Ketty Mangraviti, artista delle unghie: un talento messinese in giro per il mondo

Ketty Mangraviti, artista delle unghie: un talento messinese in giro per il mondo

Giuseppe Fontana

Ketty Mangraviti, artista delle unghie: un talento messinese in giro per il mondo

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domenica 17 Luglio 2022 - 07:32

Da Messina a Napoli, poi in giro tra Europa e Sud America. La giovane lavora da anni con un'azienda leader del settore e forma altre donne in tutto il pianeta

MESSINA – Ketty Mangraviti è giovane, messinese e viaggia in giro per il mondo portando con sé la sua arte, interamente dedicata alla cura e alla bellezza delle mani. Formatrice per onicotecniche professioniste, Ketty si laurea alla facoltà di lettere e filosofia con indirizzo linguistico-orientale all’Università di Napoli per poi trovare il modo di coniugare le proprie passioni, l’arte, lo stile e la bellezza in un lavoro che ora la porta in tutto il mondo, dall’Europa al Sud America. Ma tutto ciò con arte e maestria non indifferenti, tanto da essere uno dei profili dell’apparato formativo di un gigante del settore come Crystal Nails. Incontrarla a Messina, dove vive, è difficile: più semplice trovarla a Santiago del Cile o in Messico.

Ketty, lavori per un’azienda leader a livello globale, che ti ha portato a viaggiare in tutto il mondo. Come nasce il tuo percorso?

In realtà mi sono trovata per puro caso a fare questo lavoro. Un lavoro vecchio come il mondo, perché questa è un’attività in cui mi occupo di formazione e in questo caso specifico per le onicotecniche, figure professionali che si occupano della bellezza delle unghie e quindi della mano. Il mio percorso inizia a Napoli mentre studiavo all’università lettere e filosofia con indirizzo linguistico orientale, tutt’altra storia. Per mantenermi gli studi ho deciso di inserirmi in un mondo nuovo come quello dell’estetica affacciandomi al settore delle unghie. Era un lavoro nuovo, che tuttora si approccia ad aziende che producono prodotti specifici per il settore. Sostanzialmente mi occupo di questo: di formazione legata alle tecniche di struttura e bellezza delle unghie attraverso la spiegazione dell’utilizzo di prodotti professionali. Quando ho conosciuto l’azienda per cui lavoro, Crystalnails, ho volutamente cercato di far parte di questo mondo. Amore a prima vista. Così ho iniziato a lavorare per un’azienda leader nel settore, che ha sedi in tutto il mondo e posso dire di essere stata in Europa, a Santiago del Cile, in Messico e continuo tuttora a viaggiare in giro per l’Italia. Ho visitato molte città, perché il lavoro è in fortissima espansione da molti anni ed è un mestiere, quello dell’onicotecnica, che permette a molte donne di realizzarsi a qualsiasi età, ancora oggi.

Cosa ti ha spinta a un salto del genere, tra due settori che sembrano completamente diversi?

Amavo e amo tutt’ora il percorso di studi che ho intrapreso. Il mio era un indirizzo molto particolare, ma l’Università italiana non mi ha mai dato fiducia sul post studi, sul trovare lavoro. Essendo una persona molto pratica e pragmatica, in questo lavoro ho visto qualcosa che mi appartiene: l’amore per l’arte e la bellezza della donna unite ad un lavoro vero, tangibile. Questa combinazione incredibile, che oggi è la mia professione mi permette di sentirmi una donna realizzata lavorativamente e ciò che mi rende più soddisfatta è che ho tracciato la mia stessa strada fino ad arrivare all’azienda per cui lavoro ora. E dico di più: il nostro lavoro produce altro lavoro, questa è la cosa che mi piace di più. Permettere ad altre donne di imparare un mestiere che come me possa dare loro la possibilità di realizzarsi nel lavoro, così nella vita.

Come sei arrivata in un’azienda che opera in tutto il mondo?

La mia azienda da sempre ricerca dei talenti per ampliare il proprio parco insegnanti, essendo in continua espansione. Io mi ci sono trovata dentro quasi per caso, soprattutto perché era possibile dal mio punto di vista coniugare tutte le mie passioni: la bellezza, la cura del corpo, l’arte e poi anche i viaggi. Ho raggiunto un punteggio alto durante uno dei campus in cui l’azienda cercava questi talenti. Ci sono stati esami e percorsi di studi prima di fare la formatrice. Ora mi occupo da anni della parte artistica e questo mi permette di esprimere la mia essenza. Questo è quello che è successo.

Qual è stato il momento più bello e dove vuoi arrivare nel tuo lavoro?

Sicuramente quando ho raggiunto questo titolo Master: ho fatto molti sacrifici per raggiungerlo al contrario di quanto si possa pensare e continua a essere fonte di grande soddisfazione. Ce ne sono stati anche tanti altri: ho avuto ruoli importanti in azienda, ma più di questo, è stato il riuscire a crearmi la possibilità. Creare per se stessi la Possibilità di fare ciò che si ama. Questa è la vera ricchezza, il più alto dei traguardi. Attualmente sono in una fase di trasformazione, cerco di creare qualcosa di nuovo e produrlo in mezzo alle tante cose che ho già fatto. La mia carriera dura da 9 anni, pur essendo giovane sono una veterana. Il punto è che dopo aver prodotto molto, alle volte bisogna diventare un foglio bianco e vedere di creare dello spazio nuovo per dare vita a qualcosa di completamente diverso. Ho cavalcato un’onda molto particolare e travolgente in questo settore, ma oggi sono cambiati gli scenari e bisogna reinventarsi. Insomma, Cambiare tutto. Quindi il mio obiettivo adesso è trovare le energie per questo cambiamento, per questa trasformazione.

Messina nel tuo lavoro cosa può darti?

Messina è una città molto particolare in tanti settori e questo non fa differenza. Non so cosa possa darmi, perché è una città che ha bisogno di cambiare dall’interno secondo me. Ciò che vedo vivendo a Messina e girando molto è che la popolazione dovrebbe affacciarsi di più all’esterno. Siamo isolani e viviamo una realtà molto particolare che solo noi possiamo capire. L’isola può essere molto protettiva ma anche limitante, dovremmo guardare di più al resto del mondo e usare gli strumenti che ci offre senza bigottismo, imparando a sfruttare ciò che già altri sfruttano, aggiornandosi ai tempi e alle tecnologie. Il lavoro è cambiato completamente, le fonti di guadagno sono diverse ed è cambiato il modo di guadagnare. Quindi bisogna stare al passo: Messina deve fare questo passo, affacciandosi al mondo. C’è voluto molto anche solo perché la mia azienda si inserisse in città. L’ho conosciuta a Napoli già nel 2009 ed era molto forte, qui è arrivata nel 2013, più tardi. Abbiamo bisogno di stare al passo, decisamente.

Vuoi lanciare un messaggio alla città?

Credo che Messina stia vivendo anni di grande cambiamento ma debba stare al passo con il resto del mondo. Non è semplice per una città che ne ha passate tante e si trova priva di certi strumenti. Io la vedo come un foglio bianco che ha bisogno di menti giovani e intraprendenti che investano nella città, cercando di creare dei servizi nuovi. Per fare un passo in questa città ci vuole molto coraggio, è la mente che deve cambiare. Se qualcuno non ci prova, però, il pensiero dei cittadini non potrà cambiare mai. Bisogna rischiare, essere fiduciosi e lavorare bene e sodo.

Un commento

  1. Ketty , con audacia ,passione e impegno ti sei meritato il posto che occupi , continua sempre su questa strada e dai sempre il meglio di te stessa come sempre . Congratulazioni, brava.

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