La metamorfosi del M5S e la Sindrome dell'Immacolata Concezione

La metamorfosi del M5S e la Sindrome dell’Immacolata Concezione

Rosaria Brancato

La metamorfosi del M5S e la Sindrome dell’Immacolata Concezione

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domenica 24 Marzo 2019 - 08:24

La malìa del potere cambia le persone e il M5S sta spalancando le porte alla destra di Salvini

Mi ha colpito un’intercettazione di Marcello De Vito, M5S presidente del Consiglio Comunale di Roma arrestato nei giorni scorsi per corruzione.

Appena un mese fa il pentastellato diceva al telefono: “Questa congiunzione astrale … è tipo l’allineamento della cometa di Halley. E’ difficile che si riverifichi così …. e allora noi dobbiamo sfruttarla sta cosa, cioè guarda…ci rimangono due anni“.

L’elezione è un’occasione unica per trarne un vantaggio personale.

Il giorno dopo l’arresto di De Vito, arriva la notizia che anche l’assessore del Comune di Roma Daniele Frongia ( fedelissimo della sindaca Raggi) è indagato.

Il clima nella Capitale non è dei migliori e sono lontane le proteste clamorose di chi, come De Vito, gridava contro l’ex sindaco Marino per gli scontrini.

La malìa del potere e delle poltrone cambia le persone.

Nel caso del M5S questa metamorfosi si sta consumando in meno di un anno, da quando hanno firmato il contratto di governo con la Lega di Salvini. Gli unici a non rendersene conto sono loro.

Invece, ahimè, il M5S sta diventando un partito come tutti gli altri non solo perché incappa nella giustizia ma anche per le promesse mancate, gli impegni non rispettati, l’assenza di coerenza. Ed è un peccato, perché davvero le premesse del cambiamento radicale c’erano tutte.

A furia di guardare la gobba degli altri il M5S ha perso di vista le proprie.

Il senatore pentastellato Giarrusso ha fatto il gesto delle manette al Pd dopo l’arresto dei genitori di Renzi , un istante dopo che il suo partito aveva salvato il ministro Salvini dalla richiesta dei giudici di poter procedere. Giarrusso ha fatto un gesto giustizialista, come da M5S della prima ora, dopo aver fatto una votazione massimamente garantista. In quel gesto, avvenuto pochi giorni prima dell’arresto di De Vito, c’è tutta la metamorfosi del M5S che per essere al governo e per un nutrito gruppo di poltrone sta sacrificando tutto.

Il M5S si sta dimostrando il miglior testimonial di Salvini e sta spalancando le porte ad una “cavalcata” della destra. Salvini non rinuncerà affatto all’alleanza di quanti si stanno mostrando i suoi migliori portatori di voti. Più resta al governo coi 5stelle più cresce. In cambio loro hanno rinunciato a molte “verginità”.

Al di là delle acrobazie linguistiche e semantiche per giustificare il voto su Salvini (fosse stato Renzi o Berlusconi lo avrebbero giustiziato in diretta streaming), ci sono altri segnali.

La politica sui migranti vede i 5stelle impalpabili, se non del tutto proni sulle posizioni della Lega, così come le decisioni sulla sicurezza o la posizione sull’Europa. Il contratto di governo nasce da una prima deroga, “mai alleanze con i partiti” ed un clamoroso passo di gambero “mai più un governo non eletto” (Conte, così come Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, non si è mai candidato premier e la coalizione che oggi governa non si era presentata alle urne come coalizione). Passi da gambero sul Tav, sul no Tap diventato sì, no ai condoni diventato sì, “fuori i partiti dalla Rai” diventato “dividiamoci in quota la Rai”. Il muro di regole su rimborsi e indennità si è infranto sui piccole e grandi vicende, compresa quella dell’ ex presidente della Commissione Giustizia Giulia Sarti che ha “scaricato” sull’ex fidanzato le sue marachelle. Il voto di fiducia quando serve “è buono come il pane” (e quando lo usavano gli altri “puzzava di dittatura”). Stanno per cadere anche alcuni capisaldi, come le alleanze con le liste civiche (in passato viste come i peggiori dei mali) e l’addio alla regola fissa del doppio mandato. Si sa le poltrone sono come una droga, seduta su una non riesci più a rialzarti, è colpa della forza di gravità.

Cambiare è umano, purchè lo si ammetta.

Invece no. Invece c’è quella sindrome dell’Immacolata Concezione che li rende “immuni” da ogni vizio o falla. Sia che loro governino sia che stiano all’opposizione loro sono comunque nel giusto ed è il male che sta dall’altra parte.

Mentre a Roma avallano qualsiasi dettame di Salvini, in Sicilia contestano Musumeci anche quando si mette le dita nel naso. Nel furbissimo silenzio della Lega, il M5S che in Sicilia ha fatto il pieno un anno fa, gioca una sola carta: il reddito di cittadinanza come se vivessimo tutti in attesa dell’ennesima forma di assistenzialismo. Sulle ex Province, nel silenzio della Lega, il M5S annaspa tra rinvii e scaricabarile e NON CANCELLA il prelievo forzoso, odiosa eredità dei governi Renzi e Crocetta.

A Messina, sulla baraccopoli, siamo alla distinzione tra poveri a 5stelle e poveri di serie B.

Incomprensibile è la bocciatura dell’ odg presentato da Matilde Siracusano che prevedeva di destinare parte delle somme del reddito di cittadinanza agli affitti per chi vive in baracca. La bocciatura ci sta politicamente, ma stupisce la replica della deputazione messinese del M5S che derubricano l’odg di Matilde Siracusano in inutile perdita di tempo e accusano il sindaco De Luca di aver fatto il furbetto nel richiedere lo stato d’emergenza quando sapeva che non avrebbe ottenuto il sì tecnico dalla Protezione civile.

Spiace che i 5stelle abbiano perso l’occasione per dimostrare che a loro il problema della baraccopoli sta a cuore e che non fanno rappresaglia politica contro chi non è del loro partito.

Contestare al sindaco di aver fatto annunci irrealizzabili sulle baracche è un po’ come annunciare di voler abolire per decreto la povertà.

Rosaria Brancato

5 commenti

  1. Quello che non scrive è che il partito ha subito sospeso ed espulso la persona indagata, cosa che non ho mai visto in nessun altro partito. Se lo avessero fatto gli altri partiti nel passato l’Italia sarebbe un posto nettamente migliore oggi. Altro che Cuffaro ,Verdini e gli innumerevoli indagati di PD e PDL., ma questo non viene minimamente scritto. Questo partito da anni e anni restituisce parte del proprio stipendio. Inoltre, massacrare il M5S è ormai sport nazionale da quando è nato. Non ho mai visto una campagna mediatica di tale portata contro nessun partito di tale portata. Dichiarazioni folli alla Scalfari che preferiva berlusconi al movimeno ,la dice lunga su quali sono stati in realtà i giochi da parte di queste persone. Il governo Monti è e rimane una delle peggiori pagine di questo paese e di questa Europa. Aprire le porte alla destra ?!!! L’italia è un paese di destra per culura e tradizioni , ha dimenticato il famoso cappotto alle regionali di Forza Italia, gli innumerevoli nostalgici del fascismo che vedevano in Almirante un grande statista ? Sbaglio o la regione Sicilia allo stato attuale ha un governo di Destra ? Se la sinistra che ci ha governato è quella che lei auspica che ritorni in auge , allora ben venga M5S . Zingaretti è un altro enorme bluff ,una operazione di restiling con contenuti politici pari a zero. Forse sarebbe carino da parte sua essere un pò obiettiva e fare un pò di mea culpa, oltre ad attendere che questo governo finisca il suo mandato per poterlo giudicare su fatti in toto e fare la somma di aspetti negativi e positivi.

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    1. Per non parlare del merito di avere promosso una legge che ha mandato in galere a Bollate (caso sino ad oggi rarissimo) il celeste Formigoni. Anche l’esponente dei cinque stelle se dovesse essere condannato per corruzione finirebbe inevitabilmente in galera. Un movimento che promuove una legge che non lascia impunito se stesso ed i propri componenti , ma si occupa della certezza della pena, è chiaramente a favore della collettività. La coerenza intesa in altro modo, è solo strumentale. Concordo in pieno con lei.

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  2. La “destraccia” a cui fa riferimento la brillantissima signora Brancato, impeccabile ed inarrivabile come sempre, alla quale vanno tutte le mie più sincere e vibranti congratulazioni, obiettiva e pragmatica, come pochi sanno esserlo, quella destraccia dicevo, è divenuta riferimento del caro De Luca, il quale lungi dall’essere trasformista (a meno che non si voglia essere ciechi) trova oggi sponda in Micciche. Il buon Silvio che dà dei “cogliote” al 50% degli italiani ha ragione. Egli professa che i cinque stelle sono il peggio del peggio. Non vale neanche la pena sottolinearlo, oramai lo hanno compreso tutti i non “cogliote” d’italia. Cordialità.

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  3. carmelo castorina 24 Marzo 2019 17:16

    Il dolore sociale prodotto verso i giovani dalle politiche neoliberiste succedutevi in questi anni a volte passate in lavatrice con l’ammorbidente di marca “PD” lascia insoluto il problema “lavoro”. Quali sono le novità: Il “reddito di cittadinanza”……beh non si capisce il perchè vengano esclusi i giovani che abitano con i genitori ed il cui reddito globale supera la soglia dei settemila euro (manco fossero milionari).E’ forse avere una colpa grave se la famiglia dichiara un “ISEE” DI VENTIMILA O TRENTAMILA EURO ANNUI, SI TRATTA DI OPERAI O SEMPLICI IMPIEGATI. Lascio alla vostra intelligenza la riflessione…..

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  4. Tutte considerazioni condivisibili. Prima gli elettori e gli attivisti, quelli veri, del 5 stelle si fanno sentire e prima si risolvono alcuni equivoci. Sbagliare è umano ma preservare non lo è…il movimento nasceva dalle esigenze di strada, da battaglie per i no agli inceneritori, per una medicina libera e non schiava delle case farmaceutiche, per investire sul rinnovamento energetico delle case, quindi sulla casa come bene primario, sul no alla guerra senza se e senza ma, sul no alla tav, opera inutile e cattedrale nel deserto di un nord che è molto più assistenzialista del sud ma in modo subdolo. Ci mancavano adesso pure le alleanze con le liste civiche, troppo spesso arma di distrazione di massa per garantirsi un paio di voti. Se il m5s non fará marcia indietro perderà tutti i consensi. Dimenticavo, non puoi fare una lotta per abolire la buona scuola e poi metti un ministro che come prima cosa, delibera un nuovo esame di stato copiato dalla buona scuola, che invece di eliminare definitivamente quella mangiatoia dell’Invalsi, la potenzia, come previsto nella buona scuola, che rinvia l’entrata in vigore delle nuove disposizioni sull’organico del sostegno. La gente ricorda le promesse durante la campagna elettorale ed alla fine farà un bilancio. In questo momento, bene poche cose, la legge anticorruzione ed il reddito di cittadinanza, malissimo tutto il resto. Spero che si rendano conto e rinsaviscano, altrimenti saremo condannati ad un trentennio salviniano. Complimenti ai giornalisti di questa testata che mi fanno sentire meno lontano da casa.

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