Il Pd vuole mandare a casa Accorinti per le inadempienze sui bilanci. Due le strade: sfiducia e commissariamento

Il Pd vuole mandare a casa Accorinti per le inadempienze sui bilanci. Due le strade: sfiducia e commissariamento

Danila La Torre

Il Pd vuole mandare a casa Accorinti per le inadempienze sui bilanci. Due le strade: sfiducia e commissariamento

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lunedì 29 Febbraio 2016 - 16:47

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra Pd , Udc, Dr e Ncd per trovare la quadra ( dei numeri) sulla mozione di sfiducia da portare in Aula. Se quest'opzione naufragherà, il partito democratico si giocherà la carta del commissariamento per gravi e persistenti violazioni di legge

Dopo poco meno di tre anni dall’inizio del mandato, sulla testa dell’ amministrazione Accorinti pendono adesso non una ma ben due spade di Damocle: la sfiducia da parte dei partiti che siedono in Consiglio comunale ed il commissariamento, che può essere autorizzato d’imperio da Regione o Governo o può essere sollecitato dietro “denuncia” da parte di singoli per gravi e persistenti violazioni di legge .

Per mandare a casa il sindaco Renato Accorinti e la sua giunta, il partito democratico è intenzionato a percorrere entrambe le strade.

Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Zanca (vedi qui), i consiglieri comunali Antonella Russo e Claudio Cardile, affiancati dall’ex candidato sindaco del centro – sinistra, Felice Calabrò, e alla presenza di altri esponenti piddini ,trai quali anche Luigi Beninati ed Angelo Libetti, hanno detto chiaramente che l’input di staccare la spina all’amministrazione Accorinti arriva direttamente da Roma , dai vertici del partito democratico. Alla base di questa scelta, non un capriccio ma la presa di coscienza di una mala gestio sul fronte economico-finanziario, che – come ha sottolineato la consigliera Russo – sta attualmente causando una situazione di stallo e rischia di provocare danni anche per il futuro.

Gli esponenti del partito democratico ritengono che esistano le motivazioni tecniche necessarie tanto nel caso della mozioni di sfiducia quanto in caso di richiesta di commissariamento e, dunque, hanno fatto sapere di volersi muoversi in entrambe le direzioni , per porre definitivamente fine all’esperienza Accorinti, iniziata il 24 giugno 2013.

MOZIONE DI SFIDUCIA

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra Pd , Udc, Dr e Ncd per trovare la quadra ( dei numeri) sulla mozione sulla sfiducia da portare in Aula. Al tavolo delle “trattative” si sono seduti il vice-commissario del Pd Ferdinando Aiello, il leader dei democratici riformisti Beppe Picciolo, il leader di Ncd Nino Germanà ed il capogruppo del’Udc Mario Rizzo, delegato da D’Alia. Proprio il leader centrista avrebbe chiesto tempo per formalizzare un accordo a cui gli altri si sarebbero, invece, mostrati favorevoli. Sulla carta, i quattro partiti avrebbero i numeri per sottoscrivere il documento sulla mozione: i cinque consiglieri dell’ Udc , i sei dei Dr , i tre del Pd ed i due di Ncd potrebbero infatti raggiungere le 16 firme che servono per far arrivare in aula la mozione di sfiducia. Una volta approdata in Consiglio Comunale, sarebbero però necessari 27 voti per far passare la mozione . A qual punto, quindi, diventerebbero indispensabili i voti di Forza Italia e dei genovesiani, ai quali il Pd non ha risparmiato critiche.

E’ stato soprattutto Calabrò a puntare il dito contro gli ex colleghi di partito per quella scelta di sfiduciare l’assessore al bilancio Guido Signorino e non l’amministrazione nella sua interezza: «Signorino ha fallito e si è auto-commissariato da solo , chiedere le sue dimissioni sa di specchietto per le allodole» . L’ex candidato a sindaco ha lanciato qualche frecciatina anche al segretario/direttore generale Antonio Le Donne: «Ma la città di Messina è amministrata dal sindaco e dagli assessori legittimamente scelti o da Le Donne , che ha dovuto chiedere aiuto anche al Centro Studi Enti Locali?». E sugli esperti/badanti del Cnel ha sollevato un pesante interrogativo la consigliera Russo, che ha citato una sentenza della Corte dei Conti in virtù della quale la Regione Toscana è stata condannata per danno erariale per aver simulato un’attività di consulenza , per la quale bisogna rispettare precisi paletti normativi, con un’attività di formazione. «Mi chiedo se anche il Comune di Messina corra questo rischio». Per i rappresentanti del pd , infatti, gli esperti hanno sicuramente commissariato l’assessore Signorino , il ragioniere Cama ed anche qualche dirigente.

Tornando alla sfiducia, bisognerà aspettare ancora qualche giorno per sapere se il centro- sinistra, con la complicità di Ncd- che evidentemente anche a livello locale sceglie di stare col Pd e non con Forza Italia – passerà dalle parole ai fatti e presenterà un documento cartaceo vero, dimostrando che il tempo delle chiacchiere è finito.

"RICHIESTA" DI COMMISSARIAMENTO

Se l’opzione sfiducia naufragherà nel mare di dubbi e resistenze di Udc , Dr e Ncd , il Pd giocherà la seconda carta: la "richiesta" di commissariamento. Da settimane , il Comune di Messina è osservato speciale sia da parte della Regione, che lo scorso 16 dicembre ha mandato il commissario ad acta per i ritardi sull’approvazione del bilancio 2015 , sia da parte del Governo, che per il tramite del proprio rappresentante in loco , il prefetto Stefano Trotta, vigila sulle criticità finanziarie. Anche la Corte dei Conti tiene i riflettori accesi e bacchetta di contino il Comune di Messina, come è ad esempio successo recentemente sui controlli interni (vedi qui) .

Il Pd è convinto che a breve succederà qualcosa di deflagrante e che, con un intervento autorevole esterno, verrà interrotto anticipatamente il mandato dell’amministrazione Accorinti , che scadrebbe ufficialmente a giugno 2018. Tuttavia, anche se così non fosse, il partito democratico è intenzionato a giocare un ruolo attivo e sollecitare – ai sensi della legge 142 del 1990, che prevede iniziative da parte dei singoli – il commissariamento per gravi e persistenti violazioni di legge.

LE GRAVI E PERSISTENTI INADEMPIENZE

Dalle anomalie evidenziate dal Collegio dei revisori dei conti sul riaccertamento dei residui attivi e passivi, con la scomparsa di 32 milioni di euro dai debiti (vedi qui) alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2015, atto fondamentale per la vita di un ente, passando alla mancata trasmissione dei debiti fuori bilancio in Consiglio comunale così come prevede la legge: secondo gli esponenti del partito democratico le motivazioni per dimostrare le gravi e persistenti inadempienze non mancano.

«Quest’amministrazione un primato l’ha raggiunto: a marzo 2016 siamo ancora senza bilancio di previsione 2015» ha tuonato il consigliere Cardile, che insieme a Calabrò ha evidenziato ancora: «La giunta non è mai riuscita ad approvare una sola delibera che non abbia avuto bisogno di essere rimodulata attraverso un maxi- emendamento ». Per il Pd non ci sono più le condizioni né il tempo per cambiare rotta. Per questo motivo hanno deciso di adottare una linea dura e andare avanti sia sulla strada della sfiducia che del commissariamento.

ACCORINTI PARTE CIVILE NEL PROCESSO SUI BILANCI?

Dopo aver elencato le tante criticità finanziarie e illustrato le difficoltà oggettive in cui si trova ad operare il Comune di Messina, la consigliera Russo ha ricordato che alcuni ex amministratori sono stati rinviati a giudizio per la gestione dei bilanci 2009 – 2011, accusati di aver alterato i dati di bilancio al fine di evitare il dissesto. «Mi chiedo– ha detto la consigliera- se il sindaco Renato Accorinti si costituirà parte civile».

COMMISSIONE BILANCIO

La crisi finanziaria di Palazzo Zanca è stata anche al centro del dibattito della seduta ordinaria della commissione bilancio. I commissari hanno deciso di convocare per lunedì prossimo l’assessore Signorino, il ragioniere generale Antonino Cama ed il commissario ad acta Nicolò Lauricella per capire come venir fuori da questa impasse amministrativa. Nei giorni scorsi, la consigliera Nina Lo Presti aveva scritto a Lauricella per sapere se – alla luce delle inadempienze della giunta sull’approvazione dello schema di bilancio – si « è provveduto a sostituirsi agli organi inadempienti». Come si ricorderà, il termine dei dieci giorni concesso dal commissario ad acta era stato sospeso autonomamente dal vice-sindaco, che avrebbe successivamente ricevuto da Lauricella una mail di conferma sulla correttezza della procedura. Ma una mail non ha alcun valore formale e legale e, quindi, la consigliera pretende risposte ufficiali.

Danila La Torre

12 commenti

  1. Film già visto e che è servito solo a perdere tempo. Insomma, solo fumo! Sarà la volta buona? Nutro seri dubbi sulla “serietà” di chi è attaccato alla poltrona e non vuole perdere i soldi che, immeritatamente, prende ogni mese.
    Sarei felice di sbagliarmi ma…. temo che sia l’ennesima presa in giro di questi scarsi soggetti

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  2. Film già visto e che è servito solo a perdere tempo. Insomma, solo fumo! Sarà la volta buona? Nutro seri dubbi sulla “serietà” di chi è attaccato alla poltrona e non vuole perdere i soldi che, immeritatamente, prende ogni mese.
    Sarei felice di sbagliarmi ma…. temo che sia l’ennesima presa in giro di questi scarsi soggetti

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  3. TRA IL PD UDC DR NCD QUALCUNO SENTE ODORE DI ELEZIONI A ROMA E VUOLE ANTICIPARE A MESSINA. NON DIFENDO ACCORINTI NEANCHE VOTO A MESSINA, MA NON LO POTEVANO SFIDUCIARE PRIMA? COSI’ EVITAVANO ULTERIORE AGONIA DI QUESTA DERELITTA CITTA’? BASTA VEDERE QUANTI SCAPPANO DA MESSINA. ED EVITARE DI DIMOSTRARE A TUTTA LA SICILIA CHE SONO INCAPACI DI STILARE UN BILANCO?

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  4. TRA IL PD UDC DR NCD QUALCUNO SENTE ODORE DI ELEZIONI A ROMA E VUOLE ANTICIPARE A MESSINA. NON DIFENDO ACCORINTI NEANCHE VOTO A MESSINA, MA NON LO POTEVANO SFIDUCIARE PRIMA? COSI’ EVITAVANO ULTERIORE AGONIA DI QUESTA DERELITTA CITTA’? BASTA VEDERE QUANTI SCAPPANO DA MESSINA. ED EVITARE DI DIMOSTRARE A TUTTA LA SICILIA CHE SONO INCAPACI DI STILARE UN BILANCO?

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  5. Rimanere inchiodati alle poltrone è ciò che hanno deciso questi dilettanti allo sbaraglio iniziando da Accorinti e finendo a Mariedit.

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  6. Rimanere inchiodati alle poltrone è ciò che hanno deciso questi dilettanti allo sbaraglio iniziando da Accorinti e finendo a Mariedit.

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  7. accorinti unica persona onesta seria … e normale cercare di cacciare… Grazie renatino resisti tanta gente è con te

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  8. accorinti unica persona onesta seria … e normale cercare di cacciare… Grazie renatino resisti tanta gente è con te

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  9. Antonio Arena 1 Marzo 2016 12:48

    Questi signori hanno avviato una nuova fase della politica messinese il cazzeggiamento! il tempo che trscorrerà perché abbiano una decisione comune la legislatura sarà terminata,

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  10. Antonio Arena 1 Marzo 2016 12:48

    Questi signori hanno avviato una nuova fase della politica messinese il cazzeggiamento! il tempo che trscorrerà perché abbiano una decisione comune la legislatura sarà terminata,

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  11. Franco Caliri 1 Marzo 2016 14:05

    Tanta gente??????????????? Perché, ha una famiglia tanto numerosa? Oltre ai voti dei parenti ed a quelli delle persone che paga mensilmente, non vedo altri voti. Dimenticavo… c’è anche il suo di voto (se non sbaglia a votare….)

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  12. Franco Caliri 1 Marzo 2016 14:05

    Tanta gente??????????????? Perché, ha una famiglia tanto numerosa? Oltre ai voti dei parenti ed a quelli delle persone che paga mensilmente, non vedo altri voti. Dimenticavo… c’è anche il suo di voto (se non sbaglia a votare….)

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