Isola pedonale, l'appello di un negoziante: "Sono a favore ma con più bus e tram"

Isola pedonale, l’appello di un negoziante: “Sono a favore ma con più bus e tram”

Giuseppe Fontana

Isola pedonale, l’appello di un negoziante: “Sono a favore ma con più bus e tram”

giovedì 25 Maggio 2023 - 13:40

Matteo Nicosia, giovane imprenditore messinese, difende la categoria ma lancia l'appello: "Basta lamentarsi, critichiamo in maniera costruttiva"

MESSINA – Dopo settimane di tira e molla, il dibattito sull’isola pedonale del Viale San Martino sembra destinato a placarsi. L’esperimento della riapertura, con la chiusura imposta soltanto dal venerdì sera e fino all’alba del lunedì, terminerà il prossimo mese. Poi, quale destino per la pedonalizzazione nell’area commerciale del centro di Messina? La città è, come sempre, divisa, ma non tutti i negozianti sono contrari all’isola, anzi.

Il punto di vista di un negoziante sul Viale San Martino

Matteo Nicosia, giovane imprenditore messinese la cui tipografia affaccia proprio sul Viale San Martino, ma in una zona in cui non c’era (e non c’è) l’isola pedonale, ha lanciato nei giorni scorsi un sondaggio su Instagram che suonava come una provocazione: “Ho chiesto sui social se fosse utile ridurre la pedonalizzazione ma ho dato le opzioni sì, no e poi una frase sulla pigrizia, ‘A putrunaria ni mancia a vista i l’occhi’. Voleva essere una battuta perché tutti dicono che il messinese deve arrivare fin dentro al negozio in auto. Ma la realtà è che non c’è mai la possibilità di arrivare davvero con il mezzo pubblico: non c’è un servizio per arrivare ‘davanti alla porta’ solo con trasporti pubblici. Non si è data una vera alternativa. Se tu chiudi una strada commerciale e la rendi pedonale, la rendi nettamente più vivibile. Ma per incentivare le persone a non utilizzare la macchina devi dare qualcosa: abbassare i prezzi dei parcheggi a pagamento ma, soprattutto, aumentare i mezzi”.

Matteo Nicosia: “Tram e bus ogni 15 minuti non servono”

“Chiudere la strada senza dare un servizio non può funzionare – continua -. Un cittadino non cambierà mai se non vede un miglioramento. Ben vengano i parcheggi a Villa Dante o sul Viale Europa, ma gli autobus e i tram? Sempre ogni 10 o 15 minuti. Le auto vanno bloccate prima, come quando si attivano i protocolli per l’esodo estivo: dal Boccetta o da Giostra vengono veicolate verso gli imbarchi, senza che si vadano ad accumulare in altre strade. In centro va fatta la stessa cosa: ci sono mille parcheggi, ok, allora serve un servizio in più”. Le componenti in gioco sono tre: la pedonalizzazione, i parcheggi e i mezzi di trasporto pubblici: “E non è soltanto il tram, ma anche l’autobus. Se ci fosse maggiore sincronizzazione sarebbe diverso. Alla gente bisogna far capire dove può prendere il mezzo, dove può scendere, quando passa e ogni quanto, quali siano le coincidenze. Il problema dei trasporti pubblici è da risolvere prima di parlare di area pedonale”.

Matteo difende i negozianti: “Non tutti sono contro l’isola”

Il giovane imprenditore prosegue: “La gente a piedi non può arrivare con la propria macchina, il passo da fare a livello di civiltà è utilizzare soltanto i mezzi pubblici. Anche perché se il cittadino si stressa non spende: se devo arrivare in centro e stressarmi tra parcheggi e attese non sarò mai nell’umore giusto per entrare in un negozio, con serenità, e acquistare. Parto alle 9 da casa, parcheggio alle 10.30 e devo anche aspettare”. Matteo, inoltre, è in controtendenza anche sul giudizio sui negozianti: “Mi confronto con molti imprenditori sul viale, perché sono miei clienti. Quasi tutti sono sulla stessa lunghezza d’onda: inutile pedonalizzare se non si danno servizi ai cittadini. Io questi imprenditori totalmente contrari all’isola non li ho mai sentiti. L’80 per cento è comunque un franchising, il resto del 20 per cento non è composto da persone che si lamentano e basta. E ci sono anche i bar: davvero ridurre la pedonalizzazione li avvantaggerebbe?”

“Tante attività – prosegue – vorrebbero invece fare anche eventi davanti al negozio, ma non lo fanno anche per questi continui cambi di idee. Se io avessi un progetto a lungo termine per utilizzare l’isola non lo farei, oggi, proprio per questo. Pedonalizzare il Viale San Martino? Sì, anche tutto. Sarebbe un grande passo di cultura, una grandissima soluzione. La città deve essere fatta anche per i giovani, chi si lamenta e vuole restare all’antico, per dire così, non va avanti. Ma soprattutto non permette nemmeno a noi di andare avanti”. Poi conclude: “Spero che la gente non si lamenti più, che si critichi in maniera costruttiva. Un consiglio, un aiuto all’amministrazione, un’idea: ma lamentarsi e basta non porta da nessuna parte”.

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4 commenti

  1. È sicuro di essere un commerciante messinese? Finora la sua categoria si è sempre opposta all’isola pedonale. Per quanto riguarda maggiori bus o tram questo è un problema che riguarda tutta la città in particolare le periferie. Magari se tutti coloro che usano tram e bus pagassero il biglietto gli incassi col tempo potrebbero pure permettere di acquistare nuovi mezzi.

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  2. Bus e tram funzionano alla grande, il vero problema è che tutti noi messinesi usiamo molto la macchina anche per fare 50mt, anzi se ci danno la possibilità di entrare fin dentro i negozi con la macchina lo sconto è assicurato……………

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  3. Forse vengono dalla luna questi figli di papà imprenditori di chissà che cosa… se devo servirmi di una tipografia mi sembra giusto che debba posteggiarmi sul marciapiede per poter caricare pacchi di volantini, insegne etc senza dovermi “carriare” a piedi fino al porcheggio di villa Dante o viale Europa o peggio ancora in quella latrina al Cavallotti…. Se sono di fretta tra una cosa e l’altra mi sembra giusto potermi fermare per poter degustare una granita senza dover posteggiare a km e fare dispendiosi slalom tra tram e bus… idem per i negozi di abbigliamento se devo provarmi un perizoma, poi da sfoggiare in pausa pranzo, altrimenti me ne vado al centro commerciale dove ho tutto a portata di mano… Ma si vede proprio che non capite niente e volete pure il diritto di parlare sulle pagine di giornale, mi sa che cambierò testata.

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  4. Caro Angeluna. Perché limitarsi a parcheggiare sul marciapiedi se deve andare in tipografia? Se è di fretta e giustamente ha il diritto di gustarsi una granita perché parcheggiare a km e fare slalom tra tram e bus? Può tranquillamente parcheggiare sin dentro la tipografia e il bar. Quando poi si proverà il perizoma ce lo faccia sapere così parcheggiamo tutti dove ha parcheggiato lei. Per darle un consiglio ovviamente.

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