Giorgia, 8 mesi e la corsa contro il tempo per salvarla. I genitori: "Aiutateci a curarla"

Giorgia, 8 mesi e la corsa contro il tempo per salvarla. I genitori: “Aiutateci a curarla”

Rosaria Brancato

Giorgia, 8 mesi e la corsa contro il tempo per salvarla. I genitori: “Aiutateci a curarla”

lunedì 10 Marzo 2014 - 05:45

Giorgia ha otto mesi ed è affetta da ipotenia spinale. Ha bisogno di fare una particolare fisioterapia tre volte la settima per 62 sedute, ma i tempi d'attesa nelle strutture pubbliche, per iniziare, sono troppo lunghi, sei mesi, un anno. La bimba però deve essere curata prima dell'anno di vita, per scongiurare danni irreparabili. L'appello dei genitori, dipendenti Atm, che stanno vendendo la loro casa pur di aiutare la piccola. "Non chiediamo soldi, vogliamo solo aiutare Giorgia a star bene"

“La verità è che un ricco può vivere e stare bene, il povero no. Non può neanche curarsi”. Il papà della piccola Giorgia, appena 8 mesi, ed alle spalle il calvario di visite e permanenze in ospedale, è pronto a tutto per aiutarla a camminare con le sue gambette, per vederla crescere ogni giorno più forte. Nonostante tutto. Nonostante quell’ipotenia spinale che i genitori, entrambi dipendenti dell’Atm, hanno scoperto un giorno che non scorderanno mai, e che ha cambiato loro la vita per sempre. Perché Giorgia ha bisogno di cure immediate, deve fare una particolare fisioterapia entro l’anno di vita, in modo da evitare le conseguenze più gravi per la spina dorsale. Sin dalla nascita ha presentato piccoli disturbi che con il passare dei giorni hanno portato alla scoperta e per Filippo Iannelli, dipendente dell’Atm, e per la moglie, anche lei nell’azienda, tra i lavoratori delle Ztl, è iniziata una vera e propria odissea.

“I medici son stati straordinari. Poi però siamo andati al centro Mandalari, per vedere come iniziare la fisioterapia e in quali strutture pubbliche- spiega Filippo Iannelli- e lì sono arrivati i problemi. Deve fare FKT tre volte a settimana, con sedute da 45 minuti e in totale, almeno per quanto sappiamo adesso, dovrà fare 62 sedute. Il fatto è che per questa fisioterapia ci sono attese lunghissime. Siamo andati anche al centro di Tremestieri dove ci hanno dato massima priorità, ma nonostante questo dobbiamo aspettare almeno sei mesi. In altre strutture pubbliche l’attesa è più lunga. Ma Giorgia non ha tutto questo tempo. La malattia deve essere curata in tempo”.

Se non hai soldi anche il diritto alla salute ed alle cure adeguate diventa un’utopia. La massima priorità, in una struttura pubblica, non è abbastanza per Giorgia. Ma due dipendenti Atm non hanno altro tesoro che il loro lavoro ed uno stipendio che traballa e non basta per trovare altre soluzioni.

“Ci stiamo rivolgendo al Bambin Gesù ed al Gaslini. Stiamo mandando la documentazione, ma se andiamo a Genova o a Roma, siamo costretti a trasferirci lì perché Giorgia ha bisogno di noi e in ospedale dovrà restare molti mesi. Non ci resta altra strada che vendere la casa. Ed è quello che stiamo facendo”.

I genitori di Giorgia fanno un appello all’Asp 5, alle strutture pubbliche, ai centri di fisioterapia, per cercare di poter evitare l’attesa di sei mesi, un anno, che sarebbe fatale per la bambina. Lei ha bisogno di cure oggi, domani, la settimana prossima, non tra un anno, quando i danni potrebbero essere irreparabili.

Non chiedono soldi, ma un aiuto, una soluzione che consenta alla loro famiglia di non essere schiacciati dalla burocrazia e dal peso di una vita semplice, ma non agiata, non ricca. Giorgia vuol giocare con i fratellini,tenere la schiena dritta e iniziare a fare i primi passi nel mondo.

Ma già adesso sta scoprendo quante barriere questo terribile mondo metta tra chi ha e chi non ha, tra chi riesce a “saltare la fila” anche per magia e conoscenze, e chi,senza nessuno, è costretto a stare nella sala d’attesa.

Tempostretto si unisce a questo appello. Affinchè Giorgia possa avere gli stessi diritti degli altri.

Rosaria Brancato

PER FORNIRE IL VOSTRO SUPPORTO, POTETE SCRIVERE A info@tempostretto.it VI METTEREMO IN CONTATTO CON I GENITORI DI GIORGIA

2 commenti

  1. non ho parole…

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  2. qui a torino possono provare all’Ospedale Infantile Regina Margherita, hanno anche delle case e/o stanze per i genitori proprio nelle adiacenze. Chissà a volte succedono anche i miracoli !!!!!!!!

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