L'Atm che riparte "dal basso", i lavoratori a confronto con Cacciola

L’Atm che riparte “dal basso”, i lavoratori a confronto con Cacciola

Francesca Stornante

L’Atm che riparte “dal basso”, i lavoratori a confronto con Cacciola

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martedì 19 Novembre 2013 - 18:31

Lavoratori e sindacati autonomi dell'Atm hanno incontrato l'assessore Cacciola per parlare di progetti e problemi di un'azienda ridotta al collasso. Hanno voluto spiegare ai dirigenti l'Atm "dal basso" per conoscere progetti e avere garanzie.

Io come tanti lavoro per un’Azienda che è stata massacrata dalla politica e da certo sindacato, o meglio pseudo-tale, assoggetati ai poteri che molti ritengono forti. La gente come me, che viene dal basso, ha vita dura e a volte insopportabile perché i valori vanno ben oltre la ricerca di un turno favorevole, di un posto di potere o dell’ala protettrice di un sindacato di comodo. Io ho lottato e continuo a lottare proprio in virtù di quel cambiamento culturale di cui parla il nostro Sindaco, ma in un’azienda dove si continuano a forgiare posti di potere anche fantasma, dove le ingiustizie sociali sono evidenti, personalmente mi sento sempre fuori posto. Fino a quando la politica siederà si uno scranno il cambiamento dal basso è solo utopia, fin a quando gli amici di certa politica avranno posti di potere e i traditori siederanno sul carro trionfale il cambiamento dal basso è solo un sogno. Io vengo già dal basso e se questo è il cambiamento culturale di cui tanto si parla sono felice di non essere mai cambiata”. Sono le parole di Carmen Calabrò, una contrattista dell’Atm addetta alla vendita dei biglietti al box dell’Annunziata, una dipendente che oggi ha scritto su un foglio di carta alcune riflessioni per consegnare all’assessore Gaetano Cacciola i pensieri di chi vorrebbe far qualcosa per risollevare le sorti di un’azienda allo sfascio e che spesso di fronte ha trovato solo muri di gomma. Eppure la voce commossa alla fine della lettera è il segno inequivocabile di chi ancora nonostante tutto ci crede ancora.

Il pensiero di Carmen è il pensiero di tanti dipendenti Atm che oggi si sono riuniti in assemblea insieme ai sindacalisti di Orsa, Ugl, Cub e Faisa Cisal, all’assessore Gaetano Cacciola e al Commissario dell’Atm Domenico Manna. Hanno provato a spiegare l’Atm dal basso, dalla parte di chi vive l’azienda tutti i giorni, fa i salti mortali per portare in strada i mezzi, per ripararli con le poche risorse che ci sono, per coprire i vuoti di personale in categorie strategiche come autisti e biglietterie. Si ribellano a chi etichetta i 582 dipendenti Atm come nullafacenti perché hanno voluto dimostrare ai vertici che invece ci sono delle forze che hanno voglia di essere protagoniste di quel cambiamento di rotta che l’amministrazione Accorinti ha dichiarato di voler imprimere all’azienda trasporti. Pretendono però delle garanzie. Hanno chiesto notizie sugli stipendi, fermi ad agosto, sul futuro aziendale e sui progetti in cantiere per l’Atm. “Ai nostri figli dobbiamo dare da mangiare tutti i giorni e non possiamo andare a raccontargli slogan” hanno detto durante l’assemblea.

Duro il segretario regionale dell’Orsa Mariano Massaro che ha ricordato all’amministrazione l’obbligo di doversi assumere la responsabilità di governare pur in una situazione così difficile. “Ci aspettiamo un segnale importante, un inversione di rotta che fino ad oggi non abbiamo visto se non nelle intenzioni”, ha dichiarato Massaro, seguito a ruota da Francesco Urdì, Francesco Alizzi e Carmelo Lucentini, segretari di Cub, Ugl e Faisa Cisal, che hanno puntato il dito contro anni di gestioni clientelari e chiesto fortemente risposte a chi oggi proclama di voler rompere con il passato.

L’assessore Cacciola ha dialogato con i lavoratori, ha spiegato che questa amministrazione sta cercando soluzioni per risolvere problemi decennali e a partire dagli stipendi lo sforzo è stato innanzitutto quello di pagare ogni mese un salario, facendo purtroppo i conti con il fatto che si partiva da un arretrato di quattro mensilità. La buona notizia è che oggi la giunta approverà la delibera per il pagamento dello stipendio di settembre, si arriverà però almeno alla prima settimana di dicembre prima che i lavoratori incassino i soldi. Un iter ormai radicato, frutto soprattutto delle pastoie burocratiche che ogni mese costringono i dipendenti Atm a dover alzare la voce per avere riconosciuto un diritto. Cacciola ha parlato dei 4 milioni di contributi regionali relativi al chilometraggio che finalmente arriveranno nelle casse dell’Atm dopo due anni di blocco totale dei finanziamenti. “Mancano ancora dei passaggi, serviranno un parere dell’avvocatura e alcune garanzie da parte del Comune, spero però che la prima tranche di soldi arrivi entro fine anno, ma garantisco che le somme saranno impiegate per coprire gli arretrati e ripartire da una condizione di normalità”. I progetti però guardano anche al servizio, perché non bisognerebbe dimenticare che l’Atm è prima di tutto un’azienda che dovrebbe produrre trasporto pubblico. Mettere in strada mezzi in più è stato il primo passo, adesso si stanno valutando i modi per acquistare i famosi bus a metano tramite finanziamento regionale e incrementare la flotta anche attraverso l’acquisto di mezzi usati. Poi c’è il contratto di servizio. “Non è chiuso nel cassetto perché l’assessore non ha voglia di tirarlo fuori, sto lavorando per portare alla luce un contratto che sia fatto bene e che nessuno potrà contestare” ha spiegato Cacciola. E a chi lo ha contestato di poca incisività in questi primi mesi di operato ha risposto che amministrare non significa avere la bacchetta magica ma mettersi al servizio della città e scegliere la strada che può portare a risultati concreti.

Il Commissario Manna, chiarito il messaggio della lettera scritta ieri e che poteva esser interpretata come un attacco rivolto ai lavoratori che oggi avevano organizzato il dibattito, non vuole più parlare di colpe passate ma solo andare avanti con forza e costanza coinvolgendo tutti i dipendenti dell’Atm perché “per me l’Atm è iniziata lo scorso 3 luglio e ho scelto di accettare questo incarico per mia figlia e per tutti i figli di Messina che hanno diritto ad una città diversa”. Manna ha puntato l’attenzione sul futuro societario dell’Atm e ha chiarito che la soluzione non è passare alla Spa che farebbe solo perdere posti di lavoro. Ecco perché si punta ad una riorganizzazione totale iniziata già in queste settimane con alcuni cambiamenti interni che in azienda hanno anche provocato episodi spiacevoli.

Il segretario dell’Orsa Trasporti Michele Barresi ha invece chiesto al Commissario Manna una fotografia reale dell’attuale pianta organica per capire cosa non funziona visto che appare chiaro che ci sono lavoratori che svolgono mansioni diverse da quelle che toccherebbero loro, a discapito di chi invece poi non può chiedere un congedo o un giorno di malattia perché altrimenti si ferma il bus o la biglietteria in cui lavora rimarrebbe chiusa. All’assessore Cacciola invece dialogo e confronto su contratto di servizio e progetti futuri.

All’incontro erano stati invitati anche tutti i consiglieri comunali, hanno risposto alla chiamata solo Gino Sturniolo e Nina Lo Presti di Cambiamo Messina dal Basso. Sono vicini ai lavoratori e saranno insieme a loro a lottare per i diritti, “uniamo le forze e ragioniamo insieme” è il messaggio che hanno lanciato ai dipendenti. Mancavano gli altri 38 consiglieri che forse non hanno colto l’importanza dell’occasione per toccare con mano i problemi di un’azienda che per il Comune potrebbe essere una risorsa e che invece nel tempo è stata ridotta a un inutile carrozzone.

Orsa, Ugl, Cub e Faisa Cisal vigileranno affinché gli impegni presi oggi non restino solo belle parole, i lavoratori sono pronti a collaborare ma chiedono di essere rispettati, l’amministrazione vuole davvero risollevare l’azienda. Non resta che attendere di poter toccare con mano i primi risultati.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. puzza di bruciato 19 Novembre 2013 18:56

    Ma una manifestazione a palermo…. A quando??!!!

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  2. Ragazzi a quanto vedo ce’ davvero poco da commentare sul futuro dell’azienda tibetana municipalizzata

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  3. 582? Ma dove si imboscano? Ma chi li ha mai visti? Ma che ci sono pure i turni di notte e le trasferte negli altri comuni?

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  4. Ci siamo dimenticati quanta benzina e ben altro è stato xxxxxx dentro l’atm? ci dimentichiamo di tutte quelle xxxxxx legalizzate?? ci dimentichiamo quanto fa schifo??

    VERGOGNA VERGOGNA A TUTTI I xxxxx CHE HANNO DISTRUTTO QUESTA CATEGORIA

    Ci vogliono controlli, ci vuole gente con principi onesti, gente che guarda l’interesse comune.

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