Ritrovato a Milano il furgone "Leggiù" con i 500 libri del progetto "Pianissimo" del messinese Filippo Nicosia

Ritrovato a Milano il furgone “Leggiù” con i 500 libri del progetto “Pianissimo” del messinese Filippo Nicosia

Eleonora Corace

Ritrovato a Milano il furgone “Leggiù” con i 500 libri del progetto “Pianissimo” del messinese Filippo Nicosia

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lunedì 24 Marzo 2014 - 10:22

Rubato nel corso del tour milanese di “Pianissimo –libri sulla strada” il furgone Fiat 900 di Filippo Nicosia, il ragazzo messinese ideatore del progetto. Il furgone conteneva 500 volumi. Questa mattina il ritrovamento.

Una lieto fine, quello della storia del furto del furgone “Leggiù” con cui il messinese Filippo Nicosia ha intrapreso dall’estate scorsa l’innovativo progetto di “Pianissimo- Libri sulla strada”. Il furgone, rubato nel corso del tour milanese nel capoluogo Lombardo due giorni fa, è stato ritrovato verso le 10:00 di questa mattina, sul Naviglio Pavese, con tutti i libri al che custodisce al completo. La vicenda del furto del furgone-libreria aveva fatto il giro del web suscitando commozione e solidarietà, sentimenti che hanno dato vita ad un appello rivolto agli stessi ladri affinché il furgone venisse restituito, visto lo scarso valore economico ma l’inestimabile peso affettivo e culturale.

“Leggiù” ha girato tutta la Sicilia per “portare i libri ai lettori”, battendo soprattutto le strade dei luoghi in cui si legge di meno. Da una settimana era arrivato a Milano, ma nel capoluogo Lombardo ha subito la prima, grave battuta d’arresto. Il furgone chiamato “Leggiù” che contiene i libri del progetto “Pianissimo- libri sulla strada” del giovane messinese Filippo Nicosia, è stato rubato due giorni fa. La zona è quella dei Navigli e il furgone, un vecchio Fiat 900 Panorama, era regolarmente parcheggiato sulle strisce blu, ma quando verso le 18:00 Filippo Nicosia è tornato a prenderlo, non l’ha più ritrovato. Il mezzo è scomparso in pieno giorno senza che nessuno, pare, abbia notato nulla. Il furto è stato regolarmente denunciato alla polizia. Il vecchio furgone degli anni ’70 che Filippo Nicosia utilizza da agosto, è stato acquistato per 1.200 euro e conteneva circa 500 libri. “Più che per il valore economico, comunque non irrilevante, che devo ripagare agli editori– commentava ieri Nicosia – è negli affetti che mi sento ferito. Leggiu è come un fratello maggiore, è una storia, la prima storia, che contiene tutte le altre”.

Le tappe del tour milanese, prima del furto, stavano andando benissimo, tanta gente e soprattutto tanti bambini erano rimasti coinvolti nell’esperimento originale di una libreria itinerante, il cui conducente era sempre pronto a offrire, narrando, paragrafi, brani e capitoli, senza alcuna spocchia da intellettuale, ma con il semplice e genuino entusiasmo di condividere la bellezza in una lettura comune. “Con Pianissimo – racconta Nicosia – siamo riusciti a far avvicinare molte persone ai libri a far parlare di libri e di lettura con entusiasmo e partecipazione, occupandoci in prima battuta delle aree geografiche in cui si legge meno. Non ho alcuna intenzione di smettere di leggere e condividere le mie letture e raccontare storie. Non ho mai pensato di smettere di portare i libri degli editori indipendenti che stimo e sostengo, nonostante la tristezza di ieri”.

Un progetto rivoluzionario, insomma, portato avanti con la massima dedizione e passione. Per recuperare l’abitudine non solo alla lettura, ma anche al racconto e, soprattutto, alla condivisione. Perché i libri non sono solo erudizione e nozioni, ma sono anche e soprattutto emozioni, passioni e sentimenti, in una parola “vita” che va condivisa con gli altri. La felicità di Filippo Nicosia alla notizia del ritrovamento è stata condivisa anche da tutti coloro che si sono appassionati alla vicenda tramite i social network.

Entusiasmo nella pagina facebook del progetto “Pianissimo” che vanta oltre 5.000 iscritti. “Pianissimo non è un furgone o una libreria – spiega con commozione Filippo – Pianissimo è l’entusiasmo che si prova nello stare insieme e leggere dando davvero spazio al potenziale di un libro, dallo scrittore, al redattore, dal grafico, al libraio che tutti insieme arrivano nelle mani e nella testa del lettore. Pianissimo non è solo una libreria, è anche una bella storia, e le storie sono così, avvincenti e piene di colpi di scena”. “Pianissimo” non si sarebbe comunque fermato, questa era la ferma intenzione di Filippo,condivisa dalla casa editrice Terre di Mezzo. Ora però, indipendentemente da tutto, dopo quello che può considerarsi il capitolo più “buio” della storia del progetto vissuto finora, “Leggiù” è stato ritrovato e la missione di “portare i libri ai lettori” può ricominciare. Senza nostalgie per il passato, ma con un sorriso verso il futuro.
Eleonora Corace

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