L'incidente a Taormina. "Noi, ciclisti travolti da un'auto in corsa": la testimonianza

L’incidente a Taormina. “Noi, ciclisti travolti da un’auto in corsa”: la testimonianza

Marco Olivieri

L’incidente a Taormina. “Noi, ciclisti travolti da un’auto in corsa”: la testimonianza

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lunedì 04 Aprile 2022 - 17:29

Parla il presidente della squadra: un corridore è in prognosi riservata e altri sette ricoverati

TAORMINA – Domenica mattina. Diciotto ciclisti in movimento a Taormina. Un pedalare fatto di gesti consueti in un tragitto per loro abituale, alla bretella A18, in via Mario e Nicolò Garipoli, all’altezza del viadotto Sant’Antonio. Una squadra di appassionati, la Barbagianni’s Team, che procede in fila per due. Una discesa fatta con particolare cautela in prossimità di una curva pericolosa, vicino al piazzale della Madonnina. I primi hanno già superato la curva ma intravedono un’auto in salita, e in velocità, che perde il controllo. L’auto invade l’altra corsia. Il conducente tenta di sterzare ma la curva lo disorienta. Probabilmente l’uomo, preso dal panico, non frena. L’impatto con alcuni dei ciclisti del team, dodici su diciotto, è inevitabile.

Un uomo in prognosi riservata e altri sette ricoverati

Otto feriti. L’esito dell’incidente di ieri mattina (nella foto) è un ferito grave, un uomo di quarantaquattro anni, e altri sette ricoverati. Per tre di loro sarà necessario un intervento chirurgico. Un altro non è operabile. Diverse le fratture e le lesioni. Per quanto riguarda il ciclista in peggiori condizioni, la prognosi è riservata.

“Un’esperienza indimenticabile: il mio compagno bloccato dal guard-rail e la bici nella scarpata”

“Un’esperienza indimenticabile. Raccapricciante. Io stanotte non ho dormito. Ero tra i ciclisti che aveva superato la curva, scendendo, quando ho visto l’auto in salita cambiare corsia in velocità e senza frenare finire la sua corsa sul guard-rail. Ha travolto diversi miei compagni: sei sono finiti sul cofano. Uno a terra”, testimonia Carmelo D’Amico, presidente della Barbagianni’s Team, squadra dilettantistica amatoriale di ciclismo nata nel 2014.

Uno dei ciclisti è subito apparso più grave. “Un compagno di squadra, in una scena che non dimenticherò mai, è rimasto per fortuna bloccato dal guard-rail. La sua bici ha fatto un volo di 70 metri arrivando nella scarpata, al pari della targa dell’auto. Ha rischiato di finire pure lui sotto, come la bici. Tuttavia, le sue condizioni sono subito risultate serie”, racconta D’Amico.

“Non riesco a dire cosa ho provato: la scena dopo l’incidente è stata tremenda. Feriti dappertutto. Un ciclista per pochi centimetri non è rimasto paralizzato. L’impatto è stato fortissimo”, aggiunge il presidente della squadra.

Una bici spezzata dopo il violento scontro con l’auto

“32 anni di sport in strada e mai vista una scena simile”

Nella sua voce, al telefono, si percepiscono la tensione per l’esperienza di ieri e la preoccupazione per l’amico. “Da 32 anni vado in bicicletta e mai avevo vista una cosa del genere. Sembrava di trovarmi in un film o in incubo. Vengo dall’ospedale: la situazione del nostro compagno è sempre critica”, dichiara sempre D’Amico, che non può smettere di pensare all’esperienza di ieri e ai suoi compagni di squadra feriti.

Affiorano i dettagli: i ciclisti a terra; il sangue sul suolo; le fratture; gli occhiali di un corridore finiti dentro l’auto; la rottura del parabrezza; il guidatore sotto choc; l’elisoccorso che trasporta il ciclista più grave: all’improvviso gira su sé stesso e dalla direzione Messina si sposta dall’altra parte. E si dirige verso l’ospedale Cannizzaro di Catania.

Le indagini sull’incidente sono in corso.

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