La Vardera a Messina: "Solidarietà al medico trasferito". Calderone: "Si faccia piena luce"

La Vardera a Messina: “Solidarietà al medico trasferito”. Calderone: “Si faccia piena luce”

Marco Olivieri

La Vardera a Messina: “Solidarietà al medico trasferito”. Calderone: “Si faccia piena luce”

sabato 20 Dicembre 2025 - 07:02

Mentre l'Asp dichiara la propria estaneità, il leader di "Controcorrente" incontra Mario Macrì, che evidenzia: "Sono un sindacalista scomodo"

MESSINA – Si sono incontrati, per la prima volta, davanti al Poliambulatorio Ex Inam di via del Vespro, dove il medico e anestesista lavorava fino a pochissimi giorni fa. Mario Salvatore Macrì, segretario regionale del Coas, medici dirigenti Sicilia, e il leader in ascesa di “Controcorrente” e deputato regionale Ismaele La Vardera. Ieri è scoppiato il caso del trasferimento da Messina a Milazzo del sindacalista.

Il sostegno di La Vardera al dottor Macrì

Così La Vardera ieri a Messina: “Una ritorsione politica contro Macrì che ho citato in aula per denunciare i parenti dei politici imboscati nell’assessorato. Medici tolti dalla trincea e spostati negli uffici dell’assessorato con stipendi per alcuni da 2 mila euro a 9 mila euro al mese. In aula ho fatto nomi e cognomi. E ora lo trasferiscono a 50 km di distanza da casa. Chi parla va punito, allontanato, isolato. Tra l’altro il medico in questione, essendo sindacalista, non potrebbe essere trasferito, ma il regime non se ne è curato. Ho deciso di sospendere la mia partecipazione alla finanziaria farlocca, che vede la maggioranza ormai in pezzi, come segno di protesta. Ecco perché mi reco a Messina per stare accanto al medico. Non possiamo più tollerare un sistema di questo tipo”

Sull’argomento interviene pure il deputato nazionale di Forza Italia Tommaso Calderone, presidente della Commissione bicamerale per il contrasto dei disagi derivanti dall’insularità: “Si faccia chiarezza sulla vicenda”, mentre l’Asp di Messina dichiara di essere estranea (“Trasferimento indipendente e per nulla riconducibile a noi”). Ma diamo la parola al dottor Macrì: “Qualche giorno fa stavo guardando le attività parlamentari quando ho visto l’onorevole La Vardera prendere la parola, all’Assemblea regionale, e cominciare a fare il suo intervento chiamando in causa le posizioni dei medici all’interno dell’assessorato alla Salute. Premetto che questa è una consuetudine che accelera spesso le carriere. Magari chi non è riuscito a fare un concorso di direttore di struttura complessa, dopo un comando all’interno della Regione, acquisisce la funzione di funzionario e poi te lo ritrovi all’interno degli elenchi di direttore amministrativo e sanitario. Un fenomeno da me osservato una decina d’anni fa. La Vardera ha toccato un argomento per me particolarmente sensibile, dato che in precedenza avevo denunciato posizioni d’accesso irregolari nelle liste dei direttori sanitari e amministrativi generali”.

Mario Salvatore Macrì

Il mistero della nota farlocca ma “il contenuto è autentico”

Durante l’intervento all’Ars, il deputato fa il nome di Macrì, facendo riferimento a una nota che in realtà il Coas non aveva mai scritto. Aggiunge il medico: “Sono rimasto esterrefatto. E io non avevo toccato ancora quest’argomento. E quindi mi sono allarmato e mi sono messo in contatto con lo stesso La Vardera, che mi ha detto d’essere rammaricato”. Evidenzia il deputato regionale, al fianco di Macrì: “A me la nota è stata fornita da un collega deputato di maggioranza. E, al di là della sua paternità, il contenuto è autentico. Tant’è che l’indomani, guarda caso, il nome del dottore è diventato virale e lui è stato spedito al confino con una nota a firma del direttore generale, che dà la mobilità immediata. Macrì è stato trasferito da Messina a Milazzo, lasciando i suoi pazienti malati oncologici qui all’ex Inam”.

La Vardera: “Da parlamentare controllo le attività delle Asp”

E il medico conferma quanto dice La Vardera: “Il collega di Milazzo poi mi ha rassicurato, permettendomi di dare priorità alle esigenze dei pazienti, e sono potuto rimanere a Messina per assisterli. Io svolgo il servizio all’interno del poliambulatorio e garantisco il servizio per le emergenze e urgenze. La presenza dell’anestesista è fondamentale”. E il leader di “Controcorrente”: “Sarà un caso che dopo che ho fatto il nome del sindacalista, con la data del giorno dopo, è stata inviata una nota di trasferimento a Milazzo? Rispedisco al mittente la minaccia di querela da parte dell’Asp di Messina. Ricordo che sono controllore dell’Asp di Messina, svolgendo le funzioni di parlamentare. Io rilancio: invocherò la presenza dei direttori generali in Commissione sesta. Voglio avere chiarimenti e sapere che cosa è successo”.

Calderone: “Viva preoccupazione e incredulità, serve un tempestivo accertamento”

Da parte sua, Macrì giudica “punitivo” il suo trasferimento e lo collega a “molte battaglie scomode” fatte in questo periodo. Ora si opporrà allo spostamento, appellandosi a una norma che tutela l’attività sindacale. E sulla vicenda così si esprime il deputato nazionale Calderone: “Alla luce delle dichiarazioni pubbliche rese da Ismaele La Vardera, secondo le quali il dottor Mario Macrì, sindacalista Coas, sarebbe stato trasferito in modo repentino e senza apparente giustificazione da una struttura ospedaliera di Messina al nosocomio di Milazzo, presumibilmente in relazione alle sue attività di contestazione e alle segnalazioni di alcune anomalie gestionali in seno al sistema sanitario, si esprime viva preoccupazione e profonda incredulità per quanto riportato”.
Continua l’esponente di Forza Italia: “Qualora le circostanze denunciate trovassero conferma, ci troveremmo di fronte a un episodio di particolare gravità, che, dalle dichiarazioni rese, sembrerebbe riconducibile a un intervento estraneo alla direzione generale dell’Asp 5. Si auspica, pertanto, un tempestivo accertamento da parte degli organi competenti, al fine di fare piena luce sui fatti e di garantire il rispetto dei principi di trasparenza, correttezza e tutela dei diritti dei lavoratori e degli operatori sanitari, oltreché della pubblica salute dei cittadini”.

“Trasferimento indipendente e per nulla riconducibile all’Asp”

Ed è questa invece la risposta dell’Asp: “Il trasferimento di un dirigente medico dell’Asp di Messina, per i fatti annunciati con veemenza dal deputato regionale Ismaele La Vardera, è assolutamente indipendente e per nulla riconducibile all’Asp, nonostante quanto asserito via stampa e via social dal deputato regionale. I fatti sono assolutamente sconosciuti alla direzione strategica dell’Asp di Messina. L’azienda è disponibile a documentare quanto asserisce e ha già trasmesso tutto in assessorato regionale. Ed è pronta a tutelare  la proprio onorabilità in sede legale”.

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5 commenti

  1. Situazione molto grave.

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  2. La gente scende in piazza anche per ogni motivo, magari anche futile come potrebbe essere, per esempio, la protesta per la propria squadra di calcio.
    Invece, quando c’è da difender i propri VERI diritti, quando ci si deve indignare per il malgoverno, le ruberie, i soprusi del potere, sembra che nessuna nefandezza dei nostri “rappresentanti amministratori” possa scuotere le coscienze collettive !!
    Un EROE, coraggioso e determinato sta combattendo alla Regione siciliana, una feroce guerra contro il parassitaggio politico che mortifica e impoverisce sempre piu’ la nostra cara terra e i suoi abitanti.
    E’ per questo che lo splendido esempio di legalità, che il Deputato regionale La Vardera sta dando a tutto il popolo siciliano, deve essere seguito da tutte le persone perbene e oneste che devono ribellarsi contro un soffocante sistema politico corrotto e corruttibile!
    Massima solidarietà, stima e sostegno deve essere assolutamente dato a La Vardera, e a tutti quelli che non si arrendono davanti alle angherie del potere marcio e soffocante.

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  3. Già è iniziato lo scarica barile sulle responsabilità….ma qualcuno la firma l’ha messa e da qualche ente è partito il tutto…penso

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  4. Solidarietà al dott Mario Macrì.

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  5. De Luca tace, aspetta un’altra pandemia per farsi notare?

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