Due mattatori di uguale bravura, il navigato Flavio Insinna e la più giovane Giuli Fiume, accendono il testo di Nino Manfredi
Messina – E’ l’ironia delicata ma affatto leggera di Nino Manfredi a trascinare in quasi tre ore di riso totale il pubblico, allo spettacolo Gente di Facili Costumi. La bravura navigata di Flavio Insinna e la brillantezza e padronanza di Giulia Fiume, hanno entusiasmato il teatro Vittorio Emanuele ieri sera e promettono di riempirlo, stasera e domani.
L’ironia delicata e mai banale di Nino Manfredi
La commedia dell’attore romano scritta insieme a Nino Marino, per la regia del figlio Luca Manfredi, si conferma uno dei testi più divertenti del teatro italiano anche in questa versione arricchita dai tocchi personali del mattatore televisivo e teatrale e dell’attrice catanese, volto ormai noto delle fiction e di sorprendente bravura nel gestire tempi e spazi del teatro.
Poco da dire e tanto da vedere e divertirsi, quindi, con questa pièce in scena ancora oggi alle 21 e domani alle 17.30, dove a dominare è l’amore che, nella sua potenza e semplicità, fa la gincana tra differenze di classe e di genere, luoghi comuni, valori e dis-valori e alla fine trionfa sempre.
La trama
Lei torna a casa ogni mattina alle 5 dopo il turno di “lavoro”, lui abita al piano di sotto e il trambusto di lei, dopo due anni di sonno mancato, lo convincono a bussare alla porta della ragazza. Da qui prende via un dialogo graffiante, mai banale e mai sazio, tra i due personaggi come tra i due attori, che porterà lo scrittore Ugo e la prostituta Principessa a “impararsi” a vicenda, innamorarsi e scrivere insieme il loro personalissimo, poetico finale. Immancabile la citazione-omaggio al grande Nino Manfredi. Belle musica e scenografia che rendono un grande omaggio agli anni ’80 e ’90.
