Italexit: "Noi, neutrali a Messina ma mai con Croce e De Domenico"

Italexit: “Noi, neutrali a Messina ma mai con Croce e De Domenico”

Marco Olivieri

Italexit: “Noi, neutrali a Messina ma mai con Croce e De Domenico”

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mercoledì 18 Maggio 2022 - 17:29

Il movimento sovranista fondato da Paragone lascia liberi gli iscritti, escludendo il voto ai partiti al governo, "complici della dittatura sanitaria"

MESSINA – “Noi sovranisti di Italexit per l’Italia rimaniamo neutrali alle amministrative di Messina. Certo, non possiamo appoggiare le coalizioni dei partiti di governo, fautori della dittatura sanitaria e di una politica europea nefasta. Non possiamo sostenere né Croce, che prima era nel centrosinistra, né De Domenico, del Pd. Il nostro leader e fondatore è il senatore Gianluigi Paragone e siamo orgogliosamente contro il sistema”. Ecco le posizioni di Italexit a Messina, illustrate durante una conferenza stampa.

L’avvocato Giuseppe Sottile, responsabile nazionale del partito per gli enti locali e responsabile politico provinciale di Italexit Messina, così si è pronunciato: “Abbiamo ricevuto un invito in diretta da Cateno De Luca, ma non possiamo dimenticare che sulla libertà vaccinale ha avuto un approccio restrittivo, con droni, megafono e lo spettacolo pubblico della vaccinazione. Abbiamo dialogato sia con lui sia con l’apprezzabile dottor Salvatore Totaro – ha ricordato Sottile – che non ci ha convinto fino in fondo non per le sue idee, anzi, ma per l’impressione che non abbia l’effettiva rappresentanza della sua coalizione (guidata dall’ex consigliere comunale Daniele Zuccarello, n.d.r.).

“Siamo un partito giovane e i tempi sono prematuri per candidarci a Messina”

Carlo Spanò, Marcello Donato, Giuseppe Sottile, Valentina Serranò ed Enza Bonasera

Ha sottolineato Carlo Spanò, responsabile politico di Italexit Messina: “Abbiamo apprezzato alcuni aspetti dell’amministrazione De Luca, anche se tutto è migliorabile. Tuttavia, dopo una serie d’incontri abbiamo valutato che non ci fossero le condizioni per un appoggio ufficiale. Ascoltiamo le solite dichiarazioni dei candidati, in questa campagna elettorale, ma davvero nulla di nuovo. Di sicuro, la priorità è mettere in sicurezza i conti e De Luca su questo ha fatto abbastanza bene. Sarebbe stato preferibile – ha osservato Spanò – che non si dimettesse, anche se ha impresso lui stesso una linea di continuità, presentando il dottor Basile, che è un ottimo tecnico. Tuttavia, noi rimaniamo neutrali ma di certo i nostri iscritti non voteranno i partiti di governo. Siamo contro il loro operato e anche Fratelli d’Italia fa un’opposizione morbida. Dopo le amministrative, i nostri neonati gruppi di lavoro solleciteranno l’azione di governo e presenteranno proposte e idee per la città”.

Sei sezioni territoriali in provincia di Messina

Ha aggiunto Sottile: “Il partito esiste da poco tempo e oggi abbiamo quattro senatori e un deputato. Da pochi mesi ci stiamo strutturando. Abbiamo già sei sezioni territoriali in provincia: Messina, Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, Valle del Mela, Castell’Umberto e Sant’Agata. Tra Nebrodi, Patti e zona jonica, presto apriremo nuove sezioni. L’identikit dei nostri iscritti? Chi si oppone al sistema e alla dittatura sanitaria grazie al lavoro straordinario del senatore Paragone. Noi non siamo no vax – ha precisato il responsabile nazionale del partito per gli enti locali e responsabile politico provinciale di Italexit Messina – ma siamo per la libertà vaccinale e contro le restrizioni e discriminazioni in campo lavorativo”.

Le opzioni, per Italexit Messina, che comunque conferma la sua neutralità, sono due: o Basile o Totaro, come affinità. Al contrario, l’ex responsabile del partito messinese, Giuseppe Munaò, ha lasciato la formazione politica per entrare, come assessore designato all’Ecologia e all’Ambiente, nella squadra dello stesso Totaro.

“Un partito contro questa Europa, contro la dittatura sanitaria e obbligo vaccinale nei posti di lavoro”

Nel segno del manifesto politico di Gianluigi Paragone, giornalista prima di area leghista e poi senatore del movimento Cinquestelle, fino alla sua uscita, il partito è nato contro “questa Europa, contro la dittatura sanitaria dell’obbligo vaccinale nei luoghi di lavoro, contro una gestione liberticida della pandemia e per una sovranità del popolo italiano. Gli italiani ritornino a essere sovrani”.

Posizioni esposte, con Sottile e Spanò, da Marcello Donato, responsabile organizzativo provinciale di Italexit Messina, da Valentina Serranò, responsabile della comunicazione regionale, e da Enza Bonasera, responsabile dell’organizzione a Messina.

“La scelta di Munaò di entrare nella squadra di Totaro è personale e noi non ci accordiamo con Sicilia Vera”

Carlo Spanò

Sul piano messinese, invece, sulle dimissioni di Munaò interviene Carlo Spanò: “Totaro è una persona eccezionale, penso a tutto quello che ha fatto come medico, ma nutro dubbi che da sindaco possa rinanare i conti del Comune. Quanto a Munaò, è andato via per scelte personali, che rispetto. E noi, lo ribadisco, non abbiamo fatto alcun accordo comunale e regionale con Sicilia Vera. Smentisco le sue dichiarazioni. La linea del partito è quella di costruire intanto da solo la propria identità”.

Iniziative a Messina e in provincia per “stare vicini alla gente”

Un partito che intende radicarsi. Contrario all’invio di armi in Ucraina e favorevole a un’azione diplomatica per il cessate il fuoco, Italexit punta a crescere sempre di più. Partecipa alle amministrative a Palermo, per Ciro Lomonte, e in diversi Comuni.

In questo periodo, sono previsti banchetti informativi a Messina “nei mercati e in tanti luoghi per stare vicini alla gente e ai suoi bisogni”, ha sottolineato Enza Bonasera.

In programma pure una festa per le famiglie a Castell’Umberto il prossimo 22 maggio. L’obiettivo è crescere, stando accanto alle persone nella quotidianità, tra proposte e confronti con le esigenze dei cittadini.

3 commenti

  1. Voi siete neutrali non solo a Messina ma anche a livello nazionale, con lo 0,002% dove volete andare.

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  2. Dopo aver letto l’articolo mi é finalmente chiaro il significato del proverbio “anche i pulici iànnu a tussi”

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  3. Come? Non appoggiano Totaro, il medico “illuminato”?

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