"La cardiochirurgia pediatrica a Palermo? Una gara avviata dal precedente governo regionale"

“La cardiochirurgia pediatrica a Palermo? Una gara avviata dal precedente governo regionale”

Redazione

“La cardiochirurgia pediatrica a Palermo? Una gara avviata dal precedente governo regionale”

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domenica 30 Aprile 2023 - 07:53

Mentre divampa la polemica polermica sull'addio a Taormina, lo precisa la presidenza della Regione siciliana: "Una procedura d'evidenza pubblica del 2021"

“Una procedura avviata dal precedente governo regionale”. La cardiochirugia pediatrica a Taormina chiude, divampa la polemica politica e dalla presidenza della Regione siciliana giunge una precisazione: “La nuova unità operativa complessa di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Civico di Palermo, che sarà attiva dal primo luglio 2023, è stata affidata alla Fondazione del Gruppo San Donato a seguito di una procedura aperta di evidenza pubblica e non in base a una convenzione. Inoltre, la procedura è stata avviata il 6 dicembre 2021 e conclusa il 23 settembre 2022, precedentemente all’insediamento dell’attuale governo regionale”.

Continua la nota del presidente Schifani: “La gara per la realizzazione del reparto di Cardiochirurgia, assieme a quello di Neurochirurgia pediatrica, fa seguito a un decreto assessoriale e a una delibera della Giunta regionale del novembre 2019, che ne ha espressamente previsto la realizzazione per colmare la deficienza strutturale del servizio sanitario regionale in tali ambiti. Per assicurare la massima trasparenza, l’Arnas Civico ha scelto di adottare un bando aperto a tutti i soggetti con i requisiti richiesti, predisposto secondo i dettami del Codice dei contratti pubblici”.

Conclude la presidenza: “La procedura d’appalto è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale della Comunità Europea e della Repubblica Italiana e ne è stata data pubblicità, come previsto dalla normativa, sui quotidiani regionali e nazionali. Alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte, fissato al 15 aprile 2022, è pervenuta la sola proposta del Policlinico San Donato di Milano”.

Va anche sottolineato che, nel gennaio 2023, l’assessora regionale Volo aveva parlato di un potenziamento della cardiologia pediatrica di Taormina. Vedremo adesso che tipo di esiti avranno i confronti con le forze politiche e sociali.

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3 commenti

  1. E anche qui abbiamo la VILTÀ dello scarica barile quando non si ha la coscienza di dire apertamente la VERITÀ …..eh, sì perché pensano che siamo stupidi e che una nota vale l’altra, mentre invece così facendo si sconfessano con le loro stesse mani…..come ci informa Tempostretto( in basso all’articolo) ,il 10 gennaio 2023 l’assessore Volo annuncia una proroga alla scadenza della convenzione con il Bambino Gesù di Roma ,con l’aggravante addirittura delle rassicurazioni sul potenziamento al San Vincenzo di Taormina…..ora, se già tutto questo era stato deciso dal vecchio governo, il nuovo che fa’ dorme?????? Perché non dirlo subito senza inutili giri di parole, ma soprattutto senza inutilmente illudere ad una risoluzione che già sapevano essere inesistente???? Parlano di trasparenza ……qua l’unica cosa fatta diventare trasparente è la realtà della cardiochirurgia pediatrica del San Vincenzo fatta “sparire” per “i giochi di POTERE” politico che non avete neanche il coraggio di dire apertamente…….con la stessa leggerezza con cui state chiudendo questo centro, io chiuderei per SEMPRE la vostra carriera politica per incompetenza e inadeguatezza di potere decisionale atto ad affossare il territorio in questo caso sanitario già affossato di suo ……. VERGOGNATEVI!!!!!!!!

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  2. È una cosa che succede sempre e sempre succederà ossia depredare in funzione di Catania e Palermo. In fondo come non dare torto a chi, Palermitano o catanese, ha fatto esclusivamente gli interessi della città di appartenenza. A differenza dei nostri politici, sia di destra che di sinistra o di qualsiasi pseudo schieramento politico, che per una poltrona barattano la propria città. In fondo ci sarà un motivo per cui siamo chiamati buddaci. Se la decisione è stata presa dal governo Musumeci questo è ancora più grave e sa ancora più di presa per i fondelli.

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  3. Togliere a Messina per dare a Palermo: il giochetto indegno si ripete.

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