Lipari. Sequestrato motoveliero di lusso per contrabbando doganale ed evasione iva

Lipari. Sequestrato motoveliero di lusso per contrabbando doganale ed evasione iva

Redazione

Lipari. Sequestrato motoveliero di lusso per contrabbando doganale ed evasione iva

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mercoledì 07 Dicembre 2022 - 11:39

L'imbarcazione era stata acquistata in Libano nel 2019 e poi era entrata in Europa con cambio di bandiera e destinazione

Le Fiamme Gialle della Sezione Operativa Navale di Milazzo, in sinergia con i funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli (Adm) di Messina, hanno sottoposto a sequestro preventivo un motoveliero di lusso ormeggiato a Lipari per il quale non erano state assolte le formalità doganali ed i diritti di confine. L’indagine condotta dai finanzieri ha consentito di accertare che il proprietario, un cittadino italiano, aveva introdotto il bene extra Ue nel territorio dell’Unione senza adempiere alle dovute formalità, conseguendo un risparmio di iva di oltre 100mila euro. L’unità navale, infatti, era stata acquistata in Libano nel 2019 e, dopo una prolungata permanenza in Turchia, era stata introdotta nelle acque territoriali nazionali con successivo cambio di bandiera e di destinazione, nel tentativo di eludere la normativa doganale in materia di importazione ed immissione temporanea dei mezzi di trasporto.

La precisazione dei legali

In merito alla notizia riguardante il sequestro conservativo del motoveliero, riportiamo la precisazione ricevuta dagli avvocati Francesco Rizzo e Federico Franchina, nella qualità di difensori della persona indagata. “E’ doveroso precisare – scrivono in una nota – che i sottoscritti hanno già depositato istanza di riesame. In tale sede vi sarà modo e forma per chiarire la posizione del nostro assistito, il quale, peraltro ha prestato la più ampia collaborazione con le forze dell’ordine, certo della assoluta correttezza e della buona fede. La vicenda peraltro – concludono gli avvocati Rizzo e Franchina – è in fase indagini e presenta profili di complessità e di unicità che, nel rispetto del principio della presunzione di innocenza, non consentono di addivenire ad agevoli conclusioni in merito alla presunta condotta illecita”.

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