"Io, abbandonato dallo Stato con la fine del Supporto formazione lavoro"

“Io, abbandonato dallo Stato con la fine del Supporto formazione lavoro”

Autore Esterno

“Io, abbandonato dallo Stato con la fine del Supporto formazione lavoro”

mercoledì 02 Luglio 2025 - 15:00

Scrive a Tempostretto un cittadino, padre separato di cinque figli: "Non posso usufruire della proroga dell'Sfl. Le regole vanno cambiate"

Ci scrive un cittadino messinese.

Gentile direttore,

si ricorderà dell’articolo pubblicato circa un anno fa sulle varie difficoltà e vicissitudini nella percezione dell’Sfl, Supporto per la formazione e il lavoro. Successivamente, con estremo ritardo, i corsi sono partiti a settembre 2024, e molti come me, che eravamo in attesa di un piccolo aiuto dallo Stato, siamo riusciti a percepire le 12 mensilità previste che ci hanno dato la possibilità di vivere un periodo dignitoso. In questi mesi estivi però, per molti di noi, si concluderanno i pagamenti previsti e non ce ne saranno altri, almeno secondo la normativa attuale. Ho appena inviato una pec alla presidente del Consiglio (di cui ho già ricevuto l’avvenuta consegna), anche se so già a priori che non verrà presa in considerazione. Vorrei comunque condividerla con lei, magari potrebbe essere lo spunto per un ulteriore articolo.

Oggetto: Abbandonati dallo Stato: la fine dell’Sfl e l’assenza di tutele per chi è ancora in difficoltà

Gentile presidente del Consiglio,

sono un cittadino italiano e un padre separato di cinque figli, di cui quattro minorenni. Con la mia ex moglie abbiamo l’affido condiviso, ma a lei è stato riconosciuto l’affido prevalente.
Nonostante ciò, sono moralmente e concretamente tenuto – come è giusto – a contribuire al mantenimento e al benessere dei miei figli.
Tuttavia, lo Stato non mi riconosce alcun sostegno economico diretto, nemmeno quando le mie responsabilità genitoriali sono evidenti: l’Assegno unico universale, infatti, viene interamente accreditato alla madre, in quanto affidataria prevalente, anche se – come stabilito dal giudice – per almeno 13 giorni al mese i miei figli vivono con me, e in quei giorni sono io a doverli sfamare, accudire e garantire una vita dignitosa. In altre parole, sono un padre responsabile e presente, ma per lo Stato semplicemente non esisto.  

A luglio 2025 percepirò l’ultima delle 12 mensilità previste dal Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), misura alla quale mi sono affidato con impegno, partecipando alle attività previste e accettando di buon grado percorsi formativi e incontri. Purtroppo, non essendo attualmente iscritto a un corso di formazione, non posso usufruire della proroga del Sfl, che pure è prevista – ma solo per chi è ancora in formazione alla scadenza. Inoltre, non posso accedere nemmeno all’Assegno di inclusione (Adi), poiché non rientro formalmente nei nuclei familiari tutelati, pur essendo padre attivo e presente, con responsabilità economiche evidenti.

Questo mi porta, con sgomento e amarezza, a constatare che tra poche settimane resterò completamente privo di qualsiasi sostegno statale, pur essendo un padre, un cittadino onesto, e pur avendo adempiuto a tutti i doveri previsti.
Mi chiedo come sia possibile, in un Paese civile, che chi è disposto a lavorare e a formarsi venga abbandonato senza alternative, senza tutele, senza alcun mezzo di sopravvivenza.

Mi permetta un confronto diretto:

  • In Germania, il Bürgergeld garantisce una rete di sicurezza completa, anche per chi ha solo sé stesso da mantenere.
  • In Francia, il Rsa assicura un minimo vitale permanente.
  • In Spagna, l’Ingreso Mínimo Vital tutela anche i nuclei con affido condiviso.

In Italia, invece, un padre separato, responsabile, con cinque figli, può letteralmente ritrovarsi da solo, senza casa, senza cibo e senza futuro.

Le scrivo con rispetto e dolore, ma anche con determinazione, perché credo che lo Stato debba ripensare seriamente il sistema di protezione sociale per le persone sole, in difficoltà, ma ancora attive e volenterose.

Chiedo che si prenda in seria considerazione:

  • una estensione dell’Sfl almeno per chi dimostra di cercare attivamente lavoro e ha responsabilità familiari;
  • una revisione dei criteri dell’Adi, che oggi escludono figure come la mia, pur essendo padri di figli minori;
  • l’introduzione di un reddito minimo di sopravvivenza universale e condizionato, che impedisca a chiunque di sprofondare nella povertà assoluta.

Nessun genitore dovrebbe scegliere tra pagare l’affitto e comprare da mangiare. Nessun italiano dovrebbe sentirsi invisibile nel momento del bisogno.

Con senso civico e fiducia nel cambiamento,

grazie sempre per la sua attenzione.

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4 commenti

  1. …….il fatto che non abbiate pubblicato il mio commento dimostra che avevo ragione…….non solo pubblicate articoli TOTALMENTE inventati a vostro piacimento ma peccato anche di IPOCRISIA…….

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    1. Marco Olivieri 3 Luglio 2025 23:27

      Non ho pubblicato il suo commento perché ha fatto insinuazioni molto gravi e ha sentenziato su una persona senza saperne nulla.
      Questo suo nuovo commento non merita alcuna risposta

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  2. …….il suo intervento dimostra ancora di più che per lei,ed i suoi COMPAGNI,la libertà di pensiero e di espressione è una prerogativa riservata esclusivamente a voi…….

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    1. Marco Olivieri 4 Luglio 2025 19:50

      No comment

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