La nuova sfida di Daniela Bonanzinga: là dove le emozioni e il lettore sono protagonisti

La nuova sfida di Daniela Bonanzinga: là dove le emozioni e il lettore sono protagonisti

Rosaria Brancato

La nuova sfida di Daniela Bonanzinga: là dove le emozioni e il lettore sono protagonisti

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martedì 23 Aprile 2019 - 08:03

Sabato 27 l'inaugurazione della nuova sede per la storica libraia indipendente: reale e virtuale s'incontrano

Le parole adesso sono queste, il nuovo progetto è questo: spazio-modulare-interattivo- green. E dentro queste parole c’è il senso di una storia di famiglia avviata 50 anni fa ed il presente fatto di incontro tra virtuale e reale, nel quale una libreria indipendente diventa un luogo pregno di emozioni da trasmettere e dare”.

Pioniera, Daniela Bonanzinga, lo è sempre stata. Coraggiosa, mentre il mondo intorno invitava a virare sul franchinsing, anche. Libraia indipendente che si “reinventa” un modo di fare azienda che sia, di volta in volta, non soltanto al passo con i tempi, ma precursore, anticipando esigenze e modi di leggere.

La sua azienda è una delle 300 che tra le 1.600 librerie storiche e indipendenti d’Italia ha attraversato la crisi senza chiudere o virare sul franchising. Non è stato semplice, mentre i lettori cambiavano abitudini e si spostavano sui social, sul virtuale e le “pagine” di un libro, così come quelle di un giornale venivano messe in secondo piano rispetto ai like, al selfie, all’on line, al digitale. E’ entrata nell’azienda di famiglia nel 1981 e da 40 anni la libreria vanta il coraggio di essere rimasta indipendente.

I cosiddetti lettori forti che sostenevano il mercato hanno cambiato abitudini d’acquisto, l’attenzione si è spostata dal luogo fisico al luogo virtuale. Ne abbiamo sofferto tutti, le librerie indipendenti come la mia, quelle di catena, quelle in franchising, la grande distribuzione. Mi sono posta il problema di un progetto che andasse oltre la mia storia familiare e di trovare un modello che riuscisse ad intercettare bisogni e tendenze del lettore”.

Quando la crisi ha messo in dubbio storiche certezze Daniela Bonanzinga ha messo in campo coraggio, passione, competenze nutrite per decenni, ed è “uscita” dal luogo fisico, dalla libreria. E’ nato così il progetto “La libreria incontra la scuola” che ha visto protagonisti, per la prima volta, gli studenti, quei “lettori” così svogliati quando si tratta di stare sui banchi di scuola e così attenti e partecipi quando si tratta non soltanto d’incontrare l’autore ma di prepararne “l’abbraccio”, leggendo la sua opera, raccontando le emozioni provate, gli interrogativi scaturiti. I più grandi autori contemporanei sono arrivati così al cuore di tante giovani generazioni al punto che nel 2010 ha vinto il Premio Scuola Librai Umberto ed Elena Mauri.

Il progetto con le scuole mi ha proiettata fuori dal luogo fisico per cambiare la realtà aziendale che nel frattempo non era più quella di una volta. Mi ha anche consentito d’imparare molte cose, di comprendere come cambiava il rapporto tra i lettori e i libri. Adesso mi sono chiesta, come posso oggi sviluppare qualcosa di meglio partendo dallo spazio storico per fare qualcosa cucito a pennello su quello che io so fare e voglio fare insieme ai lettori?”

Nasce così la nuova libreria Bonanzinga in via XXVII Luglio 78 (di poco distante dalla precedente), che sarà inaugurata sabato 27 aprile con una maratona di autori dalle 16.30 alle 20. Nell’era in cui il protagonista assoluto è l’io che attraverso i social urla al mondo con prepotenza il suo essere, non si tratta di arrendersi o intraprendere una guerra, ma governare un cambiamento creando un nuovo modo di essere libreria indipendente.

Creare il cambiamento.

Spazio-modulare-interattivo-green, ci tengo molto a definirlo così.Ho lavorato insieme all’interior design per arrivare a vedere concretizzata la mia idea”.

Lo spazio della libreria è diviso in moduli che non sono fissi come i cari, vecchi scaffali, ma si compongono e si scompongono in base alle esigenze. “Green” perché è stata usata la nuovissima tecnica del wrapping che è un modo per “rigenerare” quello che si ha dando nuova vita. La libreria del 2019 infine non può che essere multimediale ed interattiva per diventare luogo d’incontro per eventi, dialoghi, emozioni.

“E’ un’avventura che sto facendo anche per me, per la mia azienda. Il mio bene si vedrà all’esterno. Diventerà lo spazio di narrazione dei lettori. Se dai uno sguardo ai social comprendi come oggi le persone vedano nella lettura un modo per narrarsi. Ho imparato molto dalla crisi del settore, dalla rete e dal progetto con le scuole ed ho compreso che l’elemento umano deve essere al centro della narrazione. L’incontro con l’autore non deve essere a valore zero. Da qui l’idea di creare un format che abbia l’elemento umano al centro, con la sua esigenza di narrarsi. Sarà come andare a teatro”.

L’incontro con l’autore non sarà un evento nel quale lo scrittore e chi presenta il libro ne parlano con il pubblico, anche per invogliare all’acquisto delle copie. Non sarà l’atto iniziale ma l’atto finale, l’incontro diretto tra il lettore e l’autore.

Perché dalla lettura ne esce sempre una “narrazione” che è diversa per ognuno di noi e che arricchisce e diventa anche modo per “narrarsi”, aggiungere qualcosa di sè. E’ così che il virtuale esce dal pc, dallo smartphone e incontra il reale.

Una sfida coraggiosa nell’era delle recensioni on line, delle stelline di Amazon, dei gruppi di lettura su facebook. Una sfida rivoluzionaria che affonda le radici nel passato e guarda dritto negli occhi il presente.

Nasce così la mia nuova libreria indipendente, ripensata dopo 50 anni di storia. Sarà un luogo di narrazione dove il pubblico potrà coniugare l’acquisto all’emozione di chiedere, consigliare, scoprire, partecipare, scambiare”.

Scegliere un libro è un’esperienza personale che avviene narrando anche il momento che il singolo sta vivendo. Il format diventerà un modo “altro di leggere”, consigliandolo ad altri ma nel contempo raccontando cosa ha lasciato realmente quel libro nella propria vita. Mezzo secolo dopo la nascita della storica libreria la filosofia che è dietro il nuovo progetto è nel solco di quella continuità di agire nell’imprenditoria culturale puntando ad incidere nel tessuto culturale del territorio.

Rosaria Brancato

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