L’angelo e il Dio ignorante – Un autore e i suoi personaggi... una creazione letteraria di intensa razionalità

L’angelo e il Dio ignorante – Un autore e i suoi personaggi… una creazione letteraria di intensa razionalità

Tosi Siragusa

L’angelo e il Dio ignorante – Un autore e i suoi personaggi… una creazione letteraria di intensa razionalità

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lunedì 16 Maggio 2022 - 07:30

Il 10 maggio u.s. c/o la Chiesa di Santa Maria degli Alemanni, nelle ore pomeridiane, si è tenuta, alla presenza di un nutrito pubblico, attento e collaborativo, la presentazione dell’ultimo testo di Ignazio Pandolfo.

Particolarità, l’utilizzo, come accade non troppo di sovente, da parte della Casa Editrice nazionale Bookabook, del crowdfunding.

La libreria messinese Bonazinga, promotrice, ha aperto l’incontro culturale attraverso la titolare Daniela, introducendo l’Autore e la tematica trattata.

Poi la parola a Valeria Micale, scrittrice, che ha sapientemente tratteggiato il genere dell’opera letteraria e sintetizzato personaggi salienti e contenuti, procedendo anche alla lettura di qualche pagina ritenuta significante.

Lo stesso Autore, prendendo infine la parola, ha poi usato la definizione di science fiction, precisando che tale scelta gli ha reso possibile accedere a soluzioni narrative non ingessate, percorrendo piani temporo – spaziali inusitati, nel rispetto del rigore narrativo concepito quale indispensabile.

Il flusso centrale è dunque fantascientifico, pur con una serie di digressioni episodiche, che spaziano dal mistery, all’horror, al thriller.

Una ricerca psicologica, che sconfina nello psicanalitico, ancora, infarcisce la narrazione introducendo altre coordinate a punteggiare, in verità forse non sempre in modo scorrevole, la storia.

La conclusione del romanzo è poi affidata all’elemento sorpresa, che, se ne scompagina l’assetto , conferisce, però, di certo, ausilio per la comprensione di elementi in apparenza incongruenti, consentendo al lettore che se ne volesse avventurare, di rintracciare un fil rouge più chiaro.

Il libro ha visto la luce il 31 marzo e ben si accosta al filone distopico, che la pandemia degli ultimi due anni e oltre, ha quasi reso superato e ovvio.

L’estremo, il weird, con ogni evidenza, presentano una quasi morbosa fascinazione per l’Artista e gli elementi descrittivi e l’ambientazione, come detto, riferibili a articolate tipologie narrative, ricomprendenti anche il cyberpunk, costituiscono, sempre per lo stesso, humus naturale.

È come una danza corale davanti…alla ghigliottina, ove la pagina bianca sembra possa essere scritta dal Destino.

Il Professionista Radiologo si fa qui entomologo (e lo sa fare bene) nello scandagliare con lente d’ingrandimento i gesti, i comportamenti e i pensieri dei personaggi….ne muove i fili, da burattinaio consumato.

Mestiere, questo, che gli si attaglia davvero…lo scrutare, attraverso il dominio, situazioni e persone e proporle dall’alto, senza mai allinearsi verso il basso.

Non emoziona di certo, il testo…ma non è questa la “ratio” della scrittura di Ignazio Pandolfo, che si impone sul lettore, non gli strizza di certo l’occhio, con forme di “captatio benevolentiae”, che non gli pertengono.

Nessuna lusinga, insomma, invece l’interesse di condurre il fruitore sui sentieri autoriali collaudati del controllo di sé, e delle perturbanti creazioni sensoriali allo stesso care.

Rigore e raziocinio, assoluta padronanza emotiva, nelle opere letterarie, come in quelle di arte visiva pittorica, elementi che sicuramente devono caratterizzare la professione del Nostro, senza alcuna concessione al sentimento.

Una prova ben riuscita, anche questa, secondo i suoi desiderata.

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