La droga di Topo Gigio e le foto della coca su Sky, tutti i segreti del "sistema" Cuscinà

La droga di Topo Gigio e le foto della coca su Sky, tutti i segreti del “sistema” Cuscinà

Alessandra Serio

La droga di Topo Gigio e le foto della coca su Sky, tutti i segreti del “sistema” Cuscinà

mercoledì 14 Dicembre 2022 - 07:10

I retroscena e i dettagli del blitz anti droga scattato a Messina. Nella rete dei finanzieri i pusher di Giostra e i fornitori calabresi e catanesi

MESSINA – Topo Gigio è il soprannome di uno dei complici, incaricato di custodire la droga. Sky è invece il sistema criptato istallato su cellulari, costosi almeno quanto un mese di reddito di cittadinanza, usato dai fornitori per comunicare con i “clienti” in maniera riservata.

Sono questi alcuni dei segreti che Giovanni Bonanno (leggi qui chi è “Il canazzo”)svela agli investigatori, quando si sgancia dalla criminalità organizzata messinese e decide di collaborare con la giustizia. Raccontando ai magistrati i segreti del “sistema Cuscinà” appunto, ovvero tutti quegli espedienti che l’omonima famiglia di Giostra adoperava per continuare a rifornirsi e piazzare droga anche durante i mesi di lockdown duri. Alla base del blitz di ieri ci sono anche i suoi verbali (leggi qui i dettagli della retata) Giovambattista Cuscinà (nella foto) è, secondo la Dda messinese, il capo del giro.

Sul gruppo familiare il Gruppo e il Nucleo della Guardia di Finanza messinese tenevano gli occhi da diverso tempo. Poi a metà del 2021 sono arrivate le conferme con l’arresto di Bonanno. Nel cellulare sequestratogli c’erano infatti diversi contatti con grossi nomi della Calabria, e i contatti rimandavano appunto a forniture messinesi. E qui comincia il racconto del pentito.

Bonanno racconta di aver incontrato “Peppe di San Luca” per conto di un messinese che voleva organizzare un acquisto. Un acquisto che però non avvenne mai perché il messinese doveva ancora dei soldi al calabrese. Tuttavia tra Peppe e Bonanno si crea il rapporto e, quando il sanluchese chiede al messinese di presentargli qualcuno affidabile per allargare il giro, lui pensa ai Cuscinà. I giostroti entrano perciò in affari con i calabresi.

“Peppe e Cuscinà iniziarono il loro rapporto con mezzo chilo di cocaina che io portavo a Cuscinà. Il calabrese mi dava 500 euro e Cuscinà me ne dava altri 500. (…) Al secondo scambio Peppe mi diede un cellulare Iphone da consegnare a Cuscinà con un sistema criptato chiamato Sky: Cuscinà pagò il cellulare 600 o 700 euro. Ogni sei mesi si doveva rinnovare il sistema Sky attraverso cui il calabrese mandava a Cuscinà le foto delle varie quantità di droga con i vari prezzi. Le trattative avvenivano dunque tramite Sky”.

La base operativa era vicolo Bensaia a Giostra, dove malgrado le accortezze i finanzieri sono riusciti a piazzare alcune telecamere, documentando tra le altre cose anche l’arrivo, nel 2019, di Bonanno, che conferma: “Utilizzavano due immobili a 60-70 metri di distanza dai Cuscinà”.

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Un commento

  1. Oltre al Rdc hanno perso la libertà,grazie G.di Finanza
    Per questi mascalzoni milioni di persone perderanno il Rdc .Grazie

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