Servizio ristorazione Policlinico, a rischio 74 posti di lavoro. L'Orsa pronta allo sciopero

Servizio ristorazione Policlinico, a rischio 74 posti di lavoro. L’Orsa pronta allo sciopero

Servizio ristorazione Policlinico, a rischio 74 posti di lavoro. L’Orsa pronta allo sciopero

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lunedì 08 Ottobre 2012 - 08:02

Il Policlinico di Messina ha pubblicato un bando che prevede l'esternalizzazione del servizio di ristorazione. La gara d'appalto dovrebbe essere diramata nel mese di novembre. L'Orsa: "Questa gestione non rassicura affatto i lavoratori"

Per i 74 dipendenti della Sr Ristorazione del Policlinico di Messina le acque non sono tranquille. L’Azienda ospedaliera “G. Martino” ha pubblicato il nuovo bando per l’appalto che prevede la fornitura dei pasti dall’esterno. Il pericolo sembrava scongiurato nel giugno scorso, dopo l’accordo raggiunto tra i vertici del Policlinico e i sindacati Orsa e Ugl, ma ora torna a destare preoccupazioni.

“Il prossimo mese di novembre sarà esperita la seconda gara d’appalto per la fornitura dei pasti presso il Policlinico di Messina, come il primo bando, contestato dall’Orsa e andato deserto, anche il seguente non tiene in considerazione i livelli occupazionali né la qualità del servizio da fornire ai degenti – ha affermato la segretaria regionale dell’Orsa, Francesca Fusco –“. Il sindacato ha notificato stamani al prefetto l’attivazione delle procedure di raffreddamento, che è l’anticamera dello sciopero dei servizi pubblici.

“La gestione “ottimizzatrice” del policlinico non rassicura affatto i lavoratori – prosegue l’Orsa -. Fino ad oggi si è cercato di recuperare i bilanci agendo unicamente sui tagli in tutti i settori, senza preoccuparsi della conseguente caduta dell’efficienza del servizio che sta trascinando la città a livelli bassi anche nel delicato settore della sanità pubblica”.

“La cucina del policlinico è un diritto dei cittadini, chi gestisce soldi pubblici non può agire come l’imprenditore che rischia il proprio capitale – ha concluso la dirigente sindacale -. Pertanto si ha il dovere di salvaguardare i diritti dei malati quanto i livelli occupazionali che non risulterebbero in esubero se il servizio fosse fornito con i canoni previsti nel capitolato in scadenza”.

Un commento

  1. Per onor di cronaca sarebbe curioso sapere quanti pasti sono serviti giornalmente all’interno della struttura, ovvero le “giornate alimentari” che comprendono la colazione, il pranzo e la cena. Sono sicuro che avuti questi dati i conti non tornano, ed è pacifico che nessuna ditta intende partecipare alla gara formulando l’offerta che parte già in perdita. Allora che si fa, ci portiamo il pranzo da casa?

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