Villafranca, i Grilli del Tirreno scrivono al sindaco: "Stanchi di aspettare servizi decenti"

Villafranca, i Grilli del Tirreno scrivono al sindaco: “Stanchi di aspettare servizi decenti”

Giovanni Passalacqua

Villafranca, i Grilli del Tirreno scrivono al sindaco: “Stanchi di aspettare servizi decenti”

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mercoledì 01 Giugno 2016 - 10:33

Il meetup denuncia le pessime condizioni in cui versa il depuratore comunale; ma anche la persistente mancanza di servizi igienici al mercato, e persino la vandalizzazione del servizio ecobici. "Il tempo delle attese è finito; ora l'amministrazione risolva concretamente questi problemi" - chiosano gli attivisti

Sono durissimi i toni della lettera aperta che il meetup “Grilli del Tirreno” di Villafranca Tirrena ha rivolto al sindaco Matteo de Marco. Al centro delle attenzioni del meetup vi sono il funzionamento del depuratore comunale, la mancanza di servizi igienici al mercato e le condizioni del servizio ecobici.

Proprio il progetto delle ecobici era un baluardo di avanguardia sul territorio. Ma, purtroppo, sembra essere durato poco. “La realizzazione di questo servizio è costata al comune di Villafranca Tirrena ben 330 mila euro. Noi abbiamo girato, verificato e documentato fotograficamente come di bici, a tutt’oggi, non vi sia neanche l’ombra”. E a mancare non sono soltanto le bici: “Su sette postazioni, soltanto due sono funzionanti (per modo di dire), mentre nelle postazioni di Serro, Ponte Gallo e Parco degli Ulivi mancano persino i pannelli fotovoltaici. Qualcuno se li è presi. Com’è possibile questo? Non erano sorvegliati dalle telecamere?”

Il meetup sottolinea poi i rischi derivanti da alcune emergenze igienico-sanitarie e ambientali che caratterizzano il territorio. “Con il deputato cittadino Alessio Villarosa abbiamo tentato di ispezionare il depuratore comunale, ma non ci è stato permesso di entrare. Tre milioni e mezzo di colibatteri ogni 100 cc d’acqua sono un numero abnorme, considerando che il limite di legge è fissato a 5000. E a certificare questa situazione è stata l’Arpa, nel 2014. Il sindaco ha dichiarato che questi numeri, da allora ad oggi, si sono ridotti; e noi lo vogliamo credere, ma preferiremmo avere un atto ufficiale che lo confermi”.

Nella lettera aperta si chiedono infine delucidazioni sui servizi igienici destinati al mercato che, pur essendo già stati noleggiati – per un importo di 11mila euro – non risultano ancora in… servizio. “Lei ci ha chiesto di pazientare, signor sindaco, e detto che la questione sarebbe stata presto risolta. Il tempo è trascorso, eppure al mercato i bagni mancano ancora”.

La lettera non può che concludersi con un auspicio: “Noi vorremmo collaborare con l’amministrazione comunale e vorremmo servizi adeguati per i cittadini. Per questo continueremo a controllare e a tenere informati i cittadini. Speriamo che per la prossima volta qualcosa di più sia stato fatto”.

Giovanni Passalacqua

6 commenti

  1. L’orribile mercato settimanale di Villafranca Tirrena. Il degrado fatto mercato. Situato in un luogo a ridosso di una fiumara e di una centrale di 68 Kv. è un mercato destinato a morire.
    Nessun rispetto per gli operatori commerciali, tra l’altro sembra, sottoposti a leggi diverse dal resto della Sicilia.
    Il signor Sindaco del comune di Villafranca Tirrena ha deliberato recuperi Cosap con sanzioni discutibili, e mette in difficoltà gli operatori commerciali che provengono da altri comuni e che hanno difficoltà a raggiungere il mercato entro le ore 7,15, invece che alle 8,00, orario deliberato in contrasto con la legge regionale e con lo stesso regolamento per il commercio su area pubblica del comune di Villafranca Tirrena all’art. 8 e 32.

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  2. L’orribile mercato settimanale di Villafranca Tirrena. Il degrado fatto mercato. Situato in un luogo a ridosso di una fiumara e di una centrale di 68 Kv. è un mercato destinato a morire.
    Nessun rispetto per gli operatori commerciali, tra l’altro sembra, sottoposti a leggi diverse dal resto della Sicilia.
    Il signor Sindaco del comune di Villafranca Tirrena ha deliberato recuperi Cosap con sanzioni discutibili, e mette in difficoltà gli operatori commerciali che provengono da altri comuni e che hanno difficoltà a raggiungere il mercato entro le ore 7,15, invece che alle 8,00, orario deliberato in contrasto con la legge regionale e con lo stesso regolamento per il commercio su area pubblica del comune di Villafranca Tirrena all’art. 8 e 32.

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  3. in una società civile non bisognerebbe vandalizzare nessun bene nè pubblico nè privato—sig totonno il mercato settimanale dove era prima era una cosa allucinante IN INVERNO freddo e salsedine del mare, viabilità bloccata o incasinata, NELLE BELLE STAGIONI manca solo il freddo e la salsedine il resto tutto incasinato. IL MERCATO sta meglio dovìè adesso gli operatori si alzano un pochino prima se vogliono vendere.

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  4. in una società civile non bisognerebbe vandalizzare nessun bene nè pubblico nè privato—sig totonno il mercato settimanale dove era prima era una cosa allucinante IN INVERNO freddo e salsedine del mare, viabilità bloccata o incasinata, NELLE BELLE STAGIONI manca solo il freddo e la salsedine il resto tutto incasinato. IL MERCATO sta meglio dovìè adesso gli operatori si alzano un pochino prima se vogliono vendere.

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  5. La prego gentile Nassimogr, di visitare città e mercati a Firenze, Venezia, Roma, Torino, Verona, ect… I mercati, in genere posti nel centro delle città, godono di strade a traffico limitato, spesso di isole pedonali. Certo Villafranca è un paesino, ma è situato ai margini di una grande città ed ha una vocazione turistica. A mio modesto parere il mercato a Villafranca, è la principale fonte attrattiva di richiamo e di commercio anche per i territori limitrofi.
    Sicuramente il mercato era già allucinante prima, così come Lei lo definisce, non la contraddico, però me lo ricordo ricco,vivo e frequentato. Sono andato di recente nel nuovo sito del mercato, è vuoto, triste, in disarmo. Spero di sbagliare, vedo un futuro incerto.

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  6. La prego gentile Nassimogr, di visitare città e mercati a Firenze, Venezia, Roma, Torino, Verona, ect… I mercati, in genere posti nel centro delle città, godono di strade a traffico limitato, spesso di isole pedonali. Certo Villafranca è un paesino, ma è situato ai margini di una grande città ed ha una vocazione turistica. A mio modesto parere il mercato a Villafranca, è la principale fonte attrattiva di richiamo e di commercio anche per i territori limitrofi.
    Sicuramente il mercato era già allucinante prima, così come Lei lo definisce, non la contraddico, però me lo ricordo ricco,vivo e frequentato. Sono andato di recente nel nuovo sito del mercato, è vuoto, triste, in disarmo. Spero di sbagliare, vedo un futuro incerto.

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