L'analisi della stagione regolare del Messina: i numeri e le curiosità

L’analisi della stagione regolare del Messina: i numeri e le curiosità

Simone Milioti

L’analisi della stagione regolare del Messina: i numeri e le curiosità

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martedì 25 Aprile 2023 - 11:32

La media punti e le differenze tra andata e ritorno, i giocatori e i moduli più utilizzati, le strisce consecutive positive e negative

MESSINA – La squadra messa su del presidente Sciotto ha chiuso la stagione regolare con 41 punti in 38 partite, una media di 1,08 a partita. Se nella prima parte di stagione con Auteri, tutto il girone di andata, e la prima di ritorno con Cinelli, una partita di transizione, sappiamo bene che il Messina era ultimo a 11 punti (0,55 a partita); nella seconda parte con 18 partite nel girone di ritorno mister Ezio Raciti ha fatto il miracolo conquistando 30 punti (8 vittorie, 6 pareggi, 4 sconfitte, media di 1,66 a partita).

L’operato di Raciti vale un sesto posto tra tutte le squadre del girone C nella seconda parte del campionato. Se il girone di ritorno infatti facesse campionato a parte saremmo ai playoff, ma il Messina è riuscito ad evitare la retrocessione e può ancora salvarsi al playout. Va ricordato che con Auteri la squadra non aveva fatto punti in trasferta, i 16 quindi ottenuti sono stati conquistati solo sotto la guida di Raciti e in casa il Messina ne ha collezionati in tutto 25.

Il Messina che quest’anno ha avuto una campagna abbonamenti come non si vedeva da tempo con 995 tessere staccate, molte delle quali sottoscritte da persone che abitano fuori e l’hanno fatto più per sostenere la squadra, come per venire incontro alle esigenze della società ad inizio anno è stato lanciato un crowdfunding che ha raccolto oltre 38 mila euro. Sembra parlando di soldi nelle 38 gare giocate tra casa e trasferta il giudice sportivo ha comminato multe al Messina per un totale finale di 20mila euro tondi.

Gol fatti e subiti

Difesa bucata 47 volte, 33 all’andata e 14 al ritorno dove il Messina ha ottenuti gli 8 dei 9 clean sheet stagionali: Fumagalli 7, Daga 1, Lewandowski 1. Il dato dei gol segnati resta pressoché lo stesso, 14 all’andata e 18 al ritorno, col Messina che ha privilegiato la fine del primo tempo e l’inizio del secondo per andare a segno, metà delle reti realizzate (16 sulle 32 totali) sono arrivate tra il 31′ e il 60′, ma mai nel recupero del primo tempo.

Il capocannoniere del Messina Ibourahima Balde a quota 7 gol realizzati

Ma rispetto al girone di andata si evidenzia un atteggiamento diverso della squadra con i gol segnati che all’andata erano stati 9 nei primi tempi e 5 nei secondi, mentre al ritorno si ribalta con il Messina che segna 5 volte nel primo tempo e 13 nei secondi quarantacinque minuti. Capocannoniere Ibou Balde con 7 reti, seguito da Lorenzo Catania (4) e poi Roberto Marino e Oliver Kragl (3); il tedesco è il miglior assist-man della squadra con 4 passaggi decisivi ai compagni, seguono Perez (3) e a quota due Versienti, Fiorani e Ragusa.

Andamento delle partite

Il Messina colleziona 11 vittorie, 8 pareggi e 19 sconfitte (solo la Virtus Francavilla ha lo stesso record negativo di sconfitte). Striscia negativa più lunga sei sconfitte consecutive sul finire del girone di andata e la prima di ritorno: Turris, Foggia, Picerno, Juve Stabia, Taranto e Crotone. Mentre dalla 21ª alla 24ª il Messina ha infilato tre vittorie consecutive, unica volta in stagione: Virtus Francavilla, Viterbese e Avellino. Se poi si allunga sino alla 26ª, aggiungendo i pareggi con Catanzaro e Giugliano, è di cinque la striscia a punti più lunga del Messina.

Da situazioni di vantaggio, quattordici in tutto, il Messina è stato rimontato due volte e ribaltato una, dal Crotone all’esordio. Mentre da situazioni di svantaggio 21 in tutto, in tre occasioni, solo al ritorno, è riuscito ad evitare la sconfitta pareggiando, ma mai ha ribaltato vincendo una partita dove ha subito per prima la rete degli avversari. Tre, sanguinosissimi perché arrivati nelle sfide forse decisive di fine campionato, i pari a reti bianche: 0-0 con Fidelis Andria, Picerno e Taranto all’ultima giornata.

I calciatori più utilizzati

Considerando solo le 38 partite di campionato, il calciatore ad aver ottenuto più presenze è stato Fiorani (35) seguito da Fofana e Ibourahima Balde con 34, sopra le trenta presenze anche Roberto Marino (32). Ma quanto a minuti giocati e presenze da titolare il primo è Fofana 29 con 2627 minuti seguito poi da Balde con 29 e 2448 minuti, Berto come minutaggio fa meglio di Balde 2536 ma ha meno presenze da titolare 27, il giovane centrale difensivo è diventato perso fisso dello scacchiere di Raciti che l’ha adattato terzino destro.

Lamine Fofana il più utilizzato in campo per 2600 minuti

Zuppel è stato quello più utilizzato dalla panchina (18 volte chiamato a subentrare) seguito da Curiale (16) e Konate (15). I più sostituiti sono stati Ibou Balde (19 volte), poi Catania (16) che aveva sempre visto il campo, si è fatto male col Catanzaro alla 24ª e fin lì aveva raccolto 20 presenze da titolare e 4 da subentrato.

Tanta confusione nelle scelte tattiche

Il Messina con tre allenatori, contando anche la sfida a Crotone con Cinelli in panchina, ha utilizzato in stagione in partenza 5 schemi diversi 3-4-3 e 4-3-3 con Auteri, 4-2-3-1 nell’ultima di Raciti a Taranto, 3-5-2 a Picerno e poi quasi sempre il 4-4-1-1 maggiormente utilizzato dal tecnico catanese.

Il tecnico attuale del Messina durante un allenamento allo stadio “Celeste”

Proprio con questo schema che ha visto Ibou Balde giocare sotto punta il Messina ha trovato una quadra, l’identità l’ha definita Raciti, ma in stagione causa infortuni, acciacchi o squalifiche ha schierato soltanto due volte una formazione uguale ad un’altra giornata e solo al ritorno: è stato il caso del 4-3-3 di Latina poi replicato a Monterosi, mentre per due volte consecutive è toccato allo stesso 4-4-1-1 scendere due volte consecutive in campo affrontando prima il Pescara in casa e poi la giornata successiva il Potenza in trasferta.

I “cattivi” in campo

Il Messina in stagione ha collezionato 117 cartellini gialli, una media di 3 a partita, e 8 espulsioni, anche se tra queste figura una volta anche l’ex tecnico Gaetano Auteri, mentre come calciatori espulsi due volte Fofana e Mallamo.

Degli ammoniti il più cattivo è stato Trasciani, sul taccuino dell’arbitro per 11 volte, poi segue Fumagalli che parte delle sue ammonizioni le ha raccolta già prima di arrivare a Messina, altro fedelissimo del cartellino giallo, nonostante subentrasse spesso dalla panchina, Konate con 8.

A questo proposito l’espulsione di Celesia e il diverbio con la panchina contro il Taranto nell’ultima di campionato è costato al terzino sinistro tre giornate di squalifica che vuol dire che salterà a piè pari il playout contro la Gelbison. Mentre tra i diffidati entra Helder Baldé e tra i diffidati, già da qualche partita, c’è anche Ibourahima Balde, entrambi a quota quattro ammonizioni che rischiano di saltare il ritorno in casa contro la Gelbison.

Immagini in questo articolo dal sito ufficiale del’Acr Messina

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