La presidente Bonasera e l'assessore Caminiti rispondono alle critiche dei consiglieri in commissione: "I risultati si vedranno"
MESSINA – La quarta commissione consiliare si è riunita in sessione straordinaria, presieduta dalla consigliera Sara Di Ciuccio, con ospiti la presidente di Amam Loredana Bonasera, alcuni componenti del cda dell’azienda, e l’assessore al ramo Francesco Caminiti. Un incontro molto atteso dopo l’assenza dei vertici dell’azienda (comunicata già prima della crisi idrica) nella sessione convocata per martedì 18 settembre.
Bonasera parla dei debiti pregressi e dei progetti
Il clima è stato teso da subito, con le domande e le critiche dei consiglieri di Fratelli d’Italia e Forza Italia, Libero Gioveni, Dario Carbone e Cosimo Oteri. La presidente Loredana Bonasera nel rispondere ha cominciato con un excursus degli ultimi anni: “Sono lieta di esserci, se non siamo venuti la volta scorsa è perché avevamo già inviato la nostra giustificazione. Non abbiamo nessuna difficoltà a fare chiarezza e non credo di aver mai detto menzogne. Oggi è Amam quello che abbiamo costruito dal 2018. Siamo cittadini messinesi e lavoriamo per questa città. Quando siamo partiti avevamo il problema dell’equilibrio finanziario, non c’erano progetti, Amam si è salvata con le varie attività dell’ex sindaco De Luca e del precedente Consiglio comunale, ma si è portata dietro un forte debito, oltre all’energia elettrica che si è triplicata. 500 mila euro di debiti mensili che non possiamo saltare, fino al 2029. Non c’era una visione, ma solo strutture: circa 200 impianti e oltre 800 chilometri di condotta idrica, 400 di condotta fognaria, e sei depuratori. Prima di noi non è mai stato fatto niente”.
“Allora siamo partiti da progetti e dal piano industriale – ha continuato -. Parliamo di 110 milioni di euro di progetti pronti per essere finanziati, alcuni esecutivi. Alcuni sono in corso e sono per circa 17 milioni su fondi masterplan FSC. Li elenco: adeguamento del serbatoio Montesanto; interventi di mitigazione della vulnerabilità di Fiumefreddo; la ricerca di altre fonti; il revamping del depuratore di Mili. Sul depuratore, per rispondere, abbiamo avuto un ritardo di materiali perché l’azienda di Bologna è stata colpita dall’alluvione. Entro fine ottobre si completerà la copertura delle vasche. Questi progetti in corso speriamo vedano la luce nel più breve tempo possibile: sono tutti studiati per portare più acqua a Messina e risolvere i problemi che ci siamo portati dietro. Ma ci sono anche altri progetti”.
Le perdite del “53 per cento”
Bonasera ha parlato anche delle perdite d’acqua della condotta idrica: “Sono del 53 per cento ed è dovuto al fatto che nessuno ha mai fatto niente prima di noi. Entro gennaio però partiranno i lavori ed entro il 2026 saranno completati: 17 milioni dal Pnrr per sostituire tutta la rete cittadina del centro città. Altri 7 progetti per 54 milioni li abbiamo presentati e si parla di efficientamento dei serbatoi, sostituzioni sulla condotta di Fiumefreddo, il ripristino del serbatoio Montesanto, l’ottimizzazione dell’impianto di Torrerossa, e la sostituzione a sud e nord. E ora ripresenteremo questi progetti anche al Piano nazionale dei servizi idrici, proprio per la sostituzione a sud e nord delle reti. Sono tutti lavori che, non domani né dopodomani, porteranno una riduzione delle perdite e un beneficio per tutta la città. Sono stati studiati per questo”. E poi ha concluso togliendosi un sassolino dalla scarpa: “Siamo raffazzonati? Lavoriamo ogni giorno pianificando e progettando. Non parlo per sentito dire, né dico menzogne. Racconto fatti e ciò che stiamo facendo. Sono cose che non hanno risultati immediati, ma ce li avranno”.
Il bonus idrico
Infine un passaggio sul bonus idrico: “Fino al 2020 lo abbiamo erogato, poi si è fermata l’Italia che ha cambiato il metodo di erogazione. Non siamo noi che non lo eroghiamo, Arera ci ha autorizzato nel luglio 2023 per la fattura di ora. Il bonus non va a tutti, ma a chi ha diritto. Ci sono gli utenti diretti e quelli indiretti. I primi a proprio nome hanno il contatore e sono beneficiari: sarà automatico. I secondi sono quelli, ad esempio, che sono nei condomini col contatore del condominio: in quel caso bisogna fare richiesta. Non siamo noi che scegliamo a chi dare il bonus o no, a noi ci trasmettono i dati dall’Inps. Riceviamo solo il flusso tramite file excel che carichiamo nel sistema”.
Caminiti: “L’Amam ha fatto benissimo in questi anni”
L’assessore Caminiti, al suo fianco, ha poi spiegato: “C’ero con Puccio e ci sono con Bonasera. Le problematiche le trattiamo allo stesso modo, ma le emergenze non sono mai uguali. Sono stato a Torrerossa e si è fatto un ottimo lavoro. Non ci ricordiamo mai che prima c’era una tempistica diversa e ora ce n’è un’altra. Le ditte in poche ore erano lì, le perdite? Il 53 per cento è tanto e più tempo passa più aumenta questa percentuale. In Italia è stato fatto anche un decreto siccità che vale per tutto il Paese: a Messina però è arrivata la stessa quantità di acqua nel 2022 e nel 2023, solo che ci sono stati i danni degli incendi, tra cabine e trasformatori, o il gasolio nella tubazione o il fulmine. Sono cose che non potevamo ipotizzare. E tutto viene fatto sempre con il debito pregresso che non ci permette di disporre di fondi per interventi e manutenzione diversi. Tutto ciò che facciamo è fatto con fondi extrabilancio e fondi intercettati vari. L’Amam in questi anni ha fatto benissimo e i risultati si vedranno”.