Come fanno presenti diversi cittadini, diventa oramai impossibile un qualsiasi gesto di routine come stendere i panni o ospitare qualcuno a casa senza aver il timore di imbattersi nella nella nauseabonda puzza
Fuoriuscite di liquami maleodoranti e perdite dai tombini stanno caratterizzando l’agosto dei residenti di Mili e San Saba. Nonostante varie segnalazioni alle amministrazioni comunali che si sono succedute, negli anni, la questione resta sempre aperta e insostenibile.
In particolar modo sono i villaggi di San Saba e Mili Marina che subiscono quotidianamente questo tipo di disagio e, nonostante i continui richiami, l’amministrazione non si è ancora presa carico della situazione. Come fanno presente diversi cittadini, diventa oramai impossibile un qualsiasi gesto di routine come stendere i panni o ospitare qualcuno a casa senza aver il timore di imbattersi nella nella nauseabonda puzza che arriva dal depuratore, nel caso di Mili. La zona infatti ad ogni ora del giorno e della notte è invasa dall’odore provocato dallo scarico del depuratore creando certo non pochi disagi specialmente per tutti coloro che vi abitano accanto.
Lo stesso è capitato in questi giorni nel villaggio San Saba, dove alcuni residenti hanno subito l’invasione della melma, fuoriuscita dai tombini, all’interno della propria abitazione. Il liquame si è rapidamente distribuito nei dintorni ed è sceso fino al mare rovinando il ferragosto dei bagnanti. Adesso è giunto il momento di dire basta al degrado, però. Il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, invita il Primo Cittadino ad ascoltare e accogliere le istanze provenienti da questi villaggi dal momento che il problema non è solo di tipo estetico ma va a toccare anche questioni igienico-sanitarie. L’auspicio è l’avvio di un tavolo tecnico per risolvere il dramma che adesso a stento si sopporta.
Eleonora Villari
Ma a Messina c’è qualcosa che si riesce a fare senza istituire tavoli tecnici? No, così, per sapere…
Ma a Messina c’è qualcosa che si riesce a fare senza istituire tavoli tecnici? No, così, per sapere…
L’unica differenza tra un inceneritore e un termovalorizzatore o tra un depuratore e una Cloaca Maxima sta nel modo in cui vengono utilizzati.
Speravamo tanto che la musica cambiasse con un direttore ecologicamente blasonato come questo ed invece…
Speriamo almeno che si muova la magistratura, almeno per dirci se la responsabilità sia politica (mancato finanziamento delle strutture), amministrativa (mancato o diverso utilizzo delle risorse stanziate) o gestionale ( incapacità del personale che dovrebbe farle funzionare) o forse anche di tutte e tre.
Perché qui sta il nodo tra città europee che hanno il loro sistemi perfettamente integrati ed invisibili nei centri cittadini e noi, poveri esseri inferiori, dove la distanza con queste strutture, non è mai abbastanza.
Non bisogna lamentarsi se le persone fanno le barricate se, all’atto pratico del governo, non c’è alcuna differenza tra politici ecologicamente duri e puri e i gretti personaggi politici del passato e, ahimè, del futuro.
L’unica differenza tra un inceneritore e un termovalorizzatore o tra un depuratore e una Cloaca Maxima sta nel modo in cui vengono utilizzati.
Speravamo tanto che la musica cambiasse con un direttore ecologicamente blasonato come questo ed invece…
Speriamo almeno che si muova la magistratura, almeno per dirci se la responsabilità sia politica (mancato finanziamento delle strutture), amministrativa (mancato o diverso utilizzo delle risorse stanziate) o gestionale ( incapacità del personale che dovrebbe farle funzionare) o forse anche di tutte e tre.
Perché qui sta il nodo tra città europee che hanno il loro sistemi perfettamente integrati ed invisibili nei centri cittadini e noi, poveri esseri inferiori, dove la distanza con queste strutture, non è mai abbastanza.
Non bisogna lamentarsi se le persone fanno le barricate se, all’atto pratico del governo, non c’è alcuna differenza tra politici ecologicamente duri e puri e i gretti personaggi politici del passato e, ahimè, del futuro.