Situazione dei servizi sociali ancora in bilico in attesa delle decisioni della giunta. I sindacati restano vigili ma pronti alla mobilitazione
Sui servizi sociali i sindacati restano vigili in attesa di proposte concrete.
In attesa delle decisioni della giunta in merito alle strategie da portare avanti soprattutto nel 2017 le organizzazioni sindacali non cedono di un passo ma aspettano i fatti.
“Attendiamo le decisioni della GIunta Accorinti che oggi si riunirà su richiesta della FPCGIL per discutere della situazione dei servizi sociali. I lavoratori aderenti alla fpcgil ,liberi dai servizi, presiederanno Palazzo Zanca e attenderanno le decisioni assunte dalla Giunta”dichiarano Clara Croce' Segretario Generale della FpCGIL- Elena De Pasquale e Gianluca Gangemi responsabili del settore.
Qualora non dovessero emergere proposte ritenute efficaci e soddisfacenti la Fp Cgil è pronta allo sciopero generale.
In attesa di risposte anche la Uil “Apprezziamo la disponibilità manifestata dalla Giunta a voler reperire le risorse – si legge nella nota – al fine di mantenere il monte-ore degli attuali servizi sociali , ma non avendo a tutt’oggi risposte certe, nel preannunciare future mobilitazioni qualora non si risolva la problematica, non possiamo che ribadire ancora una volta come appare inaccettabile che a pagare il conto di anni di mala gestione che hanno determinato un dissesto di fatto, debbano essere utenti deboli ed operatori e non coloro che hanno determinato gli sprechi. La riduzione delle ore nei servizi sociali rischia di aggravare il disagio sociale della città e degli stessi dipendenti che da anni si trovano in condizioni di forte precarietà e stress psicologico dovuto alla continua incertezza lavorativa, di proroga in proroga e spesso senza che gli venga retribuito con puntualità lo stipendio. Si chiede ancora una volta di assumere impegni precisi e chiari finalizzati all’attuale mantenimento dei servizi, fermo restando l’ efficientamento degli stessi attraverso i tanto annunciati controlli o la loro riconversione onde evitare perdita di posti di lavoro e diminuzione di retribuzioni e servizi che non farebbero altro che aggravare il disagio sociale della città”