Le opposizioni all'attacco anche per l'assenza di Basile. Finocchiaro e la maggioranza si difendono. E spuntano novità sulla Cappuccini
MESSINA – Scontro doveva essere e scontro è stato. Il Consiglio straordinario sugli impianti sportivi chiesto dai partiti di opposizione dopo la conferenza stampa di Sud chiama Nord del 9 dicembre è stato lungo e molto dibattuto. Dopo quel punto fatto con i giornalisti, durante il quale il sindaco Federico Basile, l’ex sindaco Cateno De Luca e l’assessore Massimo Finocchiaro hanno definito un “modello” l’attività svolta dal 2018 sulle strutture cittadine, i partiti d’opposizione erano passati al contrattacco. E le critiche sono arrivate anche durante il Consiglio con ospite l’assessore Finocchiaro, che ha difeso il proprio operato e quello degli uffici, colpo su colpo e impianto dopo impianto.
Le opposizioni contro il sindaco Basile
Ma prima, proprio all’inizio di una seduta durata quasi 4 ore, c’è stato tempo per una polemica contro il sindaco Federico Basile, assente. Dopo una sospensione iniziale, è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni a parlare: “Sono stato incaricato di essere il portavoce dei gruppi di opposizione. Quando il collega Russo ha chiesto il motivo dell’assenza del sindaco, lei, presidente, ha risposto che c’è un assessore delegato dal sindaco stesso. Questa è una seduta differente rispetto al passato. Perché questa seduta nasce istantaneamente nella giornata in cui l’amministrazione Basile ha fatto una conferenza stampa in cui ha esposto alla città tutto ciò che di buono ha fatto per gli impianti sportivi”.
“Ma vorrei ricordare – ha aggiunto – che la città è rappresentata da noi consiglieri comunali. Quindi sarebbe opportuno che quelle cose tanto belle decantate dal sindaco vengano dette anche oggi in questa seduta straordinaria richiesta dalle opposizioni. Perché noi riteniamo che tutto ciò che di bello è stato detto in realtà non lo è. Riteniamo che sia fondamentale che questa seduta venga fatta col sindaco, per una questione di contraddittorio e di rispetto nei confronti del Consiglio comunale. Chiediamo che venga chiamato per partecipare”.
La risposta di Finocchiaro…
A rispondere è stato l’assessore Massimo Finocchiaro: “Il sindaco è impegnato in altre attività, suo malgrado, come ha già detto il presidente. Se basto io possiamo andare avanti, il sindaco è impegnato ma avrebbe partecipato volentieri. Anche perché questo è un Consiglio straordinario richiesto fulmineamente a fronte di una conferenza stampa, una cosa per me irrituale e stranissima e che mi ha lasciato particolarmente attonito. A fronte di una conferenza stampa in cui si sono comunicati dei risultati, dati oggettivi, numeri di spesa sostenuta, fondi di bilancio ed extrabilancio, forniti dagli uffici e presenti nei bilanci già sottoposti all’aula”.
“Tutti i lavori in essere e già finiti e consegnati. Si è rappresentato questo: un dato oggettivo. Non si è fatta propaganda. Non si è parlato di ‘faremo’. Si è parlato di questo, di numeri oggettivi di dati reali, concreti e certificati. Mi scuserete se, siccome non comprendo questa convocazione straordinaria in funzione di quella conferenza stampa, starò in silenzio per capire da voi quali sarebbero questi dati contestabili o alterati. Desidero ascoltare le contestazioni e le osservazioni a questa conferenza stampa. Solo dopo i vostri interventi magari potrò capire quali sono state le criticità e intervenire”.
… e la contro-replica di Gioveni
E da qui la contro-replica di Gioveni: “Rimarremo in aula perché vogliamo rendere la seduta produttiva. Ma assessore, una sottolineatura la voglio fare. Sa dove sta la differenza? Nel fatto che i gruppi di opposizione potevamo fare la stessa cosa del sindaco: convocare una conferenza stampa il giorno. Politicamente avrebbe avuto più efficacia, visto che spesso il Consiglio comunale non viene visto dai cittadini o riportato dai giornali. Avremmo potuto farlo convocando i giornalisti, ma non l’abbiamo fatto per senso di rispetto nei confronti della città e rispetto per lo stesso organo che componiamo. Questo è il luogo deputato ad affrontare i problemi”.
Il lungo elenco di criticità
Ma non è finita. Salvo Caruso (Con De Luca per Basile) ha contrattaccato dicendo che sono i consiglieri di maggioranza a “mantenere il numero legale con la nostra presenza, pur considerando questo Consiglio inutile”. I toni si sono alzati ulteriormente quando Dario Carbone di FdI ha attaccato il sindaco, spiegando che “si sottrae al confronto” e ringraziando l’assessore “per essere presente e metterci la faccia”. E ancora: “Questa richiesta di convocazione nasce dall’autocelebrativa conferenza stampa senza contraddittorio del 9 dicembre. Loro hanno definito con post e parole testuali ‘l’impiantistica messinese un autentico esempio di buon governo’. Qualcosa che secondo i dati che abbiamo non condividiamo come opposizione”. Carbone è partito dalla Piscina Cappuccini, “la cui piscina interna è chiusa dal 2019. Mentre quella esterna avrebbe dovuto aprire quest’anno. L’assessore più volte ha detto che avrebbe aperto entro 15 giorni, e poi altri 10 giorni, e così via. Ci spiegherà perché non è ancora fruibile nonostante sia stata affidata a giugno alla Messina Social City”.
Non solo la Cappuccini: le domande di Carbone
Il consigliere di FdI ha citato anche la convenzione in scadenza con la Fin per la piscina comunale “Graziella Campagna”, per capire se scatterà un rinnovo o cosa si intende fare. Poi è passato “allo scheletro della piscina di San Licandro. Che non è addebitabile a questa amministrazione, visto che la questione risale agli anni ’90. Lo scheletro è ancora lì e non si comprende quali siano le intenzioni della giunta dopo aver chiuso il contenzioso un anno fa”. Poi ha citato l’assenza di piscine in zona sud e “il problema atavico alla caldaia della piscina di Villa Dante, che si blocca 4-5 volte l’anno, tenendo fermo l’impianto ogni volta per diverse settimane”. Chiuso il discorso legato alle piscine, Carbone si è concentrato sullo stadio Franco Scoglio: “Ho ascoltato le parole sulla copertura pronunciate al 125esimo compleanno del Messina. A mio avviso bisognerebbe ragionare su una copertura totale. Ma mi chiedo in questi 8 anni di giunte De Luca e Basile come mai non si sia ipotizzato”.
Legate all’impianto di San Filippo anche le questioni sulla concessione, sui bandi, sulla foresteria e sui sottopassaggi. Tra gli altri impianti il consigliere ha citato il Celeste (gestione e fondi per il rifacimento dei settori non compresi nell’attuale progetto in corso d’opera). E ancora i custodi dei vari palazzetti e la richiesta: “Avete pensato di implementare l’organico? Perché un custode è il segno della presenza dell’amministrazione”. Poi: “Sul PalaTracuzzi i problemi sono noti, dalle infiltrazioni al maxischermo che non funziona più dopo essere stato installato e fino alla viabilità. Stessa cosa al PalaMili dove c’è un cantiere perenne. Penso al PalaRescifina, oggetto delle polemiche con l’Akademia Sant’Anna due volte sfrattate per manifestazioni di vario tipo”. Il lungo intervento di Carbone è passato anche dalla palestra di Ritiro, dal “pala-tenda” e dalla palestra di Villa Dante e la sua gestione (affidata a Messina Social City).
Russo si concentra su rendiconti e gestione
Dopo di lui a parlare è stato Alessandro Russo del Pd, che ha ribadito come l’intento del Consiglio comunale non fosse polemico ma porre la domanda se “dopo 8 anni di amministrazione fosse questo ciò di cui la città ha bisogno, perché noi crediamo di no”. Si è quindi concentrato sull’aspetto produttivo degli impianti stessi, esponendo alcuni dati sui rendiconti, e sulla gestione di alcuni impianti da parte di Messina Social City.
Cettina Buonocuore di Forza Italia, invece, si è concentrata sulle difficoltà delle società di basket, tra settori giovanili, squadre maschili e squadre femminili, che devono “divedersi gli spazi tra loro e anche con altre discipline”. La consigliera ha proseguito spiegando che “Messina non ha un problema di società ma di strutture, perché sono poche. Noi non vogliamo denunciare o criticare ma chiedere interventi immediati di manutenzione e valorizzazione reale delle palestre scolastiche. Un piano comunale valido per tutte le discipline e un tavolo comune con tutte le società. Lo sport è educazione, prevenzione sociale e futuro”.
I consiglieri di maggioranza difendono la giunta
Il primo a replicare dai banchi della maggioranza è stato Raimondo Mortelliti in qualità di presidente della commissione Sport, che ha difeso l’amministrazione ricordando che “non si parla di 8 anni pieni, ricordiamoci anche che in mezzo c’è stato il Covid” e che si è operato su impianti sportivi “distrutti”, per riprenderli e riutilizzarli. Ha quindi contestato le affermazioni di chi ha sottinteso che non sarebbe stato fatto nulla: “Quando ero piccolo io c’erano 12 campi da calcio. Oggi non ce ne sono più perché nel tempo ci sono stati problemi di vario tipo. L’assessore oggi sta facendo un lavoro importante. Sono convinto che insieme anche a voi dell’opposizione che ci pungolate arriveremo al risultato”. Poi Salvatore Papa e Margherita Milazzo(ScN), oltre a Francesco Cipolla (Basile sindaco) e allo stesso presidente Nello Pergolizzi, che si sono espressi in difesa dell’amministrazione. L’ultimo ha sottolineato come “non siano state dette cose contro il contenuto della conferenza stampa”.
Finocchiaro risponde sugli impianti sportivi
Un tema ripreso poi dallo stesso assessore Massimo Finocchiaro, dopo gli interventi di Gioveni, Felice Calabrò (Pd) e Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia). L’assessore impianto dopo impianto ha risposto analizzando anche le varie criticità e sottolineando come ci sia “anche la quotidianità da valutare, se no saremmo in un mondo perfetto”. Il senso è che l’imprevisto, che sia “il tombino che esonda” o altro, resta dietro l’angolo anche in impianti funzionanti. Finocchiaro ha citato anche impianti che non sono stati citati, come il pattinodromo PalaMerlino: “Nessuno dice niente in questo caso? L’applauso qui me lo faccio da solo”. E ha parlato anche del campo di rugby di Sperone e del campo da calcio Bonanno dell’Annunziata (“verrà un gioiello e sarà consegnato a gennaio all’impresa che lo realizzerà”).
Poi un attacco: “Il dipartimento sport è stato rafforzato e vi assicuro che nel 2025 chiuderemo con poco meno di 80mila euro rispetto ai 36mila del 2024. Le società non pagavano e oggi sono super controllate. Oggi il virtuosismo amministrativo ha portato anche ad avere una qualità di servizi interni all’ente, e quindi dati certificati. Per quanto riguarda lo sport io non firmerò mai nulla che imponga qualcosa che vada contro quello che è la socialità dello sport. Gli impianti servono per il benessere sociale, della città e dei cittadini, come i trasporti. Non si possono usare per fare ricavi o messi a regime: vanno manutenuti per renderli usufruibili. Tant’è che le tariffe non sono quelle dei privati. Lo sport è una categoria che va trattata con i guanti”.
La piscina Cappuccini potrebbe aprire entro febbraio
Uno dei passaggi chiave del suo lungo intervento ha riguardato la piscina “Cappuccini”. Finocchiaro ha ricordato l’iter dal 2023, cioè dalla riconsegna delle chiavi al Comune. Ha ricordato poi i vari problemi sopraggiunti dopo i lavori, dal “famoso” filtro scoppiato alla questione legata alla caldaia, che ha comportato lavori “per 130 metri di tubazioni”. Attualmente “la Social City sta eseguendo lavori alla Cappuccini per dare una efficienza e un fruibilità anche alle persone con disabilità. Sta utilizzando le somme del progetto Way per rendere a norma l’impianto anche da questo punto di vista. Vi dico anche che la piscina è interamente nuova. Da quanto mi dicono i tecnici della Social City che tra quanto fatto, quanto rimane da fare e quanto altro ci sarà in futuro, che tra fine gennaio e metà febbraio dovrebbe essere definitivamente aperta al pubblico”.
Tra le risposte, anche quella sulla piscina in zona sud: “Stiamo immaginando di farne una al PalaMili”. E sulla copertura del Franco Scoglio ha spiegato: “Parlando con gli ingegneri mi è stato spiegato che si potrebbe realizzare una copertura con uno sbalzo di 22 metri. Neanche a farlo apposta me l’hanno mostrato proprio il giorno del 125esimo. E io, entusiasta, nel rispondere a un giornalista ho detto che se mai si dovesse ipotizzare si potrebbe fare così. Sulla foresteria? In parte vengono utilizzate già per i concerti in estate. Devo dire che con la nuova società stanno nascendo sinergie anche sui lavori sullo stadio. Aggiungo che sul Celeste siamo in linea con i tempi di consegna”. Ma c’è stato anche un passaggio sull’ex Gil, in risposta a Gioveni, in cui si è parlato di video fatti in “zone inibite”, dove non si sarebbe potuto entrare.
Calabrò contro Finocchiaro
Dopo il lunghissimo intervento dell’assessore, il capogruppo del Pd Felice Calabrò ha attaccato parlando di un “intervento prolisso”, definito “un’offesa per il Consiglio comunale”. Ha poi accusato il presidente Pergolizzi di aver “dato la possibilità all’assessore di parlare a ruota libera, più di due ore”. E tornando sulle parole di Finocchiaro ha aggiunto: “Ha parlato di molte cose, di alcune secondo me non ha contezza. Sull’ex Gil avete sostenuto che in determinati video sono state fatte vedere zone inibite, a cui non si può accedere, in quanto inagibili e quindi disastrate. E qualche società l’avrebbe fatto per essere favorita: l’ha detto lei, assessore. Sono cose gravissime se sono vere. Se poi l’ha detto tanto per dire deve misurare le parole. Il dirigente lo ha ribadito e io desidero avere la denuncia. Se quelle zone sono inibite nessuna telecamera poteva accedere. Se qualcuno l’ha fatto ha commesso un illecito”.
Calabrò ha anche chiesto se sia legittimo affidare la piscina Cappuccini alla Messina Social City, vista la rilevanza dell’impianto anche a livello economico. Ha aggiunto: “Che addirittura la partecipata con il progetto Way stia eseguendo lavori è possibile? Deve essere nel contratto di servizio e deve mantenere lo scopo sociale. Ma quello è un impianto di attività agonistica e rilevanza economica. Il tema è che sto adeguando un impianto che nasce per altre finalità e a queste dovrebbe attendere”. E infine: “Stiamo attenti a cosa si dice in aula. Perché in quel momento magari siamo ‘toghi’, ma bisogna sapere cosa si dice”.
Finocchiaro: “Lei mi offende”
Finocchiaro ha risposto a muso duro: “Non gliene frega niente di cosa dice l’assessore? Mi offende a livello personale e nel ruolo. È una cosa ineducata, sotto il profilo personale e istituzionale. Le avrà dato fastidio la narrazione di ciò che noi abbiamo realizzato e che hanno realizzato dal 2019, visto che non sono stati capaci altri. Non ho capito una sola parola del suo intervento, consigliere. Il consigliere Calabrò è bravissimo a fare confusione e anche stavolta l’ha fatto. L’attacco a livello personale mi indigna profondamente. Non consento attacchi personali per fare show”.
Lo scontro si è ulteriormente inasprito fuori microfono, portando a una sospensione dei lavori. E dopo un altro breve dibattito alla chiusura.

Il pattidrometro Merlino è stato realizzato coi soldi intercettati dal Commissario Straordinario Santoro e ricordo bene l’intervista di Basile che lo criticava, con la puzza sotto il naso, per la scelta di destinazione dell’ impianto. Ora Finocchiaro per cosa si vuole fare l’applauso da solo? De che? Per non avere frapposto ostacoli alla realizzazione di ciò che altri, migliori di tutti quanti messi insieme, hanno progettato e fatto finanziare?