Amministrazione che ad oggi non ha approvato il preventivo 2015 servirà a mariedit e a qualche altro difensore a oltranza dell’indifendibile per qualche prebenda. Anche a costringere De Cola alla figura del pupo. ma non alla città.

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  5. E chi se ne frega se la Barrile è alla corte di Genovese se dice cose giuste? A chi e cosa servono queste etichette? Solo a tentare maldestramente di nascondere l’incapacità di Renato e dei suoi tristi sodali. Che non solo non risolvono i problemi ma sono pure di intralcio a chi si impegna. E a mariedit voglio dire che gettare il seme del sospetto è cosa meschina se non supportata. Se sente puzza di bruciata la denunci. E’ il tipico atteggiamento che ha fatto tanto male soprattutto alla nostra Sicilia. Si goda nel frattempo l’odore di quattro incompetenti che non hanno neanche la dignità di dimettersi nel momento in cui vengono delegittimati ed esposti al pubblico ludibrio

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  6. E chi se ne frega se la Barrile è alla corte di Genovese se dice cose giuste? A chi e cosa servono queste etichette? Solo a tentare maldestramente di nascondere l’incapacità di Renato e dei suoi tristi sodali. Che non solo non risolvono i problemi ma sono pure di intralcio a chi si impegna. E a mariedit voglio dire che gettare il seme del sospetto è cosa meschina se non supportata. Se sente puzza di bruciata la denunci. E’ il tipico atteggiamento che ha fatto tanto male soprattutto alla nostra Sicilia. Si goda nel frattempo l’odore di quattro incompetenti che non hanno neanche la dignità di dimettersi nel momento in cui vengono delegittimati ed esposti al pubblico ludibrio

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  7. Mariedit, il futuro,…già, si parla sempre del futuro, e si rimanda sempre al futuro. La fame, la disoccupazione, i problemi sono oggi e c’erano ieri. Il 2014 è futuro del 2013, il 2015 anche, siamo al 2016 e si parla di futuro dal 2013. Quando arriva il futuro con le soluzioni, con le proposte concrete, con la partecipazione ai progetti per la città?
    Forse la puzza di bruciato proviene dai tre anni bruciati per nulla, mentre i nostri figli emigravano per trovare altrove un futuro…Già perchè a Messina il futuro lo devono decidere in futuro, e ci sarà sempre da aspettare un nuovo futuro…rimandato sempre al futuro. Chi è capace progetta, agisce, illustra e chiede partecipazione. Si nasconde chi rimanda, non chi chiede partecipazione.

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  8. Mariedit, il futuro,…già, si parla sempre del futuro, e si rimanda sempre al futuro. La fame, la disoccupazione, i problemi sono oggi e c’erano ieri. Il 2014 è futuro del 2013, il 2015 anche, siamo al 2016 e si parla di futuro dal 2013. Quando arriva il futuro con le soluzioni, con le proposte concrete, con la partecipazione ai progetti per la città?
    Forse la puzza di bruciato proviene dai tre anni bruciati per nulla, mentre i nostri figli emigravano per trovare altrove un futuro…Già perchè a Messina il futuro lo devono decidere in futuro, e ci sarà sempre da aspettare un nuovo futuro…rimandato sempre al futuro. Chi è capace progetta, agisce, illustra e chiede partecipazione. Si nasconde chi rimanda, non chi chiede partecipazione.

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  9. sergio indelicato 7 Marzo 2016 19:19

    Vorrei ricordare , a tutti, che negli anni passati il Comune insieme alla ex Provincia Regionale e, se non ricordo male, anche il’ex Banco di Sicilia, figuravano tra i soci dell’ex Ente Fiera. Ora a contare bene tutti gli ex , di tutto quello che la Fiera ha rappresentato per Messina non è rimasto più nulla,tranne gli EX.

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  10. sergio indelicato 7 Marzo 2016 19:19

    Vorrei ricordare , a tutti, che negli anni passati il Comune insieme alla ex Provincia Regionale e, se non ricordo male, anche il’ex Banco di Sicilia, figuravano tra i soci dell’ex Ente Fiera. Ora a contare bene tutti gli ex , di tutto quello che la Fiera ha rappresentato per Messina non è rimasto più nulla,tranne gli EX.

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