Obiettivo: restituire un volto dignitoso al Tirone. Via agli interventi di pulizia. FOTO

Obiettivo: restituire un volto dignitoso al Tirone. Via agli interventi di pulizia. FOTO

Francesca Stornante

Obiettivo: restituire un volto dignitoso al Tirone. Via agli interventi di pulizia. FOTO

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mercoledì 11 Giugno 2014 - 14:01

A chiedere interventi urgenti era stato il presidente della IV circoscrizione Francesco Palano Quero. Immediata la risposta dell'amministrazione che insieme a Messinambiente ha avviato oggi i primi interventi di pulizia e scerbatura di una delle zone più degradate della città.

Un primo intervento di pulizia e scerbatura. Per iniziare a togliere quella vegetazione che cresce incolta e indisturbata, per iniziare a rimuovere rifiuti di ogni genere che rendono la zona una piccola discarica a cielo aperto. Per provare così a restituire un po’ di decoro e dignità ad una delle zone più degradate e abbandonate della città: il Tirone. Gli uomini di Messinambiente, coordinati dal liquidatore Alessio Ciacci, hanno iniziato a ripulire un primo tratto della scalinata Tirone, quello di oggi però è stato soltanto l’inizio, si andrà avanti ancora per qualche giorno e si proseguirà per tutta la scalinata fino al viale Italia e poi nella zona circostante, naturalmente quella pubblica e sulla quale può intervenire il Comune. Un primo passo di un percorso fortemente voluto dalla Quarta Circoscrizione e iniziato nelle scorse settimane da una nota che il Presidente Francesco Palano Quero aveva inviato al Sindaco Accorinti e all’assessore Daniele Ialacqua per chiedere interventi urgenti visto lo stato di degrado in cui versa la zona. Immediata è stata la risposta dell’amministrazione comunale che si è subito attivata per programmare i lavori, ci sono stati alcuni incontri tra il liquidatore Ciacci, l’assessore Ialacqua, il presidente Quero e gli esperti di Palazzo Zanca Clelia Marano e Luciano Marabello, presenti perché al Tirone c’è anche un problema sociale legato alla presenza di famiglie disagiate che vivono in condizioni da terzo mondo e perché sul Tirone pesa sempre il progetto Stu che suona quasi come una beffa se ci si ferma a guardare in che situazione oggi è quell’area.

Per il presidente Quero l’avvio di questi interventi è però un segnale positivo per l’intero quartiere poiché significa attenzione proprio su quelle che sono le zone che hanno pi bisogno di aiuto. Si continuerà nei prossimi giorni con gli interventi di pulizia e scerbatura, c’è però da risolvere il problema legato all’area di proprietà del Terzo Ordine Francescano. Un’area recintata, abbandonata al suo destino e in cui gente non solo del luogo va a scaricare abusivamente a proprio uso e consumo. Il Comune ha già contattato l’Ordine per sollecitare interventi, sarà Messinambiente a redigere una perizia con costi e lavori da effettuare, se i proprietari di quell’area accetteranno la perizia sarà direttamente Messinambiente a ripulire anche quella porzione, ovviamente con spese a carico del Terzo Ordine dei Francescani. Se non dovessero accettare si procederà con un’ordinanza del Dipartimento Igiene perché il Comune non ha più intenzione di tollerare quello scempio.

L’intenzione è davvero quella di dare un volto più decoroso al Tirone. Si proverà anche ad attivare un percorso di mediazione sociale per aiutare le circa trenta famiglie delle scalinate Sergi e Tirone che vivono tra la sporcizia, i topi, i rifiuti, le carcasse di animali.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. Fra qualche giorno dovremo pagare la terza rata della TARES, nel mio caso €163, andrò puntualmente a saldare il tributo, ma SOLO per la simpatia e l’impegno dimostrato da questo toscano, Alessio CIACCI, a cui RENATO sindaco ha dato un compito difficilissimo, nel passato tutti hanno fallito, ma anche pericoloso, come sappiamo il mondo intorno ai rifiuti e alle discariche è O S C U R O. Mi ero riproposto di punire gli OPERATORI ECOLOGICI ritardando il pagamento di sei mesi, fino alla fine del 2014, dandone risalto su TempoStretto, basterebbe questo gesto di protesta per rendere impossibile il pagamento puntuale degli stipendi a chi accarezza la strada invece di ramazzarla. Consentitemi l’ironia, immagino la tristezza delle donne degli OPERATORI ECOLOGICI incapaci di scopare, la strada naturalmente. Perchè fino alla fine dell’anno? La condizione per non incorrere nella SANZIONE del 30%, nel mio caso €48,90 più gli interessi legali, è che il tardivo o mancato pagamento, non sia stato già constatato e, comunque, non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento, e conoscendo l’organizzazione anacronistica del Dipartimento Tributi vi garantisco l’IMPOSSIBILITA’ di una contestazione entro l’anno. Questa protesta mi sarebbe costata SOLO €6,91, SETTE EURO. Vi faccio l’esempio. €163 x 3,75%(sanzione)= €6,11, a cui bisogna aggiungere l’interesse legale dell’1% per i giorni di ritardo, 180 giorni, i sei mesi alla fine dell’anno. (€163 x 180 x 1):36500= €0,80, €6,11+€0,80= €6,91. Per la TARES non protesterò, ma per la TARI 2014, se non dovesse cambiare la musica a MessinAmbiente, mi farò promotore di questo gesto eclatante di massa, che non significa incitare a non pagare il tributo, ma utilizzando la legge incitare a PAGARE in ritardo, un gesto alla ACCORINTI, vero RENATO?

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  2. Fra qualche giorno dovremo pagare la terza rata della TARES, nel mio caso €163, andrò puntualmente a saldare il tributo, ma SOLO per la simpatia e l’impegno dimostrato da questo toscano, Alessio CIACCI, a cui RENATO sindaco ha dato un compito difficilissimo, nel passato tutti hanno fallito, ma anche pericoloso, come sappiamo il mondo intorno ai rifiuti e alle discariche è O S C U R O. Mi ero riproposto di punire gli OPERATORI ECOLOGICI ritardando il pagamento di sei mesi, fino alla fine del 2014, dandone risalto su TempoStretto, basterebbe questo gesto di protesta per rendere impossibile il pagamento puntuale degli stipendi a chi accarezza la strada invece di ramazzarla. Consentitemi l’ironia, immagino la tristezza delle donne degli OPERATORI ECOLOGICI incapaci di scopare, la strada naturalmente. Perchè fino alla fine dell’anno? La condizione per non incorrere nella SANZIONE del 30%, nel mio caso €48,90 più gli interessi legali, è che il tardivo o mancato pagamento, non sia stato già constatato e, comunque, non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento, e conoscendo l’organizzazione anacronistica del Dipartimento Tributi vi garantisco l’IMPOSSIBILITA’ di una contestazione entro l’anno. Questa protesta mi sarebbe costata SOLO €6,91, SETTE EURO. Vi faccio l’esempio. €163 x 3,75%(sanzione)= €6,11, a cui bisogna aggiungere l’interesse legale dell’1% per i giorni di ritardo, 180 giorni, i sei mesi alla fine dell’anno. (€163 x 180 x 1):36500= €0,80, €6,11+€0,80= €6,91. Per la TARES non protesterò, ma per la TARI 2014, se non dovesse cambiare la musica a MessinAmbiente, mi farò promotore di questo gesto eclatante di massa, che non significa incitare a non pagare il tributo, ma utilizzando la legge incitare a PAGARE in ritardo, un gesto alla ACCORINTI, vero RENATO?

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