“Salva Colline”. I Grilli dello Stretto: “Le cubature vadano dove già esistono i piani di risanamento”

“Salva Colline”. I Grilli dello Stretto: “Le cubature vadano dove già esistono i piani di risanamento”

“Salva Colline”. I Grilli dello Stretto: “Le cubature vadano dove già esistono i piani di risanamento”

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sabato 19 Dicembre 2015 - 10:15

Il meetup chiede al sindaco Accorinti di accelerare sulla redazione del nuovo Piano regolatore generale e critica le modalità con cui si sta operando per varianti e piani particolareggiati

Speculazione edilizia, emergenza abitativa, risanamento del territorio, tutela e valorizzazione del paesaggio e dell'ambiente. Sono questi alcuni degli ingredienti che, secondo Salvatore Settis, identificano nella città di Messina l’esempio più eclatante di distruzione preordinata del territorio.

Un allarme, quello sul futuro della città, sul quale accende i riflettori il meetup “Grilli dello Stretto” che, in seguito a una nota emessa dell'ingegnere capo del Genio Civile, Leonardo Santoro, si interroga sui contenuti di un documento che di fatto boccia l'iter della delibera "Salva Colline".

“Un'amministrazione, che sin dal suo esordio si è definita “verde”, dovrebbe impegnarsi ad applicare scrupolosamente la normativa sulla salvaguardia ambientale – denunciano gli attivisti Cinque Stelle – ed a trasferire tutte le cubature non più “insediabili”, secondo la medesima variante, nelle aree dove esistono già dei piani attuativi in vigore. Esemplificativo, in tal senso, è il caso di Fondo Saccà o Rione Taormina: aree sulle quali bisognerebbe intervenire al fine di riqualificare significativamente dei territori non appetibili ai fini fondiari”.

Prioritario, per gli attivisti del meetup, rimane il ridisegno complessivo del piano urbanistico della città e l'azzeramento totale delle cubature previste nel Prg: “Il regolamento edilizio, che indica come unica zona di riferimento di perequazione urbanistica in ambito Zir – Zis, appare penalizzante – spiegano i Grilli dello Stretto – sopratutto rispetto all'utilizzo dell'istituto della perequazione, che potrebbe e dovrebbe essere riferito a tutti i territori che ad oggi sono dotati di piani attuativi di risanamento. L'ostinazione ad identificare come aree esclusivamente interessate quelle Zir – zis, e per le quali ad oggi non sono ancora presenti piani di utilizzo così come previsto dalla legge regionale numero 8 del 2012 – proseguono i Cinque Stelle – potrebbe condurre a interventi che non rispondono alle reali esigenze sociali del territorio, anche alla luce della prossima realizzazione della via del Mare”.

Premesse alla luce delle quali gli esponenti del meetup Grilli dello Stretto si interrogano relativamente a modalità e procedure: “Non comprendiamo la necessità di accelerare i tempi per realizzare strumenti di questo tipo, quando, attraverso la realizzazione del nuovo Prg e grazie a una normativa prioritariamente paesaggistica, si potrebbero eliminare e non solo spostare gran parte delle cubature previste nelle zone di espansione collinari senza alcuna ricaduta economica sul Comune, sopratutto in considerazione della decrescita demografica che continua a caratterizzare la città. Che fine ha fatto – si interrogano – l’attuazione del principio del “consumo di suolo zero”?

Ad essere chiamato in causa dagli attivisti anche il vice sindaco, Guido Signorino, che ha contribuito alla redazione del Rapporto Riutilizziamo l’Italia 2014, intitolato "Land transformation in Italia e nel mondo: fermare il consumo del suolo, salvare la natura e riqualificare le città": “Sarà interessante capire come si muoverà l'assessore al Bilancio, visto che il “Salva le Colline” compromette in modo irreversibile il cosiddetto il waterfront, trasferendo gran parte delle cubature, circa 1.200.000 m3, in riva al mare e cementificando la costa centro-sud della città. Auspichiamo pertanto, che l'amministrazione Accorinti acceleri in maniera decisa sulla redazione del Prg, in conformità del piano paesaggistico regionale ambito 9, e sul piano di utilizzo delle aree Zir – Zis, indicando destinazioni d'uso che risolvano problemi cronici della città di Messina ed eliminando gli attrattori di mobilità dal centro cittadino come Tribunale, scuole e uffici”.

Un battaglia, per un utilizzo sostenibile del territorio, che questo pomeriggio vedrà il meetup “Grilli dello Stretto” prendere parte al corteo indetto dall’Unione Inquilini e dal Comitato Operai per difendere il diritto alla casa ed al lavoro.

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