I pugliesi, reduci dalla brutta sconfitta di Andria, sono scivolati al quarto posto ma restano a soli tre punti dalla vetta. Il Messina deve invertire la rotta, almeno dal punto di vista del gioco, rispetto alle ultime due partite
Più 9 sul Catania, ma bisogna ancora affrontare la trasferta del Massimino, più 7 sul Catanzaro ed anche sul Monopoli, visto che i punti di vantaggio sui pugliesi sono 6 ma il Messina può vantare migliori risultati negli scontri diretti. Il margine sulla zona play out è rassicurante ma non al punto tale da abbassare la guardia. Mancano ancora nove partite e basta una sconfitta, con la contemporanea vittoria di quelle sotto per rimettere tutto in discussione. Ma il Monopoli ha già perso l'anticipo contro il Lecce e, facendo tutti gli scongiuri del caso, oggi il Catanzaro è atteso da un impegno difficile a Matera. Ma difficile è anche l’impegno del Messina, in casa contro un Foggia scivolato al quarto posto dopo l’inaspettata sconfitta (anche nel punteggio, 3-0) di Andria. I satanelli, comunque, restano a tre punti dalla vetta e vogliono riprendere il cammino interrotto.
Se la classifica tranquillizza, in casa Messina ciò che preoccupa sono le ultime due scadenti prestazioni. Dopo il buon pari di Matera, i peloritani si sono arresi senza reagire in casa all’Andria ed hanno battuto a domicilio il fanalino di coda Lupa Castelli Romani solo grazie ad un’invenzione dell’esordiente Ionut, nel finale. Un gol fondamentale in ottica salvezza, che permetterà ai biancoscudati di affrontare con più serenità il doppio turno interno contro Foggia e Melfi. Obiettivo quattro punti, meglio se tre contro i lucani invischiati nei bassifondi, ma per ottenerlo dovrà scendere in campo un altro Messina. Un passo alla volta. Il Foggia ha sempre navigato nelle zone alte della classifica e si trova nel quintetto di testa che sta facendo campionato a sé. Miglior attacco del campionato (38 reti), dei quali 21 realizzati dalla coppia Iemmello (12) e Sarno (9), ma un buon contributo arriva anche dal centrocampo visto che Agnelli si trova a quota 5, tanti quanto quelli realizzati dalla coppia gol del Messina formata da Tavares e Gustavo. La difesa, invece, è la sesta del torneo, con 21 reti al passivo. I pugliesi sono squadra temibile in trasferta, dove finora hanno raccolto 18 punti. Meglio hanno fatto solo Lecce, Matera e Akragas (19), ma con una partita in più.
La gara d’andata coincise con la prima sconfitta del Messina, dopo un inizio super fatto di 4 vittorie, 4 pareggi, nessuna sconfitta e primo posto solitario. Un girone dopo i ruoli si sono invertiti, o forse ristabiliti, e gli obiettivi stagionali sono diversi.
Un dubbio per reparto per mister Lello Di Napoli. Berardi in porta, al centro della difesa dovrebbe rientrare Burzigotti al fianco di Martinelli mentre De Vito tornerà a sinistra e Ionut sarà confermato a destra. A centrocampo ballottaggio tra Baccolo e Giuseppe Russo mentre sono sempre sicuri del posto Giorgione e Fornito. Discorso simile in avanti, dove Tavares e Gustavo sono inamovibili e il terzo posto se lo giocano Barisic e Scardina.
(Marco Ipsale)
