Kalfaracconta, romanzi e poesie per "disegnare" l'identità culturale del territorio

Kalfaracconta, romanzi e poesie per “disegnare” l’identità culturale del territorio

Redazione

Kalfaracconta, romanzi e poesie per “disegnare” l’identità culturale del territorio

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mercoledì 21 Agosto 2024 - 18:52

La sesta edizione della rassegna culturale organizzata da Archeoclub e Comune di Roccafiorita

ROCCAFIORITA – Si è tenuta la sesta edizione di Kalfaracconta, la rassegna culturale organizzata da sei in “tandem” tra Archeoclub e Comune, in collaborazione con l’Osservatorio dei Beni Culturali dell’Unione e il Mu.MA (Museo Madonna dell’Aiuto) di Roccafiorita. Cinque testi, di provenienza e tipologie diverse, per dimostrare come siano tante le vie per fare emergere l’identità culturale di un territorio. Un’identità anche storica, emersa dalle poesie greche trasformate in canzoni e da una rilettura del più importante geografo arabo normanno. 

“Un evento che caratterizza la nostra estate e che continueremo a promuovere e migliorare”, ha assicurato nel suo intervento di saluto il sindaco Concetto Orlando, nel ringraziare Archeoclub e le associazioni che collaborano con le attività promosse dal Comune.

Poi, subito nel vivo della rassegna letteraria, con la giovanissima scrittrice e cantante Beatrice Gucciardo di Porto Empedocle, socia Archeoclub, che prima si è esibita cantando col solo ausilio della propria chitarra una poesia greca (Il lamento di Danae”, di Simonide di Ceo, VI secolo a.C.) e subito ha dialogato col presidente Archeoclub Area Jonica, Filippo Brianni  – che ha coordinato l’evento insieme alla vice presidente, Ketty Tamà – del suo romanzo “Una leggera, sottile illusione”, edito da VGS. La storia “sottile” su esperienze, speranze ed illusioni di cinque adolescenti, scritta con l’apparente “leggerezza” della trama e tra le cui righe si nascondono tanti riferimenti al mito ed alla cultura greca. La Gucciardo, appena ventunenne, ha già annunciato l’arrivo di una raccolta di poesie, prima di cimentarsi nuovamente con la chitarra in un brano della licatese Rosa Balistrieri.

Ancora poesia col secondo libro in rassegna, “Petali e Pietre” di Daniela Fileti, socia Archeoclub. Anche lei un esordio, deciso a 63 anni, e prodotto da Di Nicolò edizioni di Messina. Stimolata del dialogo con la giornalista Francesca Gullotta, la Fileti ha tirato fuori il filo conduttore delle varie poesie, recitandone alcune, tra cui quelle davvero prorompenti su guerra e femminicidi.

Di condizione della donna si è parlato, da un angolo visuale diverso, anche col terzo libro, “Nei battiti del cuore e la punta del pugnale”, di Nino Miceli, presentato dalla figlia Luisa Miceli che ha dialogato con l’assessore alla Cultura, nonché docente di lettere, Emilia Mazzullo. Interessanti riferimenti alla tecnica narrativa che alterna schizzi (di Luisa Miceli), poesia e prosa, alle influenze dell’opera di Dante e, infine, all’attualità del testo, che trae origine da un episodio di cronaca, femminicidio-suicidio, realmente avvenuto, illustrando come possa diventare fatale non avere dell’amore l’approccio giusto.

Approccio decisamente giusto quello de… “Il verso sbagliato”, il secondo romanzo del medico taorminese Mario D’Agostino (Contamina editore). Stimolato dagli interventi del giornalista Carmelo Caspanello, D’Agostino ha parlato della sua protagonista che all’inizio del libro scompare, dando così il via a ricerche che si riempiono di mistero, ma anche di come il “bisturi” di un medico si tramuti in “penna”.

Penna meno tecnologica ma altrettanto efficace quella di Al Idrisi, il geografo arabo del re normanno Ruggero II, di cui Angelo Vecchio, per Leima editore, ne ha ricostruito il viaggio e le vicende siciliane  in un libro (“Il geografo. In viaggio tra terre, cospirazioni e delitti”), commentato insieme a Ketty Tamà, la quale ha auspicato una battaglia della Sicilia per far tornare a Palermo il mantello dell’incoronazione di Ruggero II, oggi custodito in un museo di Vienna e realizzato nel “Tiraz” di Palermo, il laboratorio d’arte annesso al Palazzo Reale al tempo dei Normanni. Un messaggio subito accolto anche da Angela Roberto, presidente di Archeoclub Agrigento e luoghi di Empedocle, la quale nel proporre un’iniziativa comune di Archeoclub su questo tema, ha elogiato la “vivacità della biblioteca e della comunità di Roccafiorita”.

È stata l’occasione anche per presentare la partecipazione di Archeoclub d’Italia della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che avrà una sessione ad Agrigento, Capitale della Cultura 2025, dal 27 al 29 settembre e con una giornata curata da Archeoclub, con la presenza dei presidenti delle sedi siciliane, il presidente nazionale, Rosario Santanastasio e la vice presidente Flora Rizzo, oltre che del consigliere nazionale Francesco Finocchiaro.

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