La lettera di un commerciante di piazza Cairoli: “Crollo del fatturato e lavoro a rischio”

La lettera di un commerciante di piazza Cairoli: “Crollo del fatturato e lavoro a rischio”

La lettera di un commerciante di piazza Cairoli: “Crollo del fatturato e lavoro a rischio”

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lunedì 03 Febbraio 2014 - 11:38

Alessandro Mancuso, titolare del punto vendita Carpisa, lancia un appello all’amministrazione comunale. Spiega di aver ridotto le vendite di circa il 40 % e di essere stato costretto ad allontanare una delle sei dipendenti. Se l’andamento dovesse continuare, si dice obbligato a dover portare a 4 le dipendenti a fine mese

“Da queste prime settimane è emerso un crollo del fatturato del mio punto vendita, mediamente del 40%, e questo mi ha portato a dover allontanare una prima dipendente delle 6 che operavano all'interno del negozio”. A scrivere è Alessandro Mancuso, titolare del punto vendita Carpisa di Piazza Cairoli, che chiede che il Comune modifichi i suoi progetti relativi all’isola pedonale permanente intorno a piazza Cairoli.

“Sono un giovane imprenditore di 36 anni e con tanti sacrifici e tanta voglia, nel 2011 ho prelevato un'attività che in quel momento era in crisi e rischiava la chiusura – prosegue -. Lottando tutti i giorni insieme alle mie care dipendenti, siamo riusciti a superare questi anni difficili e abbiamo mantenuto in vita l'attività i cui costi di gestione sono elevatissimi e per la quale non possiamo permetterci un calo così significativo del fatturato. Per fine febbraio, se l'andamento dovesse continuare, dovrò portare a 4 le dipendenti e probabilmente programmare la chiusura a pranzo”.

Se i dati sono in calo durante le belle giornate, gli incassi crollano nelle giornate di pioggia. Mancuso elenca i numeri emersi nei primi venti giorni di isola pedonale:

“- assoluto crollo del fatturato nelle giornate piovose, con una riduzione pari al 70%. Se prima le avverse condizioni meteo influenzavano negativamente l'andamento degli incassi, oggi li abbattono completamente in quanto un'isola pedonale così estesa costituisce una vera e propria barriera per la cittadinanza non disposta a cercare con difficoltà parcheggio lontano dalla piazza e dal viale e poi rischiare di bagnarsi e subire le condizioni climatiche per giungere in una zona che assume connotati spettrali e di città morta

– anche nelle giornate belle la riduzione si è' attestata sul 25-30% e le strade limitrofe chiuse al traffico non sono mai vissute pienamente dai cittadini. Via dei Mille, via Giordano Bruno, le arterie che collegano la via dei Mille a Via Risorgimento, quelle che collegano la via Giordano Bruno al viale San Martino, sono tutte vie semplicemente chiuse al traffico, delle vie morte che di isola pedonale non hanno proprio nulla”.
Non solo critiche ma anche proposte. “Il periodo dell’anno è inopportuno per la sperimentazione – riprende Mancuso – ma la presenza di nuovi e significativi parcheggi, la programmazione di attività culturali e di intrattenimento, unite ad un disegno dell'area pedonale più razionale, avrebbero certamente portato effetti diversi”.

L’appello è rivolto all’amministrazione comunale. “La salvaguardia dei posti di lavoro e la sopravvivenza delle piccole imprese cittadine devono costituire la priorità assoluta dell'attività politica – conclude -. Invece sta accadendo che il centro città è stato totalmente fatto fuori e le attività che vi operano stanno subendo una mazzata dalla quale difficilmente potranno rialzarsi”.

72 commenti

  1. Facciamo un’eccezione per questo negoziante che da quando c’è l’isola pedonale non vende più borse, mentre prima ogni giorno ne vendeva chissà quante. L’eccezione e che chi deve andare a comperare il quel negozio gli automobilisti possano parcheggiare davanti la sua porta d’ingresso…..

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  2. Cosa volete che siano due disoccupate in più per gli accorintiani?
    Per loro chi ha scritto è un bottegaio e, come tale è soggetto al pubblico ludibrio.
    Facile parlare per chi fa il fannullone con i soldi di papà.
    Chi ha la pancia piena non considera chi ha la pancia vuota.
    George.

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  3. Da cittadino dico…questo commerciante ha ragione!!!Quest’isola cos’ì grande non piace a nessuno…ne ai cittadini (e automobilisti in primis) ne ai commercianti che hanno avuto un calo delle vendite. Sindaco revochi l’ordinanza dell’isola pedonale!!!

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  4. No non e’ colpa dell’isola, la colpa e’ della crisi, questo diranno i seguaci del tibetano, il commerciante ha detto una cosa esatta, non si tratta di isola pedonale ma di strade chiuse e pure male, io aggiungo che hanno fatto di messina gia per se una citta’ squallida, un vero e proprio cimitero, a qualsiasi ora e con qualsiasi condizione meteo l’isola e’ praticamente deserta, ora non credo che si tratti di poltronite o non accettare i cambiamenti ma si tratta di razionalita’, precludere al traffico le principali vie del passeggio e lasciandole scarne di illuminazione e arredi e’ alquanto deprimente, senza contare che le vie limitrofe sono perennemente ingolfate da auto in seconda fila, facciamo l’isola ma facciamola bene!

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  5. Non discuto dell’isola pedonale. Può piacere o meno, i pareri sono, ovviamente, diversi. E’ vergognoso, invece, leggere simili commenti di gente che non trova di meglio che fare del sarcasmo senza cercare di comprendere i reali problemi di chi lotta, giorno dopo giorno, per portare il pane a casa.

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  6. mi permetto di segnalare che la lettera:

    – è piuttosto generica, calo di fatturato rispetto a quando? dove sono i dati numerici? le affermazioni vanno provate… anche sulle pagine di un giornale on-line se allo stesso ci si appella (mi stupisce anzi che tempostretto pubblichi articoli simili…)
    – contiene “notizie di licenziamenti” che possono essere lette in modo ambiguo…
    – contiene una valutazione egoistica (cosa anche giusta, ma non di interesse generale) e personalistica dell’attività commerciale. Infatti, ipotizzando che le persone continuino ad acquistare un prodotto, semplicemente decidono di farlo altrove (in pratica, l’interesse generale non è danneggiato… lo è quello di alcuni commercianti mentre altri ne traggono vantaggio)
    – pone questioni urgenti sul “rivedere” l’isola e le attività collegate. non capisco perchè questi commercianti non si rivolgano direttamente agli amministratori (domenica mattina sono passato da piazza cairoli e l’assessore cacciola era di fronte ad un bar tra sorrisi e strette di mano…) e preferiscono il tramite della lettera aperta…

    da cittadino potrei scrivere anche io una lettera aperta dicendo che da quando c’è l’isola:
    – le mie passeggiate sono migliorate e con esse il mio umore
    – i miei figli possono correre liberamente senza il rischio di essere investiti
    – non ho mai avuto problemi a parcheggiare
    – ho aumentato le spese in centro perchè trovo più rilassante lo shopping pomeridiano
    – ogni giorno, con qualsiasi condizione atmosferica, mi concedo almeno due piccole passeggiate e due consumazioni al bar (prima dell’isola una…)
    – se vedo che dei negozi “compro oro” sono in difficoltà, esulto
    – se vedo che i commercianti sono costretti a fare sconti veri, esulto
    – se vedo che l’amministrazione è messa con le spalle al muro e, dopo avere chiuso delle strade, adesso si trova costretta a rivitalizzarle, esulto

    chiunque può scrivere la sua…

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  7. a me piace. è l’unica cosa che mi piace di questa amministrazione.

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  8. Siete dei pericolosi integralisti , invidiosi scarsi e mediocri
    Mettetevi voi a fare impresa, a dare pane alle famiglie dei dipendenti
    Comunisti nella peggiore accezione del termine

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  9. Carissimo george, la colpa visto che lei è un pensionato e anche sua perché fino ad oggi la gente come lei che fino alle ultime elezioni hanno votato sempre le solite persone che non hanno assolutamente fatto il bel niente a favore della nostra comunità ma solo per i loro portafogli.. Questo è uno dei tanti motivi perché ci ritroviamo in alto mare.. Ora che la gente è riuscita a capire che quel sistema ha portato solo povertà lei si permette di dire che una misera isola pedonale sta rovinando una città?? Guardi che tra noi giovani e voi pensionati c’è un abisso di mentalità.. Prenda esempio da noi..

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  10. non credo che si possano ascrivere all’isola pedonale dei licenziamenti… oppure, per crederci, vorrei vedere i dati di fatturato degli ultimi due anni divisi per mesi…

    troppo facile scrivere senza specificare nulla…

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  11. Rilevo io immediatamente la tua attività…..puoi andare

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  12. Guardi che c’è molta gente a cui piace l’isola pedonale, forse lei e uno di quelli corto l’isola…. Quindi parli solo per lei..

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  13. MessineseAttento 3 Febbraio 2014 13:33

    Ma lei lo sa che il maggiore fautore della zona pedonale, che tutt’oggi si batte per ingrandirla, è proprio quel Ciccio Quero che lei (e devo dire anch’io!) avrebbe visto bene alla guida della città?

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  14. Caro Mancuso, le tue lamentele sono sacrosante e dovrebbero essere fonte di ispirazione per una esposto/querela nei confronti dell’attuale amministrazione. Spero che la tua attività, e quella degli altri commercianti coinvolti, non continui a registrare cali di vendita tali da giustificare il licenziamento di personale.
    Messina è oramai una città al limite del collasso e il superamento della crisi, come detto e ribadito ieri da quell’inetto di Letta e dei chubacabras del suo esecutivo, è soltanto uno specchietto per le allodole.
    Il 2014 sarà un altro anno nero per l’occupazione e uscire dalla crisi sarà una missione impossibile…
    A chi pensa che l’isola pedonale sia lo specchio della civiltà, io consiglio caldamente di farsi “na’ bedda lavanna ‘i cachissi, magari luppusi”!!!!!!!!!!!!!

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  15. Sarei curioso di sapere sulle spalle di chi vivi. Di un pensionato, forse?

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  16. caro Sig. Mancuso la sua lettera può essere compresa solo da gente che effettivamente lavora e che rischia quotidianamente grandi e medie cifre per portare avanti la propria impresa.
    purtroppo in questa città poche sono queste persone, la stragrande maggioranza che si riempie la bocca pronunciando il nome Renato(come se fossero amici di lunga data)è composta da individui che con l’imprenditoria hanno ben poco a che vedere, che vivono con lo stretto indispensabile e si aggirano per la città a bordo di umili utilitarie… quando avrete le palle di fare qualcosa di produttivo nella vostra vita forse capirete i sacrfici di gente come il sig. Mancuso…

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  17. La sua replica mi fa capire che lei è una persona benestante (consuma giornalmente ben due volte al bar e fa spesso shopping), con un buon lavoro (che le lascia il tempo di fare due passeggiate quotidiane) e con una spiccata mancanza di sensibilità ed altruismo.
    A lei non importa un fico secco se chi lavora in un negozio possa perdere il mezzo di sopravvivenza (i commessi non guadagnano di certo come gli impiegati dello Stato, Regione o Comune), a lei importa solo che l’isola pedonale abbia risolto i suoi (e quelli di moltissimi altri gaudenti) problemi esistenziali.
    Un po’ di umanità qualche volta non guasta…
    P.S. Dica ai suoi figli di stare attenti a correre spensierati sul tavolato di Piazza Cairoli perchè il rischio d’infortunio è piuttosto elevato.
    Vorrei vedere la sua faccia quando, alla fine del periodo gratuito, dovrà sborsare i dindini per parcheggiare la sua auto nell’orribile silos Cavallotti o “nella terra di nessuno” del parcheggio di Via Maddalena.

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  18. Ma si che chiudessero. Io intanto mi sveglio alle 12 di mattina quando va bene, poi scendo nella mia bella isola pedonale e passeggio senza fare nulla. Poi vado dai miei amici del pinelli é facciamo tante iniziative per la cittá.Occuppiamo i teatri,ci raspiamo i capelli nzivati al municipio,tanto a fine serata papâ mi chiedi se ho bisogno di soldi. Ma si che chiudano questi commercianti fascisti….

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  19. antoninofrancesco 3 Febbraio 2014 14:56

    Sicuramente questo negoziante si lamenta xkè il suo nn è più un carpisadrive visto che entravano direttamente con le macchine x fare acquisti. Una gran cazz…. questo non funziona per quelli come lei. Una domanda tutti voi e le vostre commesse prima che ci fosse l isola pedonale cn i mezzi dove parcheggiavate e adesso?

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  20. DOPPIA FILA..
    il negozio di che trattasi è a Piazza Cairoli in zona priva di parcheggio dovendo tradurre la lettera dobbiamo così concludere: anche se i consumatori parcheggiano in doppia fila innanzi al mio negozio al mio fatturato non frega niente che ci sia una isola pedonale. Se diamo ragione al commerciante dobbiamo dare ragione anche a Franza di fregarsene del traffico dei Tir ( è dato oggettivo che la tratta lunga nuoce al fatturato). Dilemma si deve rispettare il codice stradale e gli usi civici collettivi o il mercato senza regole perché u pani è pani ?

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  21. MA si può fare pure qua : Sei messinese se …arruvau Cocò Chanelle…

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  22. Però ci sarebbe da dire che se proprio proprio dobbiamo avere un isola pedonale a Messina questa è stata pensata a “membro di segugio”…
    Come se chi l’ha pensata o viene a Messina con i mezzi per lavorare e poi se ne torna al paesello (Via Risorgimento docet)…o vive sulla sua nuvoletta dorata pensando alle sue lucubrazioni mentali e vede realizzato il suo sogno di imporle agli altri (sfido qualcuno a dirmi che non è così).
    Ci sarebbe anche da dire che, pur non essendo un imprenditore non ci vuole l’arca di scienza per capire che quando hanno avuto la “truvatura” dei croceristi il lunedì sono rimasti chi chiusi perchè la domenica sono rimasti aperti a girarsi i pollici chi ha chiuso per pranzo per non fare un orario unico 9-18 UN GIORNO SOLO A SETTIMANA! Lo fanno dalle altre parti perchè qua no?

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  23. sig.mancuso,non è solo lei ad avere avuto un calo del 40% ,ho chiesto di persona ad alcuni commercianti della via dei Mille ed hanno lo stesso problema.Ma a Luigi ed al Tibetano l’isola piace, quindi faccia assumere dal comune le commesse che lei dovrà licenziare e lasci che Luigi ed i suoi figli passeggino a piazza Cairoli,tanto lui a barca l’avi o sciutto, paga lo Stato.

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  24. l’isola pedonale, per quanto utile, deve tener conto anche con un centro storico desertificato da centinaia di appartamenti chiusi e tantissimi abitati da persone anziane. La città si è spostata molto a sud con i centri commerciali, negozi che ancora lavorano, strade piene di bancarelle abusive che vendono di tutto. infine doppia fila a gogò sosta selvaggia e controlli zero. conclusione i negozi del centro hanno la funzione di tenere aperti per far distrarre il messinese che ha voglia di passeggiare il cane

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  25. ancora non avete visto nulla,piu’ in la vedrete quanta e bella l’isola che non ce”ah,ah ah………..

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  26. Non solo CARPISA ha segnalato al Comune ( e quindi ad ACCORINTI, CACCIOLA, e QUERO) la vertiginosa calata del fatturato con il sicuro licenziamento di maestranze, ma ho sentito anche che la stessa cosa è stata fatta dall’OVIESSE e da EURONICS, due attività commerciali ben più grosse della prima. Fra non molto la fila dei disoccupati a Messina aumenterà a dismisura con una consolazione però: QUESTI A TAVOLA (VUOTA) NON SOLO NON AVRANNO DI CHE MANGIARE MA SARANNO SODDISFATI DI NON MASTICARE SMOG PERCHE’ L’INQUINAMENTO AMBIENTALE E’ DI GRA LUNGA DIMINUITO, CON GRANDE SODDISFAZIONE DI IALACQUA!! TUTTO IL RESTO E’ SOLO CUTTIGGHIU!!!!

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  27. Non riesco a capire fino a che punto possano esser dati oggettivi, posso capire che una salumeria, una ferramenta etc risentano dell’isola.. ma i negozi di abbigliamento perché dovrebbero? Io se devo comprare un regalo, un maglione etc… mi organizzo e vado in centro, non è che messina offra tante altre alternative..anzi devo dire che da quando esiste l’isola pedonale appena posso faccio con piacere una passeggiata ed ho fatto anche qualche acquisto fuori programma. Parcheggio al cavallotti e mi godo finalmente il centro città..in passato mi è capitato diverse volte di esaurirmi e tornare(o restare) a casa e comprare il prodotto in rete!piuttosto devo dire con rammarico, che domenica i negozi in particolare di via dei mille erano chiusi, tanta gente che passeggiava e negozi sbarrati…insomma se uno vuole vendere che si impegni anche un po’ di più!

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  28. Quoto in toto il commento ti luigi_| ….. Detto questo aggiungo che dispiace leggere che :
    Ogni occasione di confronto tra cittadini su temi reali è buona per essere strumentalizzata contro l’attuale amministrazione che seppur con i limiti del caso almeno fa delle scelte (cu mancia fa muddichi)
    Che la mentalità di base messinese rifiuta culturalmente l organizzazione richiesta per mettere in funzione e rendere efficace un progetto del genere per cui prendendo atto che le cose non funzionano invece di cambiare (o almeno provare a farlo) la mentalità ,la cultura della città tende a rassegnarsi ad un mesto …..”del resto è così” torniamo a prima. In effetti non è certo colpa di nessuno se il messinese medio deve parcheggiare sul bancone di Zara in doppia fila per godere del suo shopping .
    Morale della favola un’isola pedonale con dei limiti oggettivi , un’amministrazione a volte più confusa che persuasa ma al solito noi cittadini diamo il colpo di grazia

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  29. premetto che il parcheggio l’ho sempre pagato (via risorgimento o centonze) e che ho provato il cavallotti solo una volta per vedere quanto ci mettevo ad arrivare in piazza cairoli (circa 5 minuti a passo lento). aggiungo che fosse per me aumenterei il costo dello stallo nelle vie limitrofe all’area pedonale concedendo però alle attività commerciali della zona dei free pass.

    detto/scritto quanto sopra… mi scusi… ma ha letto quello che ho scritto??? mi sembra di no… a meno che lei non voglia travisare il mio commento… nella prima parte del post ponevo alcune questioni relative alla lettera aperta e chiedevo principalmente ove fossero i “numeri” di riferimento. nella seconda parte invece cercavo di dimostrare che chiunque dal proprio lato egoistico e particolaristico può dire la sua (dunque anche io…)…

    se ha tempo… rilegga e mi dica cosa c’entra il suo commento al mio post.

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  30. Signor MANCUSO i dati che lei fornisce sono insufficienti e quindi statisticamente non credibili: calo del fatturato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno oppure rispetto al mese precedente l’isola pedonale oppure rispetto a quale mese o rispetto a quale anno. Lei vuole far credere ai messinesi, che mia moglie sia andata a comprarsi una delle belle borse della collezione CARPISA a Tremestieri o a Milazzo o a Taormina, perchè no a Catania, a causa dell’isola pedonale. Signor Mancuso non faccia torto alla sua intelligenza e anche alla nostra, s’impegni invece ad animarla l’isola e costringere il Comune a farlo, abbia il coraggio storico dei veri commercianti, uomini abituati a cambiamenti ben più complicati di un’isola pedonale. In fisica si studia il principio dei vasi comunicanti, se le borse della collezione CARPISA sono belle, e lo sono, e i prezzi competitivi, e lo sono, chi non ha comprato nel suo negozio avrà acquistato in un’altro o avrà speso i suoi soldi in altro modo, quello che conta nel commercio è la libertà di acquistare dove e quando si vuole. I MESSINESI VOGLIONO L’ISOLA PEDONALE, vogliono riconquistare una qualità della vita perduta, convinca i suoi colleghi a chiedere un referendum, manca a Messina un duello COMMERCIANTI contro MESSINESI.

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  31. spero lei non abbia ragione… ove l’avesse sarebbe il caso che oltre a “segnalare” le aziende in questione “dimostrassero”…

    non vorrei mai che in un momento di crisi congiunturale si decida di cogliere la palla al balzo di un’isola pedonale per giustificare licenziamenti dovuti ad altro…

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  32. Io rispetto i pensionati ma il mio commento era riferito solo al signor George, visto che si lamenta da appena 7 mesi, mentre prima secondo lui andava tutto in perfetto stile di città eurpea o addirittura una città normale..
    Ora si lamentano dell’isola o delle strade chiuse. Allora al signor commerciante dica lei cosa bisogna fare per riprendere la sua attività..
    Questo è ustruzionismo allo stato puro.. Il fatto di aver sentito che il mc donalds, oviesse ed altri centri in franchising stiano perdendo del fatturato non è mai stato comunicato a nessuno e poi chi è un po’ ferrato nella cosa bisogna aver del tempo per far abituare della gente sempre impegnata nel parcheggiare davanti a qualsiasi attività di loro interesse..
    Dico non bisogna essere dei laureati per capire tutto ciò..

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  33. invece di fare chiacchiere… dimostrate quello che scrivete, motivate, e rivolgetevi a chi può cambiare le ordinanze… ripeto quel che ho scritto poco fa… domenica a piazza cairoli ho visto solo sorrisi e strette di mano con assessore e simili…

    io spero che non si torni indietro, ma ove dovesse avvenire me ne farei una ragione…

    continuate a dare a 20 giorni di isola pedonale la colpa di evidenti incapacità… andate avanti così… bravi.

    se fossi pagato dallo “stato” (come lei afferma), lo scriverei… ma così non è… anzi… mi permetto di aggiungere che non apprezzo molto la gente da 27 del mese…

    comunque… pensi quel che vuole…

    p.s. – mi piacerebbe davvero molto conoscere le condizioni retributive dei commessi e delle commesse a rischio, così come mi piacerebbe conoscere la loro posizione inps e il rapporto tra fatturati aziendali e costo del lavoro… mi piacerebbe… ma tutti parlano/scrivono di crolli delle vendite senza riportare alcun dato…

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  34. Parlane con il geniale Signorino che ti troverà una soluzione.
    Magari facendoti qualche lezione di marketing: ha una soluzione per tutto.
    Fa un errore di 12 milioni di euro: subito rimediato.
    Come? dicendo non è un problema.
    Alle tue care collaboratrici potrai dire di farsi dare una carta di credito familiare sul conto “signorino” dal predetto, almeno non avrai il rimorso di metterle fuori.
    Mi spiace tanto per te e per loro.

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  35. Cioè non si vendono borse perchè c’è l’isola pedonale? Cioè me muggheri si ci dicu mi si ccatta a borsa nova vaci a pedi a Rodia e tonna. Ma chi cuntati??

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  36. qualcuno impreca con il sig.Mancuso perchè le macchine parcheggiavano a doppia fila,vero! ma la colpa è di chi non li sanziona non del sig.Mancuso,poi se a qualcuno ,che sicuramente è dipendente pubblico di quelli che passeggiano,non interessa di chi perde il lavoro ,allora amen e cosi sia.

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  37. MARIEDIT, che non ti smentisci mai nemmeno davanti all’evidenza ( tanto non sei messinese e te ne fo..i)! I commercianti, fra di loro, il referendum l’hanno già promosso e infatti perché non cerchi di contare i manifesti NO ISOLA affissi nelle vetrine dei negozi e ti renderai conto del grande successo dell’isola perdonale! Che BEI PAROLI lei usa, però una espressione la trovo molto appropriata e l’approvo: In fisica si studia il principio dei vasi comunicanti e infatti a Messina ne esiste un grande esempio : IL VASO COMUNICANTE RENATO-MARIEDIT!! Ma perché difendi l’isola VISTO CHE E’ STATA CREATA DA CALABRO’ NON PIU’ SINDACO IN PECTORE!!! TU SEI NEMICO DEI MESSINESI ED AMICO SOLO DEL GRANDE RENATO:

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  38. Io in tante altre città non vedo problemi alle attività commerciali legate alle isole pedonali,anzi se mai le seconde son di aiuto alle prime.A questo punto mi vien da chiedervi non è che il problema non siano le isole pedonali o le attività commerciali che su di esse si sviluppano ma la balordagine del messinese tipo che deve parcheggiare sin dentro il negozio?

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  39. Queste stesse lamentele le avremmo sentite se H24 i vigili avessero sanzionato le auto in doppia fila e in divieto di sosta!! Ricordo che la categoria dei commercianti in altre zone, ha fatto di tutto per far togliere i cordoli delle corsie preferenziali con l’unico scopo di permettere alle auto di parcheggiare in DIVIETO DI SOSTA, incuranti dei disagi che avrebbero causato a chi usava il mezzo pubblico per lavoro. Visto che si definiscono imprenditori cerchino di valorizzare l’isola pedonale e attrarre persone, invece di demonizzare una cosa che in tutte le città civili d’Italia e del mondo esiste, altrimenti vadano a zappare semmai ne sono capaci. Di certo non è normale che questa città debba restare una fogna per l’interesse di pochi!!

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  40. Non ho capito… Un commerciante dice che ha avuto un calo di fatturato a causa dell’isola pedonale e lei se ne esce con precisazioni assurde… Quindi secondo lei perché Mancuso si lamenta? Per puro spirito piagnone ? Soffre la solitudine delle strade vuote in centro? Sicuro che i messinesi vogliono l’isola, come dice lei? Perché, visto che le piace tanto, non prova ad aprire una bella saracinesca dalle parti di viale San Martino, giusto per vedere che effetto fa vedere se sono più vuote le strade o la cassa…

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  41. Qualcuno vuole fare credere che l’isola pedonale ha fatto togliere l’abitudine ai messinesi di posteggiare in seconda e terza fila.
    E’ vero che il vizio tipico messinese è diminuito, ma non per l’isola pedonale.
    Sfido chiunque a trovare un solo vigile urbano al di fuori del centro e dell’incrocio Via Cavour/Via Boccetta fono alle 10 del mattino, tutti impegnati a fare rispettare l’isola.
    La città dei sogni dell’accoppiata Signorino-Ialacqua è diventata preda degli ambulanti.
    Chi li dovrebbe fare accomodare altrove? Forse i rivenditori ortofrutticoli che pagano le tasse (poche) oppure qualcuno che trova ostruito il passaggio per il proprio portone d’ingresso?
    E’ compito dei vigili urbani, che trovano scomodo e pericoloso fare osservare la legge ed i regolamenti, in special modo quando controparte appare particolarmente forzuta.
    Qualcuno ricorda in quale anno i vigili hanno fatto sgomberare un ambulante e sequestrato la mercanzia esposta in condizioni igieniche raccapriccianti?

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  42. Allora comincino gli impreditori di Messina a dimostrare che il loro lavoro lo sanno fare davvero e non sono solo dei “putiari di paese”… i sacrifici li fanno tutti e non è pensabile minimamente che si debbano giustificare le auto in doppia e terza fila di comodisti maleducati solo perchè il “commerciante” deve vendere incurante dei disagi che crea agli altri… Quando il signor Mancuso ha rilevato l’attività sapeva che la via in questione non è dal parcheggio facile; quindi i suoi calcoli di profitto erano basati solo sulle auto in sosta selvaggia? Bravo complimenti signor Mancuso per il civile spirito imprenditoriale!!

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  43. Caro LUCCIO, tu vorresti un referendum destinato solo ai commercianti, forse una città di tutti commercianti o ambulanti, cioè la morte economica di un territorio. MESSINA APPARTIENE A TUTTI I MESSINESI. La sperimentazione dura sei mesi, era nel programma di RENATO sindaco, votato da CINQUANTAMIA MESSINESI, tutti nemici? Guardati intorno, ci saranno tuoi parenti, amici, conoscenti, questa è la DEMOCRAZIA. I commercianti stanno facendo le loro proposte migliorative, poi sarà il Consiglio Comunale a decidere il futuro dell’isola pedonale.

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  44. ..ma quando il messinese riuscirà ad avere coscienza civile e avrà più rispetto della propria città?
    ..quei manifesti “no isola” sono davvero patetici..le vendite crollano non perchè c’è l’isola pedonale..crollano perchè il messinese ancora vuole parcheggiare in tripla fila davanti al negozio dove acquistare…un po di buon senso…messinese.

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  45. MessineseAttento 3 Febbraio 2014 19:29

    Grande pena per chi strumentalizza l’isola pedonale per miseri fini politici e per portare avanti assurde campagne denigratorie.

    Per quanto riguarda lei, signor Mancuso (ma vale anche per quei 5/6 commercianti che si lamentano), pubblichi il fatturato degli ultimi quindici giorni di gennaio 2013 e quello dello stesso periodo del 2014, e dimostri, con i fatti, questo millantanto calo del 40%. Se non è disposto a farlo, abbia la magnanimità di concerderci di non credere a ciò che scrive.

    N.B. anticipo subito l’immancabile stalker telematico, pronto a blaterare su eventuali legami politici. Per ciò che mi riguarda, avrei lodato per quest’iniziativa, chiunque avesse avuto il coraggio di attuarla. Anche se si fosse trattato di un politico agli antipodi rispetto al mio modo di pensare.

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  46. credo sia pacifico che il concetto di isola pedonale piaccia a tutti i messinesi. avere un’isola pedonale nella nostra città è sicuramente positivo e migliora la qualità della vita; il vero problema è dove organizzare l’isola pedonale! in tutte le città che hanno deciso di istituire le isole pedonali si è scelto il centro storico e non quello commerciale! rifare l’isola al duomo e dintorni specie la sera sarebbe accettato da tutti, mentre li dove è stata organizzata, sembra proprio a delle strade chiuse. è come se accorinti volesse far chiudere i commercianti! certo, capisco che non è così, ma l’unico obiettivo fin’ora centrato è proprio il peggioramento della crisi in quella zona. e poi, che senso avrebbe piazza cairoli e dintorni senza negozi?

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  47. MessineseAttento 3 Febbraio 2014 19:35

    Certo che il signor Mancuso non ha colpe in questo senso, ma è anche vero che se oggi si lamenta è perchè si era convinto (e di questo la colpa è senza dubbio dei vigili) che il parcheggio difronte al suo negozio fosse lecito.

    Mi permetto anche di farle notare che lì non era un problema di doppia fila, ma proprio di divieto di sosta. Sul lato monte di Cairoli non si è MAI potuto parcheggiare, nè in prima, nè in seconda fila.

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  48. Egregio signore, sottoscrivo ogni parola del commento di Mariedit. Il punto è che i commercianti messinesi sanno solo lamentarsi e non fanno mai alcuna autocritica. Mi spiego meglio: vivo in questa città da sempre e non ho mai visto una politica commerciale che non fosse quella dello “spennare” il povero cliente-pollo. Molti anni fa, in via G. Bruno, c’era un bel negozio di scarpe (xxxxxxxxxxxx) e un giorno avevo visto esposte delle scarpe molto belle, il cui prezzo era però molto elevato (150.000 lire). Siccome eravamo prossimi al periodo degli sconti decisi di aspettare. A sconti iniziati, vado speranzosa a controllare e vedo esposto il cartellino del prezzo su cui campeggiava la scritta SCONTATO Lire 150.000!!! Non solo ci sono rimasta di stucco, ma ho capito come ragiona parte dei commercianti in questa città. Tra l’altro, rammento all’affranto commerciante di borse che i messinesi DA SEMPRE comprano a Catania o, addirittura, a Roma. Anche le signore della “Messina bene” son solite andare almeno un paio di volte l’anno nella capitale a comprare quello che non ritengono conveniente acquistare qui. Per non parlare del fatto che, mentre a Capo d’Orlando (per fare un esempio) quando cominciano gli sconti trovi DA SUBITO merce scontata al 40 e 50%, qui il 50% non lo si vede neppure a fine Febbraio. E al momento dei saldi paghi la merce massimo al 30% di sconto. Questi sono alcuni dei motivi che mi hanno convinto a comperare via Internet, o a spostarmi, anche di poco, in provincia dove c’è, senza alcun dubbio, maggiore convenienza. Quindi, caro commerciante, di 36 anni, si lasci pregare da una possibile cliente di oltre 50, cambi la strategia di vendita e vedrà che i messinesi verranno nel suo negozio, che se non ha clienti a sufficienza, non è certamente colpa dell’isola pedonale. Da messinese le dico che sono stufa di dover pagare l’ennesimo tributo agli interessi di gruppi particolari. Mi sa che è arrivato il momento che iniziate a trattare i clienti come merce preziosa….

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  49. Giovanni Ragusa 3 Febbraio 2014 20:35

    SONO SICURO CHE SE GLI SI FACESSE UNA PROPOSTA AL NEGOZIANTE DI TURNO DEL GENERE ” PREFERISCI L’ISOLA PEDONALE…O LA SOPPRESSIONE DELLA STESSA, MA CON IL REGOLARE RISPETTO DELLE NORME DEL CODICE STRADALE E UN VIGILE PIANTATO DI FRONTE AL NEGOZIO A MULTARE LE MACCHINE POSTEGGIATE IN DIVIETO DI SOSTA???” SONO SICURO CHE LUI COME TUTTI GLI ALTRI OPTEREBBERO PER L’ISOLA PEDONALE….QUINDI IL PROBLEMA NON E’ L’ISOLA PEDONALE, COSA CHE ESISTE IN TUTTO IL MONDO E SOLO A MESSINA CREA PROBLEMI…MA E’ L’INCIVILTA’ DEL MESSINESE CHE PER FARE DUE PASSI VUOLE LA MACCHINA O LA MOTO, E CHE NON SA APPREZZARE PIU’ IL GUSTO DI DUE PASSI FATTI A PIEDI, IL MESSINESE PURTROPPO E PARLO DA MESSINESE, E’ STATO RIDOTTO AD ESSERE PIGRO, SVOGLIATO, LAMENTOSO, CAPRICCIOSO, DEPRESSO, PASSIVO….BISOGNA RIEDUCARLO LENTAMENTE ALLE COSE GIUSTE E AL BELLO….E ADESSO BISOGNA PENSARE CHIARAMENTE A TRASFORMARE TUTTI IL VIALE IN ISOLA PEDONALE….MA BISOGNA PENSARE AD UN PROGETTO DI PAVIMENTAZIONE DI VERDE ED ARREDO CHE SPINGA ANCHE LE PERSONE AD AVERE PIACERE A CAMMINARE A PIEDI…CERTO L’ASFALTO O QUELL’ORRENDA PAIVEMTAZIONE FATTA CON I PIEDI NON PER I PIEDI DA BUZZANCA, NON POSSONO INVITARE IL PIGRO MESSINESE A PREFERIRE I PIEDI ALLA BENAMATA AUTO…

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  50. Adesso basta! Bisogna smetterla di piangere sempre. In questa città non si può fare niente per migliorarla. In tutte le città del mondo, Italia compresa, le strade più importanti sono “ISOLE PEDONALI”!!! Capito mi hai? Sig. Mancuso? By, by.

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  51. E’ incredibile come un commerciante riesca vedere un calo di fatturato dopo solo circa 10 giorni, di solito è un dato che ha bisogno di un po’ più di tempo per essere così significativo.
    Mi fa sempre piacere sapere che a Messina ci siano dei commercianti così efficienti e che usufruiscano di strumenti di business intelligence di un certo calibro.
    Sono anche io commerciante e non me la sento di sparare a muzzo, so bene perché le cose non vanno bene … altro che isola pedonale.

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  52. vabbè dai alla fine s’è fatto un pò di pubblicità aggratis

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  53. MARIEDIT e secondo te questo è un consiglio comunale capace di decidere? Già dimenticavo adesso sono molto più preparati di prima visto che non c’è più il tuo assillo FELICE CALABRO’ l’artefice di tutti i mali di Messina dall’OPPOSIZIONE! Ti invito a leggere quello che ha scritto SICILIANO VERO e vedrai che quell’isola pedonale non è consona per Messina e ti dico solamente questo: anche i commercianti SONO MESSINESI! ESCLUDERLI SIGNIFICA “NON DEMOCRAZIA”.

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  54. Carpisa è a due passi da via Cannizzaro e via Risorgimento, dove la auto passano regolarmente. Evidentemente i clienti del proprietario (al quale io, conoscendo i messinesi, credo)non possono fare meno di 10 metri a piedi!!! Mi spiace per questo commerciante ma stiamo soffocando di auto e di traffico, le auto sono ovunque (pure sui marciapiedi), i messinesi devono abituarsi a lasciare di più l’auto a casa (o al Cavallotti).

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  55. Condivido!Nel centro commerciale il traffico non andrebbe vietato, ma piuttosto regolamentato,reprimendo severamente e SEMPRE ogni infrazione.

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  56. MessineseAttento 4 Febbraio 2014 12:06

    Chiunque, anche coloro che sono contro l’isola, dovrebbero pretendere chiarezza e la contestuale pubblicazione delle cifre che attestino che detto signor Mancuso dica le cose come in effetti sono.
    Ci si dica se qualcuno si è preoccupato di appurare, prima della pubblicazione, se questo calo del suddetto commerciante sia stato dimostrato e a quale periodo viene rapportato. Finchè questo non verrà fatto io ho tutto il diritto del beneficio del dubbio e di pensare che ci troviamo, nuovamente, alle prese con scelte discutibili, come quella di intervistare solo gli automobilisti in fila che, nonostante la zona pedonale, tentavano di entrare nei negozi con l’auto.

    Ricordo a tutti che l’isola pedonale non è una scelta politica, bensì obbligata. Cavalcare l’onda del malcontento, come ha goffamente tentato di fare Scoglio, è miseramente sbagliato. Così facendo, anche chi ha ragioni plausibili per contrastare questa scelta (parlo ad esempio dei residenti, il cui disagio è palese), finirà per essere associato con chi usa la pedonalizzazione come baluardo di una campagna denigratoria di mero carattere politico e che qui, indubbiamente, trova terreno più che fertile!

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  57. Al fine di rendere più proficuo ,leale ed elevato il dibattito, sarebbe utile suggerire a chi scrive commenti così forti e salaci di non trincerarsi dietro l’anonimato . Ci metta dignitosamente la faccia e si assuma la responsabilità intellettuale e morale di quanto afferma. O è’ chiedere troppo?

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  58. MessineseAttento 4 Febbraio 2014 14:08

    Invece è troppo chiedere che una lettera data in pasto all’opnione pubblica, con dati sicuramente allarmanti, sia supportata da prove certe che testimonino la veridicità di quanto in essa affermato?
    Un organo di stampa, proprio perchè tale, ha il dovere di dare voce ai cittadini, per carità, ma ha anche, e forse di più, l’obbligo di rendere pubbliche le prove (ammesso che ce ne siano) di quanto affermato.
    Oppure vogliamo santificare il commerciante messinese, dando per scontato che ogni cosa detta sia pura verità e condannare chi si permette, a prescindere dall’anonimato o meno, di esprimere dubbi in merito!?
    Poi, mi perdoni, io mi chiamo CITTADINO QUALSIASI, non basta?

    P.S. le faccio notare che di Giuttari a Messina ce ne sono parecchi, anche tra i commercianti, quindi anche lei è in una condizione di “semi” anonimato, no?

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  59. MI sa allora che dovrá chiudere purtroppo. Giusto per avere un idea, queste “care” dipendenti quanto le paga ? E come si fa ad allontanare una dipendente così su 2 piedi ?

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  60. penso che dovrebbe rivolgersi a chi gestisce il sito… hanno nomi cognomi e mail… oltre ovviamente agli ip…

    oppure motivare il perché chiede, in un contesto in cui è previsto e permesso l’anonimato, di non “trincerarsi”.

    su un'”area commenti” come quella di tempostretto si prende spunto da articoli e si prova a dire quel che si pensa liberamente, il non anonimato sarebbe un limite per chi, ad esempio, ha mestieri che lo mettono in contatto in modo trasversale con tutti.

    quando lei scrive, io lettore non mi curo di chi è o chi non è… non mi curo neppure della sua età, provenienza, cultura o professione. mi importa solo cosa scrive nel preciso momento in cui lo fa.

    sarebbe stato molto più serio da parte sua (a mio avviso) chiedere come mai una testata on-line pubblica una lettera appello come quella del signor mancuso.

    una lettera priva di dati verificati e verificabili, su cui molto/moltissimo ci sarebbe da dire…

    infine… per rispondere alla sua domanda…

    chiedere il non anonimato in un contesto come questo è chiedere troppo… ma chiedere è sempre lecito…

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  61. caro amico, può ben immaginare che a sti signori con lo stipendiuccio fisso in eterno, non gliene possa frega nulla dei problemi dei commercianti, poi sono comunisti ( a parole) quindi capisce bene da quale mondo vengono

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  62. c’è anche il suo amico quero in mezzo, quindi meglio tacere

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  63. Il suo è veramente un discorso puerile che fa acqua da tutte le parti. Continui ad acquistare fuori, nessuno glielo vieta, o su Internet, senza vedere la merce che compra e senza che ne conosca la provenienza. Non di rado su Internet viene offerta merce taroccata, o addirittura rubata, a prezzi vantaggiosissimi (abbiamo qualche esempio lampante e recente anche qui da noi). E’ vero che qualche commerciante fa il furbetto con gli sconti, taroccando il prezzo iniziale e quello finale, ma certo lei non può fare di tutta l’erba un fascio.
    Credo che il negozio in questione appartenga ad una catena italiana molto seria e competitiva dal punto di vista qualità/prezzo e se il commerciante Mancuso si lamenta del fatturato diminuito, a fronte degli sconti reali del 30-40-50% applicati (e questo è verissimo perchè acquisto spesso da Carpisa) io personalmente ci credo. L’isola pedonale ha influito negativamente e pesantemente sul commercio e perimetrarla proprio nel cuore del centro commerciale è stata una vera pazzia di questa Amministrazione (che io avevo salutato favorevolmente e che ora rinnego, specialmente a causa della TARES).
    Buon shopping, e stia attenta che non le capiti una cantonata.

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  64. Vorrà dire che un giorno nell’area pedonale ci saranno solo i negozi che ce la faranno. ci sono tante botteghe sfitte in aree non pedonali che sicuramente hanno anche costi inferiori.

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  65. Innanzitutto ricordo a lei, ed a tantissimi altri che postano commenti in questo modo, che non bisogna usare il MAIUSCOLO per tutto un discorso perchè sembra che si stia URLANDO.
    Poi le rispondo che su quel tratto, prima dell’adozione dell’isola, i vigili MULTAVANO assiduamente e comunque la loro continua presenza (ma solo in quella zona) rendeva sgombra e percorribile la strada. Quindi non sono d’accordo con lei e con chi sostiene che il comerciante in questione faceva affari perchè i clienti posteggiavano allegramente di fronte al suo negozio ed che ora piange miseria perchè questa possibilità gli è stata preclusa.
    Il cervello che abbiamo non è un optional, ci serve anche per capire e ragionare…

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  66. Apprendo da un Messinese attento e si spera altrettanto preciso di aver tanti omonimi. A scanso di equivoci pertanto la informo che mi chiamo Dino, Dino PGiuttari. Invitavo i commentatori anonimi , in questa caso, nella” fattispecie” considerata di rinunciare all’anonimato quando si tratta di lanciare accuse volgari ad un Signore , che tral’altro non conosco personalmente, ma che si firma con nome e cognome , denunciando una situazione allarmante . Riterrà che non sia quantomeno elegante da parte Sua gettare discredito sulle spontanee e coraggiose affermazioni del Sig. Mancuso nei confronti del quale sembra però che Lei solleciti un processo “probatorio” , sospettandolo addirittura di millanteria… Tutto ciò dietro l’anonimato. Poi ognuno ha e’ padrone delle proprie azioni . P.S. Credo che il Signor Mancuso non avrà difficoltà a dimostrarle la sostenibilità di quanto asserisce … Ma questo atteggiamento di ” diffidenza” sociale e civile …converrà che non aiuta la serena e pacifica convivenza.

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  67. MessineseAttento 4 Febbraio 2014 17:51

    La foga, forse anche legittima, di difendere la sua categoria, la porta ad additare chi esprime la propria opnione come VOLGARE e SLEALE ed in questo senso la invito a correggere un po’ il tiro, guardandomi bene dall’alimentare sterili polemiche.
    Ma mi dica, signor Giuttari, la verità è quella del signor Mancuso, che ha il negozio all’interno dell’isola, o è quella dei commercianti della via Risorgimento che si sentono “tagliati fuori” e lamentano cali, in quanto all’esterno della zona pedonale?
    Per quanto riguarda la famosa lettera, poi, lei lo chiama coraggio, io lo chiamo uno scritto, non supportato da prove, che lede chi, come me, è assolutamente ed incondizionatamente favorevole agli spazi pedonali, a Messina ancora troppo esigui. Quindi, signor Giuttari, nessun processo, solo il diritto di avere delle prove di quanto scritto su un sito a fruizione PUBBLICA, altrimenti, da domani, ognuno di noi potrebbe usare il proprio nome e cognome come lascia passare per far pubblicare qualsiasi cosa ci passi per la testa, a mio avviso, un’assurdità!

    In un’intervista lei stesso affermava:”l’isola pedonale è una buona cosa, dobbiamo fare squadra per migliorarla”. Bene, se già non lo avete fatto, pensateci seriamente a farla questa squadra, sarà utile per tutti.

    N.B. voglio precisare che chi le scrive la conosce personalmente, essendo amico dei suoi figli, nonchè suo cliente, e so bene che lei è innamorato di Messina dove ha sempre investito con enorme coraggio, spero che continui su questa linea, però senza mai perdere di vista che in questa città ci sono anche i “cittadini qualsiasi”.

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  68. Ma sì. Educhiamoli questi messinesi. Se nel frattempo molti esercizi del centro chiuderanno, pazienza. L’educazione, si sa, non si impara un sei mesi. Meglio educati falliti che buzzurri che spendevano qualcosa. MA SMETTETELA. Un’isola pedonale si realizza quando la rete di autobus è capillare, efficace ed efficiente, non pitturando il cavallotti. INCOMPETENTI.

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  69. Certamente leggere le lamentele di un imprenditore ( sacrosante ) che si vede calare il fatturato del 40 % fà certamente scalpore!
    Comunque parlare di calo nel periodo successivo all’inizio degli sconti e un po’ paradossale.
    Questa non vuole essere che una delle tante lamentele perchè qualcuno non digerisce l’isola pedonale.
    In quasi tutte le cittá italiane ( per non parlare dei paesi di provincia ) esiste già da tempo la pedonalizzazione del centro storico/commerciale.
    A Messina non si può? Ah dimenticavo che i clienti dei negozi ricadenti nell’area pedonale lamentano l’impossibilità ad accedere nei punti vendita direttamente con l’auto!
    Si perchè alla fine il problema si tramuta in questo.
    ” Ho avuto il calo anche perché i clienti non potendo passare con l’auto davanti al mio negozio e non potendosi fermare in divieto/doppia fila ovviamente non acquistano”
    Questo è il livello culturale con il quale si tratta la vicenda!
    Comunque voglio ricordare al nostro imprendere, che minaccia il licenziamento di 2 commesse, che se tanto mi da tanto risparmierebbe circa 2000 euri che sicuramente sono molto meno del lamentato mancato introito dovuto al calo del 40%.
    Infine, e questo lo cito per esperienza, i conti si fanno a fine anno e comunque andrebbero, in ogni caso, analizzati con gli anni precedenti tenendo conto di tutte le variabili esterne all’esercizio ordinario.

    P.s. Forse il nostro esercente non tiene conto del rischio imprenditoriale che ogni commerciante si assume nel momento in cui decide di avviare una qualsiasi attivitá.

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  70. quello che tu chiami “detto signor Mancuso” ha dato riferimenti precisi sulla sua attività, ritengo quindi che non meriti tanta diffidenza.
    Se non credi a quello che dice basta dire “non ti credo, l’isola pedonale messinese è quanto di meglio ci sia, gli altri possono pure decidere di chiudere gli esercizi commerciali”.
    Stalin e Mussolini non accettavano contraddittori, gli accrintiani anche.

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  71. E’ legittimo per carità sostenere tutte le posizioni… pro o contro. Sul calo dei fatturati tuttavia, non ci sono dubbi. Non c’è bisogno mi creda idi istruire alcun processo. Si fidi. I registri dei corrispettivi ” parlano ” chiaro e le previsioni di budget irraggiungibili . Inoltre mi pare che i commercianti di Via Risorgimento si lamentassero del senso di marcia…invertito…non di essere stati esclusi dall’ isola ? SIn quando l’isola,non si attrezzerà …porterà al naufragio sicuro.

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  72. condivido in pieno…pericolosi!!e senza amor proprio..il 17 al comune si ride!!!

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