All’interno del Roma Fringe Festival, kermesse giunta all’ottava edizione, in programma a Roma dal 7 al 28 gennaio, ci sarà spazio, oltre che per produzioni teatrali, danza e musica, anche per la narrativa di autori emergenti. L’organizzazione, in collaborazione con le case editrici Il Seme Bianco, Controluna, Emersioni del Gruppo LIT, dedicherà appunto uno spazio apposito per la presentazione di nuovi autori. Tra questi si segnala la presenza di Tiziana Russo con Un’altra vita romanzo di esordio della dottoressa messinese trapiantata a Milano.
Attorno alla storia dei due protagonisti, un magistrato e un medico legale, si dipanano una serie di eventi e di intrighi. I personaggi e i luoghi sono rappresentati in modo da essere parte del racconto, e la trama invoglia il lettore a terminare quanto prima lo scritto per scoprire cosa accadrà tra i due protagonisti. Amori, misteri, mafia, omosessualità, amicizia, senso del dovere sono i temi portanti del romanzo edito nel 2018 dalla casa editrice Il Seme Bianco. Tiziana Russo, 36 anni, chirurgo pediatrico del Buzzi di Milano sarà presente a Roma lunedì 14 e martedì 15 gennaio dalle 18 alle 22. Gli spazi del Mattatoio – La Pelanda, dal lunedì al sabato a partire dalle 18, ospiteranno una serie di incontri con gli autori, e Firma-copia.
“Eventi della vita reale sono stati la base di questo romanzo – afferma Tiziana Russo – che girava come un manoscritto tra le corsie dell’ospedale di Messina. I miei primi lettori sono stati i colleghi, quando il professore Gianfranco Scalfari scoprì di questo testo, che girava, volle leggerlo, su suggerimento della sua compagna sono stata spinta a pubblicare la storia. La passione per la scrittura è sempre stata dentro di me, ho frequentato il liceo classico ma l’amore per i miei piccoli pazienti mi porta in primis a lavorare per essere un buon medico con l’hobby della scrittura. In molti mi hanno chiesto un seguito di Un’Altra vita e forse ci sarà. Sono orgogliosa di poter partecipare in qualità di autrice al festival indipendente di Roma, è nella libertà che si esprimono le forme migliori dell’arte”.
