La Tirreno-Adriatico a Simon Yates, Nibali non brilla

La Tirreno-Adriatico a Simon Yates, Nibali non brilla

Simone Milioti

La Tirreno-Adriatico a Simon Yates, Nibali non brilla

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lunedì 14 Settembre 2020 - 18:17

Lo Squalo dello Stretto chiude 19° a 8 minuti dal vincitore. La Tirreno-Adriatico corsa in preparazione del Giro avvisa che la condizione dovrà crescere

La Tirreno-Adriatico 2020 si è conclusa, la corsa a tappe denominata ‘dei due mari’, perché attraversa la penisola italiana da ovest a est, ha dato un primo assaggio di quello che sarà il Giro d’Italia di ottobre prossimo.

I partecipanti saranno tutti, salvo rarissime eccezioni, al via anche del Giro d’Italia, vero appuntamento e obiettivo stagionale per molti tra cui il messinese Vincenzo Nibali che qui è sembrato un po’ appannato.

La cronaca della Tirreno-Adriatico 2020

Le prime due tappe prevedevano un percorso facile e adatto ai velocisti. Entrambe le frazioni sono state conquistate dal tedesco Ackermann che ha battuto allo sprint il colombiano Gaviria, erano loro i velocisti più accreditati e hanno mantenuto le premesse della vigilia.

Tra la terza e quinta tappa la classifica generale si delinea. Già nella terza frazione Nibali accusava una trentina di secondi di ritardo dai migliori. Vincenzo pagava caro il cambio di ritmo su una ripida ma corta salita nel finale, una combinazione che lo scalatore messinese ha sempre sofferto. Giornata invece da dimenticare quella della quinta tappa, con arrivo in salita a Sassotetto. Il capitano della TrekSegafredo pagava oltre 4 minuti di ritardo da Simon Yates, vincitore della frazione che conquistava così anche la maglia azzurra di leader della corsa.

La sesta tappa, pensata ancora per velocisti, faceva rifiatare Nibali che però tornava a perdere dai migliori nell’ultima frazione in linea con percorso duro, la settima, altri due minuti persi dagli avversari. L’ultima frazione a cronometro assestava Nibali lontano dai piani alti della corsa.

La condizione di Nibali e le differenze con il Giro

La condizione del messinese deve sicuramente crescere in vista dell’imminente inizio del Giro ai primi di ottobre. Non c’è da preoccuparsi adesso, lo Squalo ci ha spesso abituato a iniziare sottotono anche le corse lunghe tre settimane, trovando il picco di forma nelle ultime e decisive giornate. Potrebbe quindi essere tutto in linea con la preparazione che sta svolgendo, ricordiamo che ancora prima del Giro bisognerà correre il Mondiale che è stato spostato a Imola per cui Nibali è convocato.

Inoltre la Tirreno-Adriatico si corre in appena otto giorni, un piccolissimo antipasto di quello che sarà il Giro e anche le tappe più dure sono in versione ridotta sia come chilometraggio che come altimetrie, quindi non sono i famosi ‘tapponi’ in cui Nibali negli ultimi anni ha costruito la sua fama.

I vincitori della Tirreno-Adriatico e i possibili rivali di Nibali in ottica Giro

Se non dovessero esserci sorprese al Mondiale di fine settembre i nomi dei papabili per la vittoria del Giro d’Italia sono gli stessi già inseriti nell’albo d’oro della Tirreno-Adriatico. Adam Yates e Geraint Thomas su tutti che qui hanno ben figurato. Vincenzo Nibali e Jakob Fuglsang rimasti più nell’ombra. Aleksandr Vlasov, che ha conquistato la classifica dei giovani, potrà dire la sua. Invece per quanto riguarda le ruote veloci attesi e già citati Ackermann e Gaviria, in attesa che alcuni reduci dal Tour prendano parte alla competizione rosa come il 3 volte campione del mondo Peter Sagan e gli italiani Viviani e Nizzolo.

Un commento

  1. Vedo Nibali come direttore tecnico

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