"L'edilizia regge grazie al Pnrr ma è boom di lavoratori in nero nel Messinese"

“L’edilizia regge grazie al Pnrr ma è boom di lavoratori in nero nel Messinese”

Redazione

“L’edilizia regge grazie al Pnrr ma è boom di lavoratori in nero nel Messinese”

mercoledì 13 Agosto 2025 - 13:10

La Uil analizza i dati del settore e denuncia: "Gli operai sfruttati, presenti in un cantiere, sono superiori al 70% della forza lavoro". In crescita i morti sul lavoro

MESSINA – Dopo la Cisl, anche la Uil interviene sul’andamento dell’edilizia. E denuncia che “i lavoratori sfruttati e in nero, oggi presenti in un cantiere, sono superiori al 70% della forza lavoro”.

Ecco la nota: ““I congrui e generalizzati finanziamenti ottenuti grazie al Pnrr hanno permesso l’apertura, anche in tutta la provincia di Messina, di un numero importante di cantieri che sono stati fondamentali per consentire all’edilizia di resistere e galleggiare, nonché di attenuare le disastrose conseguenze del post bonus 110. Post bonus che ha causato pesantissimi contraccolpi alle aziende e, conseguentemente, ai lavoratori del settore. Per la Uil e la Feneal Uil la priorità rimane l’occupazione, la legalità e la sicurezza sul lavoro. Un numero impressionante di cantieri è interessato dalla indecente piaga del lavoro nero e tutti i cantieri oggetto di ispezioni, nessuno escluso, presentano gravissime irregolarità”. Così Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale della Feneal Uil Tirrenica.

“Il disastro nell’edilizia post bonus 110”

“Anche quest’anno, come da tradizione consolidata, la Uil Messina e la Feneal Uil Tirrenica, in
prossimità del Ferragosto, diffondono la consueta analisi dettagliata dei dati relativi al settore
dell’edilizia: un comparto che da sempre è stato volano e traino per l’intera economia della provincia di Messina. Purtroppo, l’edilizia, da settore strategico e fondamentale, è oggi un comparto marginale. Come avevamo ampiamente previsto, il bonus 110 ha rappresentato una fase spot priva di prospettive strutturali che, purtroppo, si sono aggravate a seguito del repentino annullamento della misura. Una vicenda che ha provocato l’impasse per molte aziende che, tutt’oggi, sono impantanate in quanto hanno il cassetto fiscale stracarico di crediti, nei fatti inutilizzabili, legati ai bonus. Una situazione complicata che avrebbe bisogno di interventi, in primis legislativi, finalizzati a chiudere questa vicenda senza farla ricadere sulle incolpevoli maestranze. La fotografia dei numeri è chiara: l’edilizia regge grazie ai fondi del Pnrr in un quadro, comunque, a tinte chiaro-scure in quanto il trend negativo relativo alla indecente
piaga del lavoro nero aumenta senza sosta”.

E ancora: “I lavoratori sfruttati e in nero sono superiori al 70% della forza lavor. E, considerando la mancata regolarizzazione contributiva degli stessi o le forme elusive come il dumping contrattuale (uno strumento che consente a un’impresa di ridurre i costi di produzione e quindi di vendere le proprie merci a prezzi molto più bassi di quelli di mercato, n.d.r.), emerge un vergognoso dramma sociale. Dramma sociale che non può restare impunito poiché è strettamente connesso con il tema della sicurezza sul lavoro. Un’ignobile piaga caratterizzata dalla triste contabilità connessa con l’elenco di innocenti lavoratori che, anche a Messina, sono usciti da casa per andare a lavorare e sono rientrati dentro una bara”.

I dati sui morti sul lavoro, “crescita paurosa del 7%”

Continuano i due sindacalisti della Uil: “Nel nostro Paese, il numero dei morti sul lavoro nel primo semestre del 2025 è di 502 contro i 469 dello stesso periodo del 2024 con un pauroso aumento del 7%: cifre indegne ed inaccettabili per una nazione che si fregia di essere tra le più moderne e industrializzate dell’intero pianeta, numeri che necessitano decisioni legislative drastiche e non pannicelli caldi come quelli fino ad oggi attuati dai vari governi nazionali che si sono succeduti. In questo quadro, alle nostre latitudini è indispensabile un tangibile rafforzamento dell’organico dell’Ispettorato del lavoro di Messina poiché con gli attuali numeri del personale in servizio non è assolutamente possibile dare risposte concrete sul tema della repressione al fenomeno del lavoro nero che è una piaga sociale di dimensioni macroscopiche”.

“Assenza di programmazione sul rischio sismico e sul dissesto
idrogeologico

E ancora: “Rispetto al nostro territorio registriamo che, finalmente, il cantiere del porto di Tremestieri, dopo il giusto commissariamento dell’opera deciso anche su nostra proposta e sollecitazione, sta
procedendo secondo il cronoprogramma previsto e auspichiamo, anche al fine di liberare
definitivamente la città dalle auto e dal traffico commerciale, che si realizzi l’infrastruttura nei
tempi previsti. Registriamo l’assenza di programmazione sul rischio sismico e sul dissesto
idrogeologico, nonché sull’edilizia scolastica e su quella sanitaria caratterizzata dagli odierni
presidi ospedalieri decadenti e ai limiti dell’agibilità. Un quadro che evidenzia i limiti di una classe
politica e di governo senza visione strategica. Noi non ci fermeremo e proseguiremo senza sosta
la battaglia per il lavoro e l’occupazione, per la legalità e il rispetto della sicurezza dei lavoratori, i
quali, in nome del profitto da parte di soggetti senza scrupoli, non possono essere costretti a
subire lavoro nero e dumping contrattuale, vale a dire essere considerati carne da macello senza
tutele e garanzie”, hanno così concluso Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e
Pasquale De Vardo, segretario generale della Feneal Uil Tirrenica.

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2 commenti

  1. Ho 70 anni, del problema siccità della Sicilia ne sento parlare da 80 di anni.
    Scherzi a parte, cosa hanno fatto, quale azioni hanno intrapreso da sempre tutti i Sindaci, Presidenti di Provincia, Presidenti di Regione per affrontare questa piaga?
    A quanto pare nulla di veramente efficiente.
    Sento / leggo spesso di progetti che però rimangono sempre sulla carta.
    Manca da sempre, sulle spalle del bene di cittadini, una vera unione / organizzazione Regionale, un progetto Regionale serio e fattibile da mettere in discussione con il Governo Nazionale, un progetto che anche se ci vorranno anni arrivi a risolvere il problema.

    3
    0
  2. Giovanni Alibrandi 13 Agosto 2025 19:20

    Il segreto di Pulcinella, siore e siori!

    2
    0

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